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sabato 31 marzo 2018

Siamo pronti e subito i primi provvedimenti: IL CONSIGLIO DI BACINO E LA DIFESA DEGLI INTERESSI DEI CITTADINI

M5S MESTRINO è pronto!
Stiamo per annunciare il nuovo candidato sindaco che correrà PER VINCERE alle prossime elezioni amministrative di maggio.
E vogliamo subito annunciare che uno dei primi provvedimenti che prenderemo, qualora saremo noi a governare Mestrino, sarà quello di schierarci al fianco dei 4 comuni padovani, peraltro molto vicini a Mestrino, che stanno combattendo la battaglia contro l’adesione al consiglio di Bacino.
Proprio dal nostro consiglio comunale infatti partì per la prima volta la contestazione sulle norme e regole che costituiscono parte integrante del consiglio di bacino e che TOLGONO TOTALMENTE qualsiasi capacità decisionale alle amministrazioni locali sul tema IMPORTANTISSIMO della gestione dei rifiuti e del territorio.
Dopo l’intervento molto duro ed esplicativo del ns consigliere comunale PINTON in un primo momento il sindaco Pedron decise di sospendere la delibera di adesione ma in seguito, su ordine preciso del governatore Zaia (noi pubblicammo la lettera perentoria)  Pedron obbedì e si schierò contro gli interessi dei cittadini mestrinesi.
Con la decisione di Pedron, anche la prossima amministrazione comunale dovrà subire le decisioni del consiglio di bacino sulle modalità della gestione rifiuti nel ns territorio e soprattutto sui costi che certamente lieviteranno notevolmente!!!
Noi faremo di tutto per cambiare rotta. MESTRINO se governata da M5S dirà no al consiglio di bacino e metterà in atto qualsiasi provvedimento necessario per riportare in sede locale la decisione sul come gestire i rifiuti e il nostro territorio.
“loro” dicono a parole “paroni a casa nostra” ma nei fatti sono centralisti.
Noi invece saremo difensori strenui e acerrimi degli interessi dei cittadini mestrinesi !!! 

venerdì 30 marzo 2018

NOTIZIA DI OGGI su IVA illegittima applicata alla tariffa rifiuti


AGOSTINI, STEFANI, TOMBOLATO, PIAZZA, ALBANESE, LONIGO, SARASIN, FIORINDO, RISPO, ZAMBONIN
Sono loro che non hanno voluto approvare la mozione a Mestrino sul recupero, da parte dei cittadini, dell'iva applicata ai rifiuti!


Quando arrivò la notizia che l'Iva applicata sui rifiuti era stata dichiarata illegittima chiedemmo a tutto il consiglio comunale di pubblicizzare questa importante novità e di aiutare i cittadini a chiedere i rimborsi (clicca qui per leggere la mozione).
Sapete come andò a finire? Che la mozione fu bocciata!
E sapete chi votò contro?
Leggili qui sopra !!!!


lunedì 26 marzo 2018

La setta renzin/pentastellofoba

di Flavio Pinton
"se perdo il referendum lascio la politica"
Ecco, credo che questa frase perentoria detta parecchio tempo fa dal cazzaro e dai suoi fedeli, sia in realtà la vera essenza della setta renzina.
Osservando e leggendo qua e là post di renzini capisco che proprio di setta si tratta.
Persone completamente fuori dalla realtà, che pensano ancora al "buon governo di Renzi", che scordano tutto o peggio nemmeno si sono accorti dei disastri combinati, che giudicano chi ha vinto le elezioni dal basso del loro più insignificante risultato elettorale, che non si accorgono che molti dei loro compagni di percorso li hanno abbandonati.
Ma non sarebbe più serio e onesto tacere, riflettere e .... ricaricare le batterie?
Del resto errare è umano ma .....
Coraggio 😉 ... intellettualoidi  ... 

sabato 24 marzo 2018

Dedicato a tutti coloro che hanno votato sempre gli stessi, per timore del cambiamento o perché tanto "sono tutti uguali"

di Enrico Cappelletti ex senatore M5S
Per un breve periodo Roberto Fico è stato capogruppo M5S alla Camera, mentre io lo ero al Senato. Ci siamo dunque frequentati ed ho avuto modo di apprezzare il suo approccio pragmatico ai problemi, la sua capacità di andare al sodo, un innegabile carisma personale, di chi sa bene il fatto suo. E' certamente uno dei nostri uomini migliori, per cui della sua elezione sono ben lieto ed orgoglioso. Ma al di là di Fico, la sua elezione a Presidente della Camera testimonia il fatto che CAMBIARE è possibile. Solo qualche anno fa, non lo avrebbe scommesso nessuno. Ma in tanti ci abbiamo creduto. Siamo diventati milioni. 
Dedico questa elezione a coloro che dicono che tanto non cambierà mai nulla. A coloro che ancora una volta non sono andati a votare. Oppure hanno votato sempre gli stessi, per timore del cambiamento o perché tanto "sono tutti uguali". A loro dico che si sbagliano di grosso. Il cammino per cambiare il Paese non sarà facile. Ma ce la possiamo fare. Ora più che mai. Le sfide che ci aspettano sono da far accapponare la pelle. Ma ora siamo più vicini, andiamo avanti senza esitazioni. La prossima tappa è il Governo del Paese.

