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sabato 30 settembre 2017

A Mestrino i diritti degli animali al Sindaco interessano?

Esci dall'ufficio alle ore 20:15. Per poco non calpesti un gatto sdraiato sul tuo tappeto dell'ufficio fuori dalla porta. Ti accorgi che il gatto ha una gamba spezzata. Ti illudi esista un servizio di assistenza in questi casi. Vale però teoricamente solo per i cani. Fai un rapido giro di telefonate e scopri che i gatti randagi sono di proprietà del Sindaco il quale però non paga le spese di assistenza sostenute dagli enti no profit che assistono gli animali e anticipano le spese. Morale della favola o ti porti l'animale in casa e all'indomani lo trasporti presso uno dei veterinari convenzionati con l'ENPA. O lo lasci lì morire dal male. O lo porti in una clinica a tue spese. "Micio sta bon che ti sto portando in clinica poi me la vedo io col sindaco" penso io. E lo porto a Legnaro. 
Morale della favola, per non fargli nulla se non un po di accertamenti 220 €. E vabbè penso io...li anticipo e poi li chiedo al comune, la legge parla chiaro:
L'Amministrazione comunale è responsabile a tutti gli effetti della tutela degli animali randagi per legge dello stato Italiano.
In sostanza se trovate un animale ferito (se è un cane e chiamate l'ASL mandano il servizio veterinario e finisce li) e decidete di portarlo a vostre spese presso un centro dove lo curino, lo fate a vostre spese. Poi se ritenete potete richiedere il pagamento della somma alla Amministrazione comunale dove avete rinvenuto l'animale ferito. L' Amministrazione, molto probabilmente (mi riferisce ENPA che è costume abituale) vi costringerà a ricorrere alle vie legali, sperando che ovviamente desistiate e paghiate voi.
Ora, io dopo avere prestato soccorso all'animale, dovrei, sempre a mie spese, andarlo a recuperare, pagare 220 €, portarlo presso un veterinario convenzionato ENPA (come da questa suggeritomi) nella speranza di pagare meno dato che Legnaro mi chiede altri 800 € per aggiustarlo. 
Mi chiedo se il comune di Mestrino ritenga giusto che un cittadino debba farsi carico di tutto ciò.... ritiene l'Amministrazione comunale che che avrei dovuto lasciare l'animale sofferente a terra? A medesima domanda posta a uno della vecchia guardIa la risposta è stata"nà volta se ghe dava na sbaià in testa e se buttava nel fosso o se metteva dentro un sacco a morire sofegà".....piddino sfegatato costui...chissà....Altra risposta letta sui social era del tipo:..."Personalmente, da cittadino, sarò più soddisfatto nel sapere che 220 euro saranno destinati ad un pulmino per anziani, ad una rampa per disabili, ecc." Evidentemente il cittadino non si rende conto che quelli che cita sono servizi che l'Amministrazione deve fornire obbligatoriamente per legge da anni, salvo poi buttare nel cesso i soldi per fare Piazze autorefenziali non richieste da nessuno.
Eppure è strano, io pensavo di vivere nel 2017 in un paese civile, evidentemente non è così. Per ora ad oggi nessuna risposta, ovviamente alle mie PEC da parte del Sindaco. Glieli ho girati pure via Fax, apparentemente unico mezzo di comunicazione in uso da parte sua. 

Per giusta e completa informazione l'ENPA ha preso il gatto dal costoso ospedale di Legnaro e lo ha portato a sue spese a far curare da un veterinario.
Pagherà l'ENPA autotassando i propri associati. 
LUCA

Per chi avesse voglia di approfondire, qui i riferimenti legislativi.
C. OBBLIGATORIETÀ DEL RICOVERO DI CANI E GATTI PUBBLICI PRESSO
CANILI E GATTILI SANITARI E RIFUGIO
Legge 14 agosto 1991, n. 281 - Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del
randagismo
14Art. 4 - Competenze dei comuni
1. [...] I comuni provvedono, altresì, al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi
per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui
all’articolo 3, comma 6. I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono a gestire i
canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile o con
soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e
zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti.
DOTTRINA
Come già chiarito in precedenza, il codice civile considera gli animali quali beni mobili, dunque
passibili di proprietà privata e pubblica. In considerazione dell’art. 927 del codice civile, un animale
d’affezione ritrovato sul territorio, sia esso randagio, fuggito o abbandonato, dovrà essere riconsegnato
al sindaco (ovvero, alle strutture pubbliche o convenzionate). Una volta che, tramite i dovuti
accertamenti, sia stata chiarita la presenza di un proprietario, si aprono tre differenti strade: in caso di
animale randagio, dunque senza proprietario individuabile, esso è immediatamente riconosciuto come
facente parte del patrimonio disponibile del comune, categoria residuale di beni pubblici individuata,
indirettamente, dall’art. 828 del codice civile; in caso di animale fuggito, il legittimo proprietario ha 60
giorni per reclamarlo, prima che l’animale diventi parte del patrimonio disponibile del comune; infine,
in caso di animale abbandonato, l’atto stesso dell’abbandono determina lo spoglio della proprietà da
parte del proprietario, il quale si è disfatto del bene “animale”, lasciandolo incustodito, usualmente in
un luogo aperto al pubblico. Tuttavia, in considerazione della particolare natura degli animali, esso
entra, o rientra, a far parte del patrimonio disponibile del comune, non divenendo dunque res nullius,
come ulteriormente confermato dalle previsioni dell’Accordo Stato-Regioni del 24 gennaio 2013.
Tale impostazione è confermata dal fatto che la derelizione di un animale è concessa solamente con
determinate modalità, a tutela tanto dell’animale, quanto dell’intera società. Nel caso in cui tali
modalità non siano rispettate, oltre alla perdita della proprietà dell’animale, risulterà configurabile
responsabilità penale ex art. 727 c.p.
I comuni, avendo la responsabilità dei cani e dei gatti randagi presenti sul proprio territorio, hanno il
conseguente obbligo di costruire (o risanare) e gestire (direttamente o indirettamente) le strutture
necessarie alla loro corretta custodia e mantenimento. Il principio indirettamente sancito nell’art. 927
del codice civile trova, nella norma appena citata, una sua prima declinazione che si concentra
maggiormente su cani e gatti, gli animali d’affezione più diffusi sul nostro territorio. Ciò nonostante,
considerata l’evoluzione che caratterizza tale categoria, simili principi sono da considerarsi estendibili,
per analogia, anche rispetto a tutti quegli animali che vi verranno ricompresi.

