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martedì 10 dicembre 2013

Appello al Potere: Salvatevi.

articolo segnalato da Emanuele M5S MESTRINO
Caro Potente, caro Padrone, caro Capo-che-si-crede-Dio,
Ma come me, ti assicuro, la pensano in pochi.
Per anni ti sei salvato rubandoci denaro con cui hai pagato gente armata che ti proteggesse al costo della loro stessa sicurezza. Oggi sembra che non sia più così. Sembra che anche coloro ai quali hai dato il monopolio della violenza si siano accorti che siamo noi a pagare il loro stipendio, non tu.
Mi sento quindi di darti qualche consiglio, perché voglio che tu ti salvi. Lo voglio davvero, che un bagno di sangue non servirebbe a nessuno.
1- Di ai tuoi prezzolati organi di stampa di smetterla di dire che la gente in piazza è fascista, altrimenti lo diventerà davvero.
2- Se parli con le tue guardie armate che sembrano averti voltato le spalle, non rimproverarli, ma elogiali e ascoltali: loro sanno cos’è il mondo vero, ne fanno parte. Tu NO.
3- Cerca di spiegare al sig. Befera che forse questo non è il momento adatto per dire che gli italiani non pagano abbastanza tasse. La pazienza ha un limite. Ed è stato varcato da tempo. Siete voi che spendete troppo, non noi che paghiamo troppo poco.
4- Chiama i tuoi compagni di merende a Washington, Bruxelles, Francoforte. Scandisci bene le parole: “se non abbassiamo le tasse siamo fottuti”. Capiranno, ne sono certo.
5- Vai davanti ad una delle tue tante tivvù e annuncia un taglio drastico alla tassazione. Poi rinchiuditi nel Palazzo e fallo. Davvero e in fretta, però, perché un’altra bugia ti sarebbe letale.
6- A quel punto, in silenzio, sparisci.
Uomo (o donna) avvisato, mezzo salvato. L’altra metà è compito tuo.
Un po’ di impegno, su. Puoi farcela.

“Dall’ordine involontario nasce lo scontento, padre del disordine e progenitore della ghigliottina.
Le società autoritarie sono come chi pattina sul ghiaccio: meccanicamente abili e precise, ma precarie.
Sotto la fragile crosta della civiltà si agita freddo il caos.
E in certi posti il ghiaccio è pericolosamente sottile.
Quando l’autorità si sentirà calzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più turpi per salvaguardare il suo ordine apparente.
Ma sarà sempre un ordine senza giustizia, senza amore ne libertà, che non potrà impedire a lungo che il mondo precipiti nel pandemonio.
L’autorità concede solo due ruoli: torturatore o torturato. Trasforma la gente in abulici manichini pieni d’odio e di paura, mentre la cultura piomba nell’abisso.
L’autorità distorce anche l’educazione dei loro figli, fa del loro amore una lotta.
Il crollo dell’autorità fa tremare la chiesa, la scuola, la camera da letto e il consiglio di amministrazione. Tutto è disordine!
Libertà ed uguaglianza non sono lussi superflui. Senza di esse, non ci vuole molto prima che l’ordine sprofondi in abissi inimagginabili.”





(Alan Moore, “V per Vendetta”. Che curiosamente non si trova più, nelle librerie italiane)

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