TELEMESTRINO WEB TV

guarda la nostra tv a 5 stelle !!!

venerdì 31 marzo 2017

Primo sintetico commento dopo il consiglio comunale di ieri sera

Ne seguiranno altri, ma ora solo spazio alle parole:
Flavio Pinton

giovedì 30 marzo 2017

MOZIONE 39 - CONSIGLI DI FRAZIONE

Questa sera in consiglio comunale presenteremo e discuteremo questa nostra mozione:

Egr. sig.  Presidente del Consiglio Comunale di Mestrino

Egr. sig. Sindaco di Mestrino



MOZIONE 39

Comitati di frazione

PREMESSO CHE:

Lo statuto del comune di Mestrino nell’art. 34 dal titolo “PROMOZIONE DI ASSOCIAZIONI O DI COMITATI COME ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE” prevede che: “ 1. Il Comune può promuovere la formazione di associazioni o di comitati, anche su base di quartiere o di frazione, per la gestione di servizi di base di rilevanza sociale e culturale, permanenti o temporanei, nei settori della scuola, della sanità, dell’assistenza e della gestione del territorio. 2. Tali organismi di partecipazione collaborano, nell’ambito della propria competenza definita da apposito Regolamento e con strumenti resi disponibili dal Comune, con gli organi comunali. Essi possono formulare proposte all’Amministrazione e hanno potere di iniziativa nei confronti del Consiglio comunale. Il Regolamento ne stabilirà le forme e i tempi di presentazione da parte degli organismi di partecipazione, nonché di risposta e di valutazione da parte degli organi competenti. 3. Il Comune consulta tali organismi sui provvedimenti di proprio interesse, redigendo verbale degli esiti delle consultazioni e può loro affidare la gestione di pubblici servizi. 4. La elezione alle cariche avviene con metodo democraticamente garantito, secondo le norme del Regolamento.” ;
-        Il M5S è, come noto, favorevole alla partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica e istituzionale del paese;
-        Il M5S MESTRINO si è contraddistinto in questi anni di presenza in consiglio comunale anche per aver portato alla Vs attenzione e valutazione numerose proposte aventi lo scopo citato nel precedente comma;
-         Il M5S MESTRINO pensa a comitati di frazione 2.0, ovvero un giusto mix tra il tradizionale concetto e l’applicazione pratica delle tecnologie e dei social, nello specifico a comitati disciplinati da apposito regolamento opportunamente discusso, redatto e approvato dalla competente commissione, che preveda anche la nascita di gruppi social di frazione istituzionali, dove i cittadini possano discutere, contribuire, ideare, proporre, iniziative finalizzate al bene comune;
-        Il comitato di frazione non ha alcuno scopo di lucro ed è fondato unicamente sulla attività gratuita da parte del cittadino residente;


TUTTO CIO’ PREMESSO
CHIEDIAMO:

Che Il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e l’assessore competente:

-        Di avviare il processo deliberativo e pratico necessario per rendere istituzionali i “consigli di frazione” aventi le caratteristiche descritte in sede di Statuto e in sede di premessa a questa richiesta con particolare riferimento all’utilizzo delle tecnologie e dei social.
Si chiede infine che la mozione in oggetto venga messa ai voti durante il prossimo Consiglio Comunale.



MOVIMENTO CINQUE STELLE - MESTRINO
Il Portavoce E Consigliere Comunale

Flavio Pinton


mercoledì 29 marzo 2017

Grande ammucchiata anche a Mestrino?


Questa immagine si riferisce a Palermo, ma siamo proprio sicuri che tra un po' non andrà bene anche per la politica nazionale per poi arrivare alla nostra cara Padova e l'anno prossimo a Mestrino?
Gli indizi ci sono tutti:
- alla segreteria PD sarà confermato Renzi, un democristiano che si alleerà con Berlusconi (poco importa ai suoi elettori se prima le elezioni o dopo). Quindi una maxi ammucchiata;
- a Padova il candidato sindaco per il centrosinistra è Giordani, uno che tranquillamente potrebbe stare dall'altra parte e nessuno avrebbe nulla da ridire. Dopo il primo turno si alleerà con i finti sinistroidi (gente che da sempre è interessata a dimostrare differenze solo quando non ci sono poltrone da spartire ... poi le differenze non ci sono più!) e qualche benpensante clerical/centrista;
- a Mestrino la grande coalizione contro M5S sembra essere già cosa fatta. A capo il democristiano festaiolo con dentro tutti "i capaci ed esperti" indipendentemente dalla provenienza politica e con fuori solo una testa calda giudicato da loro stessi solo in grado di fare danni.