giovedì 28 settembre 2017

lunedì 25 settembre 2017

Italia 5 stelle - Rimini


Anche a questa edizione Mestrino c'era!!!
Ho visto una presenza in termini di "quantità" che non saprei descrivere: eravamo davvero in tanti, tantissimi!
Ho ascoltato parole legate al programma, alle idee, al futuro.

Poi oggi ho visto commenti di avversari politici che a Rimini non c'erano e si sono fidati dei commenti scritti sui loro giornali di riferimento.
Poi ho letto "di mio" articoli e resoconti giornalistici paradossali.
Boh... forse commentare è una inutile perdita di tempo ed energia.
C'è chi vuole continuare così, chi è soddisfatto della gestione renzin/berlusconina, chi sguazza nella finta opposizione poltronara (della serie non mi piacciono ma poi mi ci alleo), chi semplicemente ti odia a prescindere.
Vabbè ... pazienza.
Flavio Pinton
a pranzo con deputati, ex ed attuali consiglieri comunali, sindaci e attivisti ...

 ... 

venerdì 22 settembre 2017

Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

di Alessandro Di Battista
Prima la rielezione di Napolitano, poi il governo di larghe intese, poi la ghigliottina "boldriniana", poi il taglio degli emendamenti delle opposizioni, poi il tentativo (fallito grazie al Popolo italiano) di riformare la Costituzione a vantaggio del sistema, poi gli accordi con Alfano, il nazareno...in questi ultimi 4 anni e mezzo i partiti hanno preso decisioni solo per contrastare il M5S. Ora hanno prodotto l'ennesima legge elettorale porcata per garantirsi poltrone. Una legge che, come ho sempre detto, tira fuori l'accozzaglia delle coalizioni. E qual è l'unica forza politica che non fa coalizioni? Il Movimento.
Io mi auguro che gli italiani se ne siano resi conto. Renzi pensa di rivincere ma è morto politicamente. Berlusconi pensa ai suoi cazzi che un Gentiloni bis rappresenterebbe alla grande. Questo è il loro obiettivo. L'ennesimo governo dei partiti (tutti) contro chi vuole cambiare il sistema. La scelta è chiara. Da una parte il M5S dall'altra Gentiloni o un altro prestanome del genere sostenuto da PD e Forza Italia. Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

martedì 19 settembre 2017

Un soluzione "innovativa" ... per risolvere un personale fallimento politico

di Rodolfo Bolla
E' DELLA PAURA CHE AVETE BISOGNO PER ESSERE, FARE, AVERE CiO' CHE E' INTRINSECAMENTE GIUSTO? DOVETE ESSERE MINACCIATI PER ESSERE BUONI CITTADINI?
A volte i problemi sono complessi, succede. A volte i problemi non sono compresi, quindi si attuano soluzioni "facili" quanto inutili, perché non fanno altro che spostare il problema nel tempo e nello spazio.
Esempio: questo articolo, letto da molti mestrinesi, è una "soffiata" dell'Assessore Tombolato al colpevole SPORCACCIONE. Il messaggio è questo: in questo luogo io ti aspetto e ti curo, se qui ripeti la tua trasgressione io ti "punisco".
Lo SPORCACCIONE colpevole degli abbandoni, avvisato che fa? - "OK ho capito, cambio il luogo dell'abbandono".
PROBLEMA RISOLTO? NO, SPOSTATO!
Una Amministrazione intelligente, oltre che prevedere e predisporre le necessarie DISSUASIONE (telecamere nascoste) e REPRESSIONE (denuncia e multa ai colpevoli) dovrebbe porsi anche alcune domande:
1. E' sempre stato così?
2. Quando e come si è presentato il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti?
3. Quanto si è amplificato questo fenomeno?
4. Perché un INCIVILE SPORCACCIONE preferisce l'abbandono dei rifiuti al suo regolare conferimento? E' una questione di costi e di soldi? E' una questione di tempo e di comodità del conferimento?
5. Oltre alla DISSUASIONE ed alla REPRESSIONE, esiste altra azione intelligente che io possa fare? L'attuale sistema di conferimento è migliorabile? Come renderlo più economico ed accessibile?
6. Il CONSENSO della comunità è importante? Io, assessore competente, cosa posso fare per educare i miei cittadini, oltre che "prenderli a schiaffi" quando non rispettano le regole? Quali altre iniziative si possono mettere in campo, per diffondere una migliore educazione al conferimento? 
E lo studio di qualche INCENTIVO, perché no?
All'Assessore Tombolato propongo una seria riflessione in merito e che quindi si ripresenti alla stampa con qualche proposta intelligente, che vada oltre al suo sentimento di "rabbia" ed al suo proporsi come occasionale ed improvvisata "guardia ambientale".