giovedì 22 marzo 2018

A Roma con pazienza, costanza e determinazione

di MoVimento 5 Stelle Roma
Ci sono le buche e ci sono i buchi. Le buche sulle strade di Roma e i buchi nei bilanci del Campidoglio e delle sue aziende. Abbiamo ereditato entrambi. Stiamo affrontando disagi e problemi che entrambi causano ai cittadini, e che non possiamo né vogliamo negare. Servono pazienza, costanza e determinazione. Sono doti che non ci mancano e che giorno dopo giorno produrranno soluzioni e miglioramenti. Ma il lavoro che stiamo portando avanti si può spiegare solo se inserito nel giusto contesto di partenza: quello di una città in cui per decenni è mancata la manutenzione; dove una politica irresponsabile ha gettato via i soldi dei cittadini senza risolvere un solo problema.
Immaginiamo già l’obiezione dei tuttologi da tastiera, in questi giorni impegnati a spiegarci la fisica delle buche e la chimica del bitume: “basta incolpare il passato, governate da due anni e dovete risolvere i problemi”. Giusto. Ma come li risolviamo in due anni i problemi prodotti da vent’anni di malgoverno? Sprecando denaro pubblico che verrà poi pagato in futuro dai romani? Affidando i lavori agli amici degli amici per fare prima e peggio, come ha fatto chi ci ha preceduto? Aggiungendo buchi (di bilancio) alle buche (che sono già abbastanza sulle strade)? Foraggiando un sistema che produceva presunte tangenti, come quello finito nel mirino della magistratura nel 2015? Forse con la bacchetta magica?
Sono strumenti che non ci appartengono. E vogliamo quindi spiegare ai cittadini cosa stiamo facendo per rispondere all’emergenza strade, causata dal ghiaccio e dalle piogge delle ultime settimane che hanno aggravato ulteriormente le condizioni dell’asfalto già deteriorato. Abbiamo deciso di mettere in campo interventi urgenti, con un piano straordinario che nella prima fase prevede 17 milioni di lavori e la copertura di 50mila buche in un mese. Vogliamo essere chiari: non è la soluzione ideale, ma la situazione è peggiorata a causa di eventi imprevedibili e la priorità in questo momento è garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
La soluzione ideale è quella che abbiamo proposto dall’inizio del nostro mandato, lanciando l’operazione #StradeNuove: programmare appalti e interventi per il rifacimento integrale di lunghi tratti delle principali arterie cittadine. Una pianificazione da circa 90 milioni di euro che al momento prevede 88 interventi: 40 già conclusi, 11 in corso, 37 in gara. Lavori fatti bene, finalizzati a evitare che le strade si spacchino di nuovo in un prossimo futuro, a evitare nuove emergenze. Lavori che si sommano a quelli effettuati dai singoli Municipi, che ringraziamo per l’impegno che quotidianamente mettono in campo.
Si può sempre fare di più e i cittadini hanno il diritto di pretenderlo. Ma noi siamo convinti di aver fatto il massimo dopo anni di incuria e mancata manutenzione. Certamente la capacità di intervento è stata ridotta dalla crescente mancanza di risorse e trasferimenti. Ne avremmo avute di più se non avessimo dovuto riconoscere oltre 150 milioni di debiti fuori bilancio, ereditati dalle precedenti amministrazioni, in due anni. Le avremmo oggi se il Governo destinasse alla città fondi e poteri adeguati al ruolo di Capitale, come abbiamo più volte chiesto.
Per riportare Roma alla normalità ci vuole tempo. Lo sapevamo e siamo pronti alla sfida. Abbiamo voglia di fare le cose per bene e siamo sulla strada giusta, come ha certificato l’Anac che vigila sugli appalti del Campidoglio. Le polemiche di chi ha facili soluzioni in tasca non ci interessano. Noi guardiamo all’interesse dei cittadini e continuiamo a lavorare per loro.

lunedì 12 marzo 2018

La bufala renzina

Non basta aver distrutto il partito, si ricomincia .. .. .. 

