articolo segnalato da Emanuele M5S MESTRINO
Caro
Potente, caro Padrone, caro Capo-che-si-crede-Dio,
Ma come me,
ti assicuro, la pensano in pochi.
Per anni ti
sei salvato rubandoci denaro con cui hai pagato gente armata che ti proteggesse
al costo della loro stessa sicurezza. Oggi
sembra che non sia più così. Sembra che anche coloro ai quali hai dato il monopolio della violenza si
siano accorti che siamo noi a pagare il loro stipendio, non tu.
Mi sento
quindi di darti qualche consiglio, perché voglio che tu ti salvi. Lo voglio
davvero, che un bagno di sangue non servirebbe a nessuno.
1- Di ai
tuoi prezzolati organi di stampa di smetterla di dire che la gente in piazza è
fascista, altrimenti lo diventerà davvero.
2- Se parli
con le tue guardie armate che sembrano averti voltato le spalle, non
rimproverarli, ma elogiali e ascoltali: loro sanno cos’è il mondo vero, ne
fanno parte. Tu NO.
3- Cerca di
spiegare al sig. Befera che forse questo non
è il momento adatto per dire che gli italiani non pagano abbastanza tasse. La pazienza ha un limite. Ed è
stato varcato da tempo. Siete voi che spendete troppo, non noi che paghiamo
troppo poco.
4- Chiama i
tuoi compagni di merende a Washington, Bruxelles, Francoforte. Scandisci bene
le parole: “se non abbassiamo le tasse siamo fottuti”. Capiranno, ne sono
certo.
5- Vai
davanti ad una delle tue tante tivvù e annuncia un taglio drastico alla
tassazione. Poi rinchiuditi nel Palazzo e fallo. Davvero e in fretta, però,
perché un’altra bugia ti sarebbe letale.
6- A quel
punto, in silenzio, sparisci.
Uomo (o
donna) avvisato, mezzo salvato. L’altra metà è compito tuo.
Un po’ di
impegno, su. Puoi farcela.
“Dall’ordine
involontario nasce lo scontento, padre del disordine e progenitore della
ghigliottina.
Le società autoritarie sono come chi pattina sul ghiaccio: meccanicamente
abili e precise, ma precarie.
Sotto la fragile crosta della civiltà si agita freddo il caos.
E in certi posti il ghiaccio è pericolosamente sottile.
Quando l’autorità si sentirà calzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più
turpi per salvaguardare il suo ordine apparente.
Ma sarà sempre un ordine senza giustizia, senza amore ne libertà, che non
potrà impedire a lungo che il mondo precipiti nel pandemonio.
L’autorità concede solo due ruoli: torturatore o torturato. Trasforma la
gente in abulici manichini pieni d’odio e di paura, mentre la cultura piomba
nell’abisso.
L’autorità distorce anche l’educazione dei loro figli, fa del loro amore una
lotta.
Il crollo dell’autorità fa tremare la chiesa, la scuola, la camera da letto
e il consiglio di amministrazione. Tutto è disordine!
Libertà ed uguaglianza non sono lussi superflui. Senza di esse, non ci vuole
molto prima che l’ordine sprofondi in abissi inimagginabili.”
(Alan Moore,
“V per Vendetta”. Che curiosamente non si trova più, nelle librerie italiane)
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