lunedì 18 settembre 2017

La Mamma di Renzi...leggete un po' cosa è riuscita a fare!

Di Franco Bechis
Matteo Renzi e anche il suo Pd avrebbero un vero e proprio asso nascosto per rimettere a posto i conti dello Stato al posto di quel ministro dell’Economia - Pier Carlo Padoan - che fin qui ha eccelso soprattutto in grigiore. Il timoniere attuale ha la sua età e prova brividi sentendosi una sorta di Superman quando annuncia che il fatturato italiano (il Pil) potrà crescere forse dell’1,5%. Una cifra che sembra ridicola se messa a confronto con quanto accade in quasi tutti gli altri paesi di Europa e in gran parte di quelli del mondo. Ma appunto una soluzione alternativa ci sarebbe: l’asso nascosto di Renzi. È un manager che ha avuto risultati addirittura superiori a quelli di Sergio Marchionne: negli ultimi tre anni il fatturato della sua azienda è quasi triplicato. E gli utili netti sono cresciuti 165 volte: quasi il record mondiale. Ha un vantaggio in più, dato dalla natura: è donna. Per il segretario del Pd ha perfino un nome che è musica per le sue orecchie: Laura. Con il cognome poi si va alle stelle: Bovoli. È la mamma di Matteo Renzi.
Da qualche anno lei è l’amministratore unico della Eventi 6, la storica azienda di famiglia specializzata nel settore del marketing operativo: «Organizzazione di eventi, allestimenti fieristici, stampa e distribuzione di volantini e giornali». Le proprietarie sono le sorelle del segretario del Pd, Matilde e Benedetta e la mamma Laura che è appunto amministratore unico della società a responsabilità limitata. L’azienda ha alle spalle 30 anni di attività, e all’inizio se ne occupava soprattutto il papà di Matteo, Tiziano. Si chiamava inizialmente Chil promozioni srl, poi ha assunto l’attuale denominazione di Eventi 6. Ed è stata da quando alla guida c’è mamma Laura uno dei rarissimi successi imprenditoriali in questi anni di economia italiana in crisi o al massimo zoppicante.
La signora senza dubbio ci sa fare: vedere i numeri per credere. Fatturato del 2013: 1,974 milioni di euro. L’anno successivo - 2014 - più che raddoppia: 4,284 milioni di euro. Ma la crescita non si ferma: 5,594 milioni di euro nel 2015. E ora nel bilancio ufficialmente appena depositato alla Camera di commercio di Firenze, il nuovo boom: fatturato 2016 a 7,271 milioni di euro. Negli ultimi tre esercizi dunque gli incassi sono cresciuti del 268,33%, praticamente triplicati. Chi è riuscito a fare meglio? Stessa cosa con gli utili netti della società: 689 euro nel 2013, poi 43.326 euro nel 2014, 72.627 euro nel 2015 e ora con l’ultimo bilancio si arriva a 114.765 euro. Si partiva assai bassi (però molte società del settore erano peggio messe, con significative perdite operative), ma anche qui con gli ultimi tre esercizi la crescita percentuale dei guadagni netti è stata da brivido: più 16.556,74%. E in effetti l’utile è cresciuto più di 165 volte.
Certo la società è piccola, e lo Stato italiano è assai grande e di diversa complessità amministrativa. Però mamma Renzi ha dimostrato di sapersela cavare e perfino di avere una certa prudenza e intelligenza, come si capisce proprio dall’ultimo bilancio di esercizio. La manager Laura Bovoli nell’ultimo anno ha pensato anche fosse giunto il momento di rendere più forte la società dal punto di vista patrimoniale. E infatti lo stato patrimoniale indica che nell’ultimo anno le immobilizzazioni materiali sono cresciute da 78.340 euro a 1.480.488 euro. E la spiegazione è semplice da dare: Eventi 6 si è comprata un bel fabbricato a Rignano sull’Arno. E lo ha fatto senza intaccare la liquidità di cassa, che è passata anzi fra il 2015 e il 2016 da 234.579 a 421.139 euro. Per l’acquisto ha bussato alla porta del Monte dei Paschi di Siena ottenendo un mutuo fondiario di 1,3 milioni di euro della durata di 15 anni al tasso di interesse annuo del 2,16%. La società amministrata da mamma Renzi lavora anche con le Poste e altre banche (Unicredit e Credito cooperativo di Cascia), ma in questi anni è sempre stata buon cliente del Mps. Tanto da avere in corso due leasing finanziari per l’acquisto di altrettanti “automezzi strumentali”, uno da 27.178,84 euro e l’altro da 35.362,93 euro. Un terzo leasing è in corso con la Volkswagen financial per l’acquisto di un automezzo strumentale del valore di 19.351,38 euro. In tutti e tre i casi tutte le rate sono state sempre onorate, ed è evidente che la società sia cliente gradito.
Eventi 6 ha per altro clienti di tutto rispetto. Per i servizi nel mondo editoriale si affidano a lei La Repubblica, Metro, Leggo (gruppo Caltagirone) e la Poligrafici Editoriali che pubblica Nazione, Resto del Carlino e Giorno. Fra i clienti di diversa natura può annoverare Euronics, Trony, Conad, Mondo convenienza, il gruppo Panini, Dico, Arcaplanet e Pagine gialle. La società si vanta anche di potere fornire «le migliori hostess per eventi in tutta Italia». E con risultati così un manager come la signora Bovoli può legittimamente aspirare a togliere finalmente il posto al ministro Padoan...