Parafrasando il condannato "meno male che il M5S c'è!" 



martedì 28 marzo 2017

Così le banche hanno truffato i clienti



I clienti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sono stati truffati. Lo certifica la sentenza della Cassazione che condanna l’omessa vigilanza degli istituti di credito, obbligandoli al risarcimento e comprovando che non si fosse adeguatamente informato il cliente della illiquidità delle azioni e del fatto che il prodotto non fosse appropriato. Ora è scritto nero su bianco ciò che il Movimento 5 Stelle aveva ribadito lo scorso gennaio invitando i cittadini truffati ad un ricorso alla Corte di Giustizia Europea dei Diritti dell’Uomo e - soprattutto - a non accettare l’elemosina che questi strozzini propongono in cambio del silenzio. Facendo leva sulla disperazione delle persone. Ora è arrivato il momento di alzare la testa. Il Movimento 5 Stelle vuole che venga fatta giustizia e che sia risarcito fino all’ultimo centesimo. Per questo vi invitiamo a compilare il modulo per il ricorso, che sarà finanziato dai tagli degli stipendi dei portavoce. Buon risarcimento a tutti!

di Elio Lannuti

Mentre proseguono le ripetute, insistenti molestie a danno di 210.000 azionisti truffati di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, per convincerli ad accettare vere e proprie elemosine, con la rinuncia a qualsiasi contenzioso giudiziario contro le banche e la doverosa azione di responsabilità nei confronti di Bankitalia e Consob, l'unica strada percorribile per aggredire il capiente patrimonio delle distratte autorità, alla luce di sentenze consolidate di Cassazione che hanno condannato l'omessa vigilanza, il 25 marzo 2017, la prima storica sentenza di condanna nella causa pilota intentata da Adusbef, segna uno spartiacque per i soci frodati, beffati e perseguitati dagli stalker delle due banche venete. 
Con la sentenza n.687 del 25 marzo 2017, il Tribunale di Verona accogliendo la domanda, dopo aver ritenuto che la Banca Popolare di Vicenza non avesse adeguatamente informato la cliente della illiquidità delle azioni e del fatto che il prodotto non fosse appropriato, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno, pari alla integrale restituzione del capitale investito (39.638,05), oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria.
La storia giudiziaria di una risparmiatrice che non ha voluto accettare l'elemosina del 15% a chiusura dei sacrifici e dei risparmi di una vita, deve indurre i truffati delle banche venete, che col concorso di Bankitalia e CONSOB hanno visto bruciare risparmi per 18,9 miliardi di euro negli ultimi anni, a rialzare la testa ed a non sentirsi più soli, avendo al loro fianco il M5S e la più prestigiosa associazione che tutela i diritti degli utenti e dei risparmiatori. L'ADUSBEF che aveva proposto un ristoro minimo non inferiore al 50% più interessi del maltolto, porta a casa la soddisfazione di far capire agli azionisti ed alle banche quanto sia importante non piegare la testa, non abbassare il cappello davanti alla protervia dei banchieri protetti da Bankitalia, con il traguardo della vittoria degli utenti contro le lobby bancarie e vari imbonitori, alcuni contigui ai consumatori, che cercano di lucrare sui timori e le paure dei cittadini ridotti alla miseria, truffati e beffati già col decreto salva banche del Governo Renzi, da Bankitalia e dallo Stato .