di Luca Telese
Cosa c’è da ridere, razzisti? Adesso che si è scoperto che la notizia sulla presunta fila e sulla ressa agli sportelli dei Caf in Sicilia e Calabria per chiedere il reddito di inclusione era una panzana colossale (anche se oggi si dice fake news), mi piacerebbe discutere sul sottofondo razzistico antimeridionale e cieco, che questa vicenda ha fatto emergere come la feccia dal pozzo. La dinamica del gioco delle opinioni, e la lettura strumentale che è stata data della notizia era abbastanza chiara, e serviva a colpire, politicamente il Movimento cinque stelle: ovvio. Ma era meno chiaro, forse, che culturalmente, per raggiungere questo obiettivo si delegittimava tutto il sud. Prendere in giro i cafoni che corrono come dei gonzi a chiedere l’assegno era un modo per dire: sono degli straccioni, sono dei miserabili, sono dei morti di fame, che chiedono una regalia che nemmeno gli spettava, ah ah ah che ridere.
Per colpire un partito politico, dunque, si faceva diffamazione etnica. Ma forse, a ben vedere, era anche il contrario: il primo obiettivo, in quest’Italia divisa è quello di raccontare di un sud caricaturale in perenne attesa di elemosina. Al nord ci sono quelli che vogliono lavorare, e che per questo votano per la flat tax, al sud ci sono quelli che vogliono essere mantenuti senza far niente. Se si applicasse lo stesso metodo grossolano, si potrebbe dire che al Nord ci sono quelli che vogliono la flat Tax per non pagare le tasse e al sud quelli che vogliono il reddito di cittadinanza per potersi formare, o perché sono cultori del welfare scandinavo.
A dire il vero, prima che ottimi servizi di controinchiesta facessero chiarezza (su tutti c’è quello, molto attendile e approfondito di valigiablu.it) mi chiedevo perché questa notizia fosse stata cavalcata con tanta sovreccitata demenza, anche da tanti opinionisti democratici. Prendete infatti l’ipotesi che quella notizia fosse vera: davvero in nome del neo-razzismo filo nordista, si può ridere di un povero che spera in un reddito di cittadinanza? Davvero i radical chic che sostengono il partito democratico non hanno capito che vincere (solo) nei salotti di Roma, nei salotti di Torino, e nei salotti di Milano, per un partito di sinistra equivale a perdere? Il fondamento di verità della notizia, infatti, come hanno verificato le inchieste, era il fatto che alcune famiglie indigenti, tra l’altro note ai Caf in questione, fossero andati a chiedere notizie sul Rei, il famoso e nuovo reddito di inclusione appena varato dal governo Gentiloni.
Non si trattava quindi di sprovveduti, o di grulli, ma di poveri alla canna del gas. Tra l’altro, la normativa molto complessa delle soglie di accesso, economiche, sociali patrimoniali, fa sì che molti degli interessati (spesso cinquantenni con figli, disoccupati di mezza età, non ragazzini con la paghetta) siano nella condizione di chiedersi se hanno diritto a quella forma di sussidio oppure no. Ma se fossero anche solo dei poveri, con un basso tasso di scolarizzazione e di consapevolezza, che vanno a chiedere notizie di una possibilità di sussidio, perché non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, come si può anche solo pensare di sorriderne? Dietro questa miserabile vicenda, quindi, c’è un tic culturale, da fighetti di riccanza che fa paura: quella di chi, con la pancia piena, si permette di ridere del povero che chiede l’elemosina in mezzo alla via. Questa non è politica, nel giornalismo, è solo un miserabile bullismo ideologico. Non dovete ridere, racist-chic: dovete solo vergognarvi.

mercoledì 7 marzo 2018

#cambiamoMestrino

Il M5S di Mestrino spalanca le porte e accoglie le persone, la società civile, le associazioni, il mondo dello sport e della cultura di Mestrino.
Il vento del cambiamento è arrivato anche da noi, la speranza di un paese migliore pure.
Siamo disponibili a dialogare con tutti, con tutti coloro che hanno idee, proposte, soluzioni per #cambiareMestrino 
In questi anni abbiamo condiviso molte iniziative con persone che non facevano parte del nostro gruppo e oggi le invitiamo ufficialmente a collaborare con noi.
Mestrino merita molto di più di quanto avuto sino ad oggi, 
Tutti coloro che non appoggiano l'attuale amministrazione o semplicemente pensano che si possa fare meglio, sono i benvenuti.
Scriveteci un messaggio in privato qui su Fb o contattateci via mail (movimentocinquestelle.mestrino@gmail.com), sarete subito invitati alle nostre riunioni settimanali.
E' il momento dell'entusiasmo, è il momento del futuro.