venerdì 15 settembre 2017

Le nostre regole per diventare presidente del consiglio

di MoVimento 5 Stelle

In vista delle prossime elezioni politiche, riteniamo opportuno che il Candidato Premier e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni, venga scelto con una votazione online svolta tra gli iscritti al sito www.movimento5stelle.it e abilitati ad accedere a Rousseau, in linea con quanto previsto dall’art. 4 del "Non Statuto" e, quindi, quale "strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagna di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo nell’ambito del blog www.beppegrillo.it così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del sito www.movimento5stelle.it". Ai fini dell’esperimento della selezione dei candidati e della relativa votazione, si dettagliano di seguito i criteri di candidabilità e di votazione.

1) Soggetti candidabili
Possono proporsi quale Candidato Premier tutti gli iscritti al sito www.movimento5stelle.it che, alternativamente:
- abbiano esperito un mandato da portavoce nell’ambito di Consigli Circoscrizionali, Consigli Comunali, Consigli provinciali del Trentino Alto Adige, Consigli Regionali e del Parlamento Europeo, nonché quale Sindaco, oppure, qualora con il primo mandato in corso, abbia termine naturale del mandato entro il 28 febbraio 2018;
- siano stati eletti alla Camera ed al Senato in occasione delle consultazioni elettorali del 2013;
e che non si siano dimessi durante l'esercizio del mandato, non abbiano cambiato gruppo consiliare e/o parlamentare, siano in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive meglio indicati nella nota 4, 4° periodo, del Regolamento (consultabile a questo link http://www.movimento5stelle.it/regolamento/4.html), che non abbiano tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del MoVimento 5 Stelle, del suo simbolo e del suo Garante, siano attualmente parti ricorrenti e/o parti attrici in giudizi promossi avverso il MoVimento 5 Stelle e/o il suo Garante;
e non abbiano mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle;
e che non siano mai stati iscritti ad alcun partito.
Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell'art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato.

2) Modalità di proposizione della candidatura
Ciascuno dei soggetti di cui al punto 1) che precede, che ritenga di avere i requisiti necessari per avanzare la propria candidatura, dovrà provvedere entro il termine perentorio delle ore 12.00 del giorno lunedì 18 settembre 2017 ad accettare la candidatura accedendo alla propria pagina profilo all'interno del sito del MoVimento 5 Stelle.
La lista di coloro che accetteranno la candidatura, che avranno completato tempestivamente la procedura per la formalizzazione della stessa sul sito www.movimento5stelle.it e che risulteranno effettivamente in regola con i requisiti di cui al punto 1) che precede, verrà sottoposta alla votazione in Rete.
Ogni iscritto al sito www.movimento5stelle.it entro la data del 1 gennaio 2017, abilitato ad accedere a Rousseau, maggiore d’età e che abbia certificato la sua identità tramite il caricamento di un proprio documento, potrà, entro il termine che verrà successivamente comunicato, esprimere un solo voto a favore di un solo candidato.

giovedì 14 settembre 2017

Anni luce lontani dal leghismo !!!

di Chiara Appendino

Torino e Pontida distano 182 km sulla cartina ma 1000 anni luce sui Diritti Civili.

Oggi il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, se la prende con me perché nella Città di Torino abbiamo adottato, tramite una delibera di Giunta, delle "Linee Guida per un utilizzo non discriminatorio del linguaggio in base al genere".

Come ha scritto il nostro assessore Marco Alessandro Giusta, il linguaggio è anche lo specchio della società in cui viviamo e questo è un atto - se volete un po' scomodo - ma che vuole lanciare un segnale. Che vuole ampliare le possibilità. 
Condivido, ricordando che questo è solo uno fra le centinaia se non migliaia di atti che approva una giunta.

Così come è solo uno degli atti che approva una giunta (in questo caso leghista), il nuovo regolamento per il rilascio del permesso per parcheggi rosa riservati alle donne in gravidanza approvato a Pontida.

In questo regolamento sono previsti due requisiti:

1) essere cittadini di un paese dell' Unione Europea,

2) essere appartenenti a un nucleo familiare "naturale".

