TELEMESTRINO WEB TV

guarda la nostra tv a 5 stelle !!!

giovedì 31 gennaio 2013

CHE FA IL SINDACO DI PARMA...A 5 STELLE??


Pubblichiamo un articolo di Funny King:

Da osservatore di politica ed economia, quando ho letto chi fosse il nuovo presidente di IREN Emilia ho fatto un salto sulla sedia.
Raphael Rossi, molti di voi sanno chi è questo signore vorrei ricordare qui perchè il sig. Rossi è balzato agli onori della cronaca,
da Il Fatto Quotidiano (articolo di M. Travaglio del 9 Nov. 2010)
Un mese fa, nella rubrica di Report “C’è chi dice no”, Milena Gabanelli raccontava la storia di un italiano con la schiena dritta: Raphael Rossi, 35 anni, specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, fino a quattro mesi fa vicepresidente dell’Amiat (l’azienda municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. Essendo incredibilmente competente in materia, tre anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare (anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e costoso: una cosina da 4 milioni di euro.
Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l’acquisto. Allora s’è fatto vivo con lui l’ex presidente Amiat, Giorgio Giordano (quota (banca) PD nd fk, facendogli balenare una bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all’acquisto. Rossi ha fatto ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s’è rivolto alla Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l’hanno invitato a fingere di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.
Dunque il buon Rapahel Rossi denuncio il malaffare in Amiat, e ovviamente fu ricompensato dal Sindaco Chiamparino ( di Banca PD):
prosegue Travaglio:
L’udienza preliminare inizia il 13 dicembre. Ma, come lui stesso ha raccontato a Report e poi adAnnozero, anziché ricevere complimenti e incoraggiamenti dall’Amiat e dal Comune di Torino (retto dal sindaco Pd Sergio Chiamparino) per il servigio reso alla collettività, Raphael è stato cacciato dall’Amiat (unico membro del vecchio Cda a non essere riconfermato) e isolato dalla politica, anche dal suo partito. Come nella migliore cultura mafiosa, chi collabora con la giustizia si rende inaffidabile nel suo ambiente. E diventa un ingombro, un appestato. Di più. Nel comunicato emesso dopo il servizio di Report, il Comune di Torino annuncia che l’Amiat si costituirà parte civile contro l’ex presidente Giordano (ma non contro il direttore dell’ufficio acquisti, pure lui imputato e tuttora in servizio) e curiosamente minimizza i reati contestati citando solo la turbativa d’asta, non la corruzione.
Perché non si costituisce parte civile anche il Comune? E, soprattutto, perché né l’Amiat né il Comune hanno offerto a Rossi l’assistenza legale? E’ dal 2007, quando sventò la tentata corruzione facendo risparmiare ai torinesi 4 milioni che Raphael si paga l’avvocato e continuerà a farlo per tutto il processo in cui, ovviamente, è lui stesso parte lesa. Poi certo, fra una decina d’anni, se gli imputati verranno condannati, gli saranno rimborsate le spese legali e forse anche qualche euro di risarcimento. Ma intanto viene lasciato solo, mandato allo sbaraglio senza coperture politiche e istituzionali.
Forse il sindaco Chiamparino e l’Amiat hanno altro a cui pensare, ma è bene che sappiano qual è il messaggio che trasmettono alla società: chi denuncia un caso di corruzione lo fa a suo rischio e pericolo……
Ecco qui, questo è Raphael Rossi, uno che ha provato sulla propria pelle cosa significa andare contro gli interessi delle consorterie italiane, in questo caso quelli di (Banca) Pd. 
Bene sappiate che ad indicare Raphael Rossi presidente di IREN Emilia è stato il Sindaco di Parma Pizzarotti del M5S. 
Confesso di nutrire una certa invidia per quella nomina, anche a Genova abbiamo una Iren (ma non è la stessa cosa)

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento sarà motivo di riflessione!