L'associata ADUSBEF, assistita dalla delegata dell'associazione, avvocato Emanuela Bellini del Foro di Verona, ha convenuto in giudizio, davanti al Tribunale di Verona, la Banca Popolare di Vicenza dichiarando di aver acquistato 660 azioni BPVI, al prezzo di € 60,50 ciascuna, dietro insistente suggerimento della banca che le aveva rappresentato quelle operazioni come investimenti della specie più sicura e dopo che era stata rassicurata sulla possibilità di liquidare i titoli in un successivo momento. Successivamente aveva chiesto alla Banca di poter vendere dette azioni ma quella le aveva comunicato di essere impossibilità a riacquistarle, asserendo che per l'utilizzo del 'fondo acquisto azioni proprie' nel corso del 2014 era diventata obbligatoria l'autorizzazione dell'autorità di vigilanza. I successivi reclami che ella aveva inviato all'istituto di credito erano rimasti senza esito.
L'attrice ha chiesto al Tribunale, nella persona del Giudice Unico dottor. Massimo Vaccari, la dichiarazione di nullità del contratto quadro, nonché l'inadempimento della convenuta ad una serie di obblighi comportamentali, su di essa gravanti quale intermediario, ed in particolare: 1) la violazione dell'obbligo di agire con perizia e diligenza poiché il prezzo di acquisto dei titoli era stato non congruo e artatamente sopravvalutato; 2) l'inosservanza degli specifici obblighi informativi derivanti dalla illiquidità dei titoli in questione, come esplicitati anche dal comunicato della Consob n.9019104 del 2 marzo 2009, e di quello sulla situazione di conflitto di interessi in cui si era trovata la convenuta nel vendere azioni proprie e di quello sul rischio del c.d. bail in, che sarebbe entrato in vigore il 1 gennaio 2016; 3) la mancata valutazione della adeguatezza e appropriatezza delle due operazioni, avuto riguardo agli obiettivi di investimento che essa attrice aveva avuto, in contrasto con il regolamento Consob 16190/2007; 4) la violazione dell'art. 49 del regolamento Consob 16190/2007 in punto di prontezza e rispetto dell'ordine temporale nella esecuzione degli ordini di vendita. La causa è iniziata con la prima udienza il 7 aprile del 2016 e l'ultima udienza si è tenuta il 20 dicembre 2016; a marzo 2017, cioè dopo solo 11 mesi, si è già conclusa con la sentenza n. 687 del 25 marzo 2017 che ha visto l'associata ADUSBEF risarcita. Infatti, il Tribunale, così ha concluso: “Il Giudice unico del Tribunale di Verona, definitivamente pronunciando, ogni diversa ragione ed eccezione disattesa e respinta, rigetta la domanda di declaratoria di nullità del contratto quadro e degli atti conseguenti avanzata dall'attrice; in accoglimento della domanda risarcitoria avanzata dall' attrice condanna la convenuta a corrispondere alla prima la somma di euro 39.638,05, oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria sulle somme di euro 30.051,25 e su quella di Euro 9.586,80 dalle date, rispettivamente, del 23 ottobre 2009 e del 7 ottobre 2010 a quella di pubblicazione della presente sentenza, oltre agli interessi sulle somme predette dalla data di pubblicazione della presente sentenza a quella del saldo effettivo; condanna altresì la convenuta a rifondere all'attrice le spese del presente giudizio ...”.
Invece di aderire ad una proposta fraudolenta, che aggiunge la beffa alla truffa per salvare Giovanni Zonin, i banchieri spiccia faccende del governatore di Bankitalia Ignazio Visco ed i mandarini delle due dormienti autorità dalle azioni giudiziarie, Adusbef invita gli azionisti di Veneto Banca e BpVi a rialzare la testa, compilando il modulo pubblicato sul sito http://www.adusbef.it/Consultazione.asp?id=9922 per esperire azione di responsabilità per omessa vigilanza. Sul sito www.adusbef.it. il testo integrale della sentenza e le istruzioni per l'uso.

lunedì 27 marzo 2017

Recupero IVA illegittima applicata alla tariffa rifiuti - Atto ufficiale presentato da M5S alla Camera dei Deputati (VI Commissione)

AGOSTINI, STEFANI, TOMBOLATO, PIAZZA, ALBANESE, LONIGO, SARASIN, FIORINDO, RISPO ZAMBONIN
Sono loro che non hanno voluto approvare la mozione a Mestrino sul recupero, da parte dei cittadini, dell'iva applicata ai rifiuti!


Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01209
presentato da
ALBERTI Ferdinando
testo di
Venerdì 3 marzo 2017, seduta n. 752

  La VI Commissione, 
premesso che: 
con la sentenza n. 238 del 2009, pubblicata il 27 luglio 2009, la Corte costituzionale ha riconosciuto la natura tributaria della tariffa di igiene ambientale di cui all'articolo 49 del decreto legislativo del 5 febbraio 1997, n. 22 (cosiddetto TIA 1). Secondo la Corte, sussistono tutti i requisiti necessari per configurare il prelievo come tributo: l'obbligatorietà del pagamento, dovuto per i servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle strade ed aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, nelle zone del territorio comunale, da «chiunque occupi oppure conduca locali, o aree scoperte ad uso privato non costituenti accessorio o pertinenza dei medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale»; la struttura autoritativa e non sinallagmatica, «che emerge sotto svariati e concorrenti profili: a) i servizi concernenti lo smaltimento dei rifiuti devono essere obbligatoriamente istituiti dai Comuni, che li gestiscono, in regime, appunto, di privativa, sulla base di una disciplina regolamentare da essi stessi unilateralmente fissata; b) i soggetti tenuti al pagamento dei relativi prelievi (salve tassative ipotesi di esclusione o di agevolazione) non possono sottrarsi a tale obbligo adducendo di non volersi avvalere dei suddetti servizi; c) la legge non da alcun sostanziale rilievo, genetico o funzionale, alla volontà delle parti nel rapporto tra gestore ed utente del servizio»; mentre i criteri di commisurazione del prelievo sono analoghi a quelli previsti per la tariffa sui rifiuti, la cui natura tributaria non è mai stata posta in dubbio né dalla dottrina né dalla giurisprudenza; 
la sentenza della Corte ha trovato successiva conferma nelle pronunce della giurisprudenza di legittimità. Da ultimo, nella recente sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, n. 5078 del 2016, depositata il 15 marzo 2016, che ha ulteriormente confermato che la TIA 1 non debba essere assoggettata all'IVA. Anche le Sezioni Unite hanno riconosciuto la presenza di «elementi autoritativi» tra cui l'assenza di volontarietà nel rapporto, la predeterminazione dei costi da parte del soggetto pubblico e l'assenza della corrispettività tra le prestazioni; 
i principi affermati dalla Consulta e dalla giurisprudenza di legittimità in materia di TIA 1 possono essere estesi anche alla tariffa integrata ambientale di cui all'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (cosiddetta TIA 2), successivamente qualificata come entrata di natura patrimoniale con norma di interpretazione autentica (articolo 14, comma 33, del decreto-legge n. 78 del 2010). Con la circolare 3/DF/2010 dell'11 novembre 2010, infatti, il dipartimento delle Politiche fiscali ha evidenziato che la TIA 2 si applica sulla base degli stessi criteri stabiliti nel decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 1999 su cui si fonda la TIA1: «La circostanza che la TIA2 – si legge nella circolare – possa in definitiva essere regolata dalle disposizioni inerenti la TIA1, conduce a concludere che i prelievi presentano analoghe caratteristiche ... discende, quindi, che i comuni che applicano attualmente la TIA1 in concreto adottano già il regime TIA2, grazie all'anello di congiunzione operato dal legislatore con il comma 2-quater, dell'articolo 5 e, pertanto, non appare necessaria alcuna innovazione regolamentare, a meno che i comuni non ritengano opportuno esplicitare maniera formale, attraverso riferimenti normativi, l'adozione della TIA2»; 
da tali considerazioni discende che TIA 1 e TIA 2 debbono considerarsi entrambe entrate di natura tributaria alla luce della qualificazione data in tal senso dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità, a nulla rilevando il nomen iuris utilizzato dalla normativa che disciplina i prelievi e la natura patrimoniale attribuita per legge (vedere ex plurimis: Corte costituzionale, sentenze n. 238 del 2009; n. 141 del 2009; n. 335 e n. 64 del 2008; n. 334 del 2006 e n. 73 del 2005); 
molti cittadini si sono attivati inoltrando richieste di rimborso, sostenuti anche dalle associazioni dei consumatori; 