Di conseguenza se sei lesbica o extracomunitaria (quindi anche cittadina svizzera, per dire), sei una mamma di serie B. 
Non giriamoci intorno, sono due vere e proprie discriminazioni.

Ora, immaginate di prendere la residenza in un altro paese. Di essere in dolce attesa e di andare in Comune a richiedere il permesso per parcheggiare nelle strisce rosa. 
Come vi sentireste se vi dicessero: "No, purtroppo lei è una cittadina italiana, non ha diritto a parcheggiare lì"? Oppure: "Quindi lei è lesbica? niente da fare, ci dispiace".

Lascio valutare a voi quale sia il mondo che veramente desiderate. Se un mondo dove esistono mamme di serie A e di serie B o un mondo dove non esistono questi tipi di distinzioni. 
Se un mondo dove anche il linguaggio adottato nei pubblici uffici è attento alle discriminazioni di genere o un mondo dove se ti definisci "sindaca", ti piovono addosso montagne di insulti.

Il primo è il mondo che vorrei lasciare a mia figlia, il secondo mi ricorda un po' troppo il medioevo per essere un modello a cui aspirare.

Voglio concludere con le parole della linguista, Cecilia Robustelli:

"Un uso più consapevole della lingua contribuisce a una più adeguata rappresentazione pubblica del ruolo della donna nella società, a una sua effettiva presenza nella cittadinanza e a realizzare quel salto di qualità nel modo di vedere la donna che anche la politica chiede oggi alla società italiana. È indispensabile che alle donne sia riconosciuto pienamente il loro ruolo perché possano così far parte a pieno titolo del mondo lavorativo e partecipare ai processi decisionali del paese. E il linguaggio è uno strumento indispensabile per attuare questo processo: quindi, perché tanta resistenza a usarlo in modo più rispettoso e funzionale a valorizzare la soggettività femminile?"

mercoledì 13 settembre 2017

I partiti si tengono vitalizi e privilegi

di Enrico Cappelletti

In Senato di fatto i partiti hanno affossato la legge Richetti che aboliva i vitalizi e la pensione privilegiata dei parlamentari. Oggi avevano l’opportunità di mandarla subito in Aula al Senato e di approvarla velocemente, facendola diventare definitivamente Legge dello Stato, e invece hanno detto no alla nostra richiesta di inserirla nel calendario d’Aula delle prossime settimane, dimostrando che quel voto favorevole alla Camera, prima dell’estate, era solo un bluff. Perché tanto sapevano che una volta in Senato, questa legge sarebbe stata chiusa a chiave in un cassetto.

Questo vale soprattutto per il PD, visto che la legge, almeno sulla carta, porta la firma di un loro parlamentare. Ma anche Lega e Forza Italia non hanno mosso un dito per chiedere che la proposta di legge arrivasse subito in Aula.

Ora come finirà? Che la legge, con ogni probabilità, naufragherà in Commissione Affari Costituzionali e arrivederci e grazie. La sorte delle leggi che non piacciono alla maggioranza la conosciamo: il reddito di cittadinanza, per dirne una, è ferma in Commissione Lavoro da più di due anni.

Se qualcuno aveva creduto che davvero la casta fosse pronta a rinunciare ai propri privilegi, oggi non ha più dubbi: queste persone continuano a sentirsi al di sopra di tutti gli altri cittadini.

Noi, però, a questo non ci rassegniamo, non siamo arrivati fin qui per nulla, abbiamo imposto noi questo tema, lo abbiamo fatto entrare nell’agenda politica e lo faremo diventare realtà. I vitalizi, e gli altri privilegi della Casta, li taglieremo noi quando saremo al governo.


domenica 10 settembre 2017

DISASTRO del sindaco Pedron


Un disastro!
I dieci anni di conduzione Pedron stanno terminando nel peggiore dei modi.
Ora arrivano anche le "passeggiate" di Forza Nuova nelle notti mestrinesi per tentare di risolvere lo stato di abbandono e insicurezza in cui versa il paese.
E lui che fa???
Boh ???


ecco il comunicato stampa congiunto delle due liste di minoranza (noi M5S E ViviMestrino):

                                     
Il fallimento del team PEDRON/AGOSTINI
Gruppi di cittadini esasperati dal problema sicurezza a Mestrino si stanno organizzando autonomamente.
In questi giorni sui gruppi fb locali si possono leggere annunci di "inizio passeggiate serali (nuovo termine per ridefinire le ronde??) e di nascita gruppi wsp con l'intento di segnalare situazioni difficili nel territorio. Siamo al corrente di un incontro tenutosi presso un bar di Lissaro  per definire queste iniziative.  E' da tempo che chiediamo all'amministrazione di condividere con i cittadini le scelte sia di natura economica sia di natura strategico/politica in modo da poter concentrare fondi e disponibilità nei settori più bisognosi, sentiti dalla cittadinanza e che richiedono un immediato intervento. In questo senso vertevano le nostre mozioni sul bilancio partecipativo, sul question time, sulla sicurezza stradale, ecc.
Purtroppo abbiamo un sindaco che ha per legge funzioni di autorità locale di pubblica sicurezza, fuori dal contesto del paese, che non parla, che non ascolta, che non vigila su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico. Abbiamo un amministratore intento solo ad organizzare feste e canzonette, l’assessore all’ambiente che si è limitato a postare solo qualche foto dei danni arrecati da queste persone, assessori comunali che nulla fanno per risolvere questo problema della microcriminalità. Spaventoso che comuni cittadini debbano pensare alla propria integrità fisica e personale, e a quella dei propri figli e familiari, perché non c’è è la voglia né l’interesse da parte dell’amministrazione di Mestrino di investire in sicurezza. Certamente noi consiglieri di ViviMestrino e M5S siamo estremamente vicini e dalla parte dei cittadini che soffrono e sono amareggiati di questa diffusa e sempre maggiore espressione di criminalità giovanile. Siamo però altrettanto convinti che queste “passeggiate serali” prive di ordinamento, di regolamentazione e di controllo non sono la soluzione migliore a questi vandalismi: secondo noi è l’amministrazione, e in primis il PRIMO CITTADINO che ha la delega in questo ambito, in accordo con le forze di polizia e di pubblica sicurezza, a prendere a cuore tale problema incentivando, aumentando, potenziando il servizio di vigilanza, anche magari con l’ausilio di telecamere posizionate ad hoc nel territorio. Abbiamo paura della giustizia “ FAI DA TE”, e non crediamo che i problemi si possano risolvere con la passeggiata di singoli, ma devono essere risolti con l’intervento  immediato delle istituzioni presenti nel territorio.
Ci auguriamo davvero che queste spontanee iniziative (dietro alle quali comunque scorgiamo persone schierate apertamente con estremisti di destra) non degenerino: non vorremmo certo trovarci in un Far West di periferia. Ci auguriamo che l'amministrazione, nella figura specifica del sindaco, agisca al più presto per il bene della collettività, emani tutti gli atti in materia di ordine e sicurezza pubblica che si necessitano, svolga le funzioni di pubblica sicurezza che gli competono. Ci auguriamo che passino in fretta questi mesi che mancano al rinnovo politico di Mestrino. E' l'ora di cambiare le cose soprattutto riguardo la sicurezza.
Nicola Gottardo                                                                                             Flavio Pinton
Barbara Bano
Matteo Guerra
Mariarita Mantoan

sabato 9 settembre 2017

MEMORIA

MEMORIA (https://it.wikipedia.org/wiki/Memoria):
penso che se anche la mia cagnolina Chanel riesce a ricordare luoghi pericolosi (e li evita), riesce a ricordare comportamenti non graditi (e non li ripete) ... a maggior ragione noi umani dovremmo fare un buon esercizio del "ricordo". 
E un ripassino della storia e di cosa è accaduto una settantina d'anni fa in Italia, oltre che una sbirciata veloce sulla gestione politica degli ultimi 20anni ... dovrebbero suggerire riflessioni un po' diverse da quelle che taluni stanno facendo in questi giorni.
F. Pinton

venerdì 8 settembre 2017

Cosa c'è dietro alla figura di m. di Zaia?

Zaia non è certo un politico di primo pelo.
Anzi tutt'altro, è uno che stava seduto vicino a Galan nelle stanze del potere e di cose chissà quante ne ha viste e imparate. E' uno che è stato ministro con Berlusconi....
Se ha deciso di fare marcia indietro su una decisione che aveva preso e comunicato in pompa magna (sui vaccini) immaginiamo non sia solo per preoccupazione nata dopo le dichiarazioni della Lorenzin.
Chissà ...magari c'è un legame col prossimo referendum sulla "presunta" autonomia veneta o magari su quello che potrebbe accadere dopo le elezioni politiche del prossimo anno.
Un esercizio di immaginazione?
Forse .... .... ...
 


giovedì 7 settembre 2017

SICUREZZA: Il fallimento del team PEDRON/AGOSTINI

Gruppi di cittadini esasperati dal problema sicurezza a Mestrino si stanno organizzando autonomamente.
In questi giorni sui gruppi fb locali si possono leggere annunci di "inizio passeggiate serali (nuovo termine per ridefinire le ronde??) e di nascita gruppi wsp con l'intento di segnalare situazioni difficili nel territorio.
E' da tempo che chiediamo all'amministrazione di condividere con i cittadini le scelte sia di natura economica e sia di natura strategico/politica. In questo senso vertevano le nostre mozioni sul bilancio partecipativo, sul question time, sulla sicurezza stradale ... ecc ... 
Purtroppo abbiamo un sindaco fuori dal contesto del paese, che non parla, che non ascolta, che non conosce gli strumenti della tecnologia (è tagliato fuori dal mondo web).
Abbiamo un futuro candidato sindaco di questa amministrazione intento solo a "beare" se stesso con feste e canzonette, abbiamo un assessore che  ... che ... che fa in realtà questo assessore: nulla!!!
Ci auguriamo davvero che queste spontanee iniziative (dietro alle quali comunque scorgiamo persone schierate apertamente con estremismi pericolosi come Forza Nuova) non degenerino.
Ci auguriamo che l'amministrazione si svegli e faccia qualcosa.
Ci auguriamo che passino in fretta questi messi che mancano al rinnovo politico di Mestrino.
E' l'ora di cambiare!

martedì 5 settembre 2017

CAOS della lista Pedron/Agostini

Sono anni che governano Mestrino, sono anni che promettono più sicurezza per i cittadini, sono anni che impongono divieti e multe.
E i risultati quali sono???
ZERO !!!
E' ora di mandare a casa questa gente.
Per amministrare un comune ci vogliono capacità, esperienza e una visione che vada oltre il proprio naso !!!!!!!!!!!

lunedì 4 settembre 2017

L'intervento di Luigi Di Maio a Cernobbio

di Luigi Di Maio

Mi fa piacere essere qui oggi e avere l’opportunità di raccontare anche dinanzi a questa platea l’idea di Paese che il M5S ha in cantiere, il programma e le idee che abbiamo in mente per l’Italia. E’ stato detto tanto in questi anni sul Movimento 5 Stelle e talvolta si sono semplificate o strumentalizzate molte nostre posizioni. Anche per questo motivo oggi vorrei confrontarmi con voi per chiarire che il Movimento 5 Stelle non vuole un’Italia populista, anti-europeista o estremista.
Noi un’idea di Italia ce l’abbiamo bene in mente e non ha nulla a che fare con queste definizioni. L’Italia che stiamo disegnando, anche insieme a esperti, accademici e professionisti, è una “Smart nation”, un Paese che si fonda sull’innovazione tecnologica, nel pubblico come nel privato. Immaginiamo un Paese snello, veloce, efficiente. Un Paese dove aprire un’impresa è semplice come aprire un sito internet. Quando pensiamo a un modello di buon governo, è ai Paesi del Nord Europa che rivolgiamo il nostro sguardo. Anche per questo come Parlamentari del Movimento 5 Stelle abbiamo commissionato uno studio, Lavoro 2025, per conoscere in anticipo quali trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche ci saranno da qui ai prossimi dieci anni e per non farci trovare impreparati su un tema cruciale per il futuro. Non ci interessa distruggere, ci interessa costruire e farlo al meglio.Noi abbiamo un concetto alto della politica, una politica intesa come amministrazione della cosa pubblica nell’interesse comune, una politica che non si mette al servizio di nessuno, se non dei cittadini. Per fare questo bisognerà anche ripensare al concetto di trasparenza tra la politica e i portatori di interesse. E’ arrivato il momento di regolamentare il rapporto tra la politica e le lobby, così come accade in molte altre parti d’Europa.
ll Movimento 5 stelle non è contro il giusto profitto o l'impresa. Al contrario vogliamo tutelare chi crea valore ma proprio per questo però siamo contro gli sprechi, l'utilizzo sconsiderato dei soldi pubblici e i privilegi che hanno contribuito a soffocare lo sviluppo anche imprenditoriale del Paese. Il nostro scopo fondamentale è il ritorno ad una morale pubblica che consenta alle imprese di lavorare in un contesto pulito, libero da sprechi e condizionamenti esterni.
Ecco perché quella contro gli sprechi, specie quelli della politica, è una nostra battaglia storica, che ci avvicina alle esigenze delle imprese.
Su questo punto la classe politica attuale ha fatto pochissimo o nulla. Ai tagli selettivi e meritocratici ha preferito la logica dei tagli lineari. Invece che migliorare, così, la qualità della spesa è peggiorata.
La lotta agli sprechi da sola ovviamente non è sufficiente. L’Italia deve poter ri-contrattare alcuni trattati europei che impediscono una solida ripresa. Penso in particolare al Fiscal Compact. Questo non significa che il M5S sia anti-europeista. Si tratta di un’altra semplificazione. L’austerità ha fallito su tutta la linea, non centrando nemmeno il suo obiettivo manifesto: ridurre il rapporto debito/Pil. Questo infatti è cresciuto di oltre 32 punti percentuali dal 2007 ad oggi (da meno del 100% a più del 132% di quest’anno). La rincorsa folle al pareggio di bilancio pubblico ha sacrificato le spese produttive, cioè gli investimenti, e le imprese hanno pagato così anche l’invecchiamento infrastrutturale e il mancato sviluppo tecnologico.
Pensiamo alla politica economica. Come riconoscono oggi anche molti economisti ortodossi, l’euro è una moneta disegnata su misura per l’economia tedesca. Favorisce le sue esportazioni nei confronti dei partner europei abbassando artificiosamente il valore della moneta, tanto che alcuni analisti parlano di euro-marco. Grazie alla spinta delle esportazioni la Germania non ha alcuna difficoltà a mantenere il bilancio pubblico in pareggio, ma lo stesso non si può dire per tutti gli altri Paesi. I cosiddetti PIIGS e la Francia hanno pagato le asimmetrie della moneta unica prima con i deficit commerciali e poi con l’austerità. Eppure la soluzione politica non sta nel muro contro muro. Il M5S ne è perfettamente consapevole. L’aver parlato di referendum consultivo sulla moneta unica serve soprattutto a sollevare questo tema, e ad avere un potere contrattuale e una via d’uscita nel caso estremo in cui le esigenze dei Paesi del Sud Europa continuino ad essere ignorate. Il problema andava posto, e siamo orgogliosi di averlo fatto.
Gli stessi dati economici dell’ultimo biennio, se analizzati da un punto di vista meno governativo, sono tutt’altro che incoraggianti. Il MoVimento ha sempre visto come non sufficiente l’indicatore utilizzato tradizionalmente per misurare il benessere economico, cioè il Pil. Nella Legge di Bilancio di quest’anno compare il BES, cioè l’indice di Benessere Equo e Sostenibile, ma tiene conto solo 12 fattori socio-economici scelti con grande discrezionalità, e ha quindi un valore molto limitato. Non mancano gli studiosi che da anni stanno sviluppando indici alternativi molto interessanti. Siamo intenzionati a valorizzarli perché pensiamo che la produzione debba stare insieme all’ambiente, alla salute e alla qualità del posto di lavoro.
In ogni caso pil, crescita e i dati diffusi dai principali istituti nazionali e internazionali come detto una lettura se pur parziale la danno e quindi li commenterò anch'io. 
L’Italia, dopo lunghi anni di recessione, rimane oggi in grandissima difficoltà. Nel 2016 siamo stati ULTIMI per crescita in Europa, è tornato a crescere il tasso di disoccupazione all’11,3% e quello giovanile sopra il 35%. È vero che diminuiscono gli inattivi, ma un’analisi di più largo respiro ci mostra che l’occupazione cresce soltanto nella fascia over 50. Su 100 contratti, a giugno 2017, solo 20 erano a tempo indeterminato. La crescita in Italia nel secondo semestre è dello 0,4% a fronte dello 0,6% dell’Europa. La crescita tendenziale del 2017 è dell’1,5% mentre in Europa è del 2,2%.
Il Pil reale è ancora oggi inferiore di quasi il 7% al livello pre-crisi. Abbiamo quindi perso 10 anni sprecando in gran parte anche la congiuntura internazionale favorevole degli ultimi 3
Sono qui a proporvi un percorso di sviluppo economico e stabilità alternativo, fondato sullo sviluppo tecnologico e l’innovazione. Gli investimenti da fare per diventare una smart nation sono tantissimi. Abbiamo già detto che un nostro obiettivo in 5 anni di governo è raggiungere il milione di macchine elettriche. Non stiamo parlando di qualcosa di astratto: sono appena rientrato da un tour della Sicilia a bordo di un pulmino elettrico, con cui abbiamo percorso 2000 km!
Il milione di auto elettriche è lo stesso numero a cui punta la Germania entro il 2020. In Olanda le auto a benzina saranno bandite dal 2025, in India saranno bandite dal 2030. Questi Paesi hanno un piano nazionale di elettrificazione della mobilità: anche l’Italia deve averne uno e noi lo proporremo.
C’è poi il tema della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che non è mai iniziata. Oggi qualsiasi cosa uno debba fare in banca la può fare con il mobile banking con tantissimo risparmio di tempo per il consumatore e con grande risparmio di costi da parte delle banche. Se hai a che fare con l’amministrazione pubblica invece devi prendere il biglietto (non sai mai quale) e fare la coda. Un anacronismo da risolvere. Pensate solo alla creazione di una partita iva, se in UK si può fare online nel giro di un paio d’ore perché non si può fare anche in Italia?
Bisognerà snellire, sburocratizzare, anche mettere ordine nella giungla di leggi, troppe, che imbrigliano l’attività di chi voglia investire nel nostro Paese. Una nuova legge si farà solo se serve e così cominceremo ad ottimizzare anche il lavoro del Parlamento. Burocrazia, infatti, è anche l’atteggiamento di un Parlamento che fa una legge ogni due giorni e mezo!
Potenzieremo l’accesso ad internet rendendolo un diritto per tutti e investiremo sulle tecnologie legate al turismo. Come diceva uno dei consiglieri di Obama, internet è la più grande fabbrica di posti di lavoro al mondo! Vi ricordo che per ogni euro investito nell’Internet delle cose si ha un ritorno di 12 euro: E con oltre 8 milioni di dispositivi connessi, l'Italia è uno dei maggiori mercati per le comunicazioni M2M (Machine-to-Machine) in Europa. Pensate se avessimo investito anche solo una parte delle risorse del Jobs Act.in questa direzione! Quella dell’Internet delle cose non è una tecnologia che cito per caso, è quella che cambierà la nostra vita nei prossimi anni, un po’ come hanno fatto gli smartphone nell’ultimo decennio. Significa che ogni cosa viene collegata in Rete e collegandosi diventa intelligente: smart. Che è ciò che vogliamo anche per il nostro Paese: un’Italia Smart Nation.
Noi siamo pronti a realizzarla. In questi mesi abbiamo coinvolto nella elaborazione del nostro programma di governo attraverso la Rete migliaia di cittadini, e nei prossimi mesi lo presenteremo alle varie realtà imprenditoriali, associazioni di categorie, a tutti gli stakehholder italiani e non solo con cui intraprendere un primo costruttivo e trasparente confronto.
A fine settembre il MoVimento 5 Stelle presenterà il suo candidato premier e successivamente la sua squadra di governo, che avrà al suo interno profili di grande competenza. Anche per dimostrare di essere all’altezza delle sfide che si è posto.
Se gli elettori lo vorranno, raccoglieremo la grande sfida di cambiare, questa volta davvero, il nostro Paese.