tuttavia, ancora oggi la gran parte dei concessionari incaricati della riscossione non si sono adeguati agli orientamenti giurisprudenziali. Allarmante è la risposta ricevuta in data 18 luglio 2016 dal servizio clienti della società ETA Spa (la multiutility che si occupa della gestione del servizio idrico integrato e la gestione dei rifiuti nei territori tra Altopiano di Asiago fino ai Colli Euganei, comprendendo l'area del Bassanese, l'Alta Padovana e la cintura urbana di Padova): facendo seguito ad una richiesta di restituzione dell'IVA da parte di un cittadino, il concessionario ha risposto che in attesa di un intervento chiarificatore del legislatore o dell'emanazione di linee guida da parte degli apparati statali competenti, «ha presentato all'Agenzia delle entrate, in via prudenziale, istanza di rimborso dell'IVA versata negli anni pregressi 2006-2015. Pertanto non appena ETRA Spa avrà comunicazione da parte dell'Agenzia delle entrate provvederà ad informare tempestivamente tutti i suoi clienti». Si protrae quindi lo stato di incertezza applicativa per cui le società di gestione dei servizi continuano ad applicare l'IVA sulla tariffa ambientale e contemporaneamente presentano istanza di rimborso all'Agenzia delle entrate; 
sul fronte ministeriale, le circolari del Ministero dell'economia e delle finanze (n. 111 del 1999, n. 3/DF/2010) e le risoluzioni dell'Agenzia delle entrate (nn. 25/2003 e 250/2008) propendono per l'applicazione dell'IVA alla Tia, in totale contrasto con l'orientamento giurisprudenziale; 
tuttavia, in risposta all'interrogazione 5-09697, svolta presso la VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, il Ministero dell'economia e delle finanze ha evidenziato che la questione è all'attenzione delle competenti strutture dell'amministrazione finanziaria che hanno avviato gli approfondimenti istruttori volti ad individuare una soluzione idonea a contemperare le istanze dei cittadini utenti del servizio con le esigenze connesse al rispetto dei saldi di finanza pubblica; 
è stato accolto come raccomandazione l'ordine del giorno 9/4127-bis-A/46 con il quale si chiedeva al Governo di impegnarsi ad individuare una soluzione alla questione,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative normative al fine di definire la controversa applicazione dell'IVA alla tariffa di igiene ambientale di cui all'articolo 49 comma 3, del decreto legislativo n. 22 del 1997 (TIA 1) e alla tariffa integrata ambientale di cui all'articolo 238 del decreto legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 (TIA 2) dichiarando la natura tributaria delle tariffe ed escludendo pertanto l'applicazione dell'IVA, in armonia con i princìpi sanciti dalla Corte costituzionale con la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione n. 5078 del 2016, depositata il 15 marzo 2016; 
a prevedere, compatibilmente con i saldi di finanza pubblica, misure volte a garantire il rimborso di eventuali somme illegittimamente versate dai cittadini in conseguenza dell'applicazione dell'IVA sulla TIA 1 e TIA 2 da parte dei comuni e dei concessionari del servizio di riscossione. 

(7-01209) «Alberti, Brugnerotto, Pesco, Sibilia, Ruocco, Villarosa, Fico, Pisano». 


sabato 25 marzo 2017

Convocato il consiglio comunale

Caos, bufera in RAI RENZINA - CENSURA #licenziareorfeo

Oggi il Tg1 ha censurato l'intervento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, mentre dava il benvenuto ai capi di Stato e di governo europei arrivati al Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario dei trattati di Roma. Il suo intervento è stato tagliato e canagliescamente sostituito dalla pubblicità. Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi... o di più! Per spedire a casa la Perego e' bastato il politically scorrect e adesso, per mandare a pulire i bagni di Viale Mazzini Orfeo, il direttore del TG1, dovrebbe essere uno scherzo. Ma non lo sarà. Sono succubi lingue come se ne trovano poche, difficile riportarci Minzolini, dovranno tenere duro questi eroici vigliacchi.

Le parole di Virginia Raggi, rappresentante dei cittadini romani e della principale forza politica del Paese, che esortano a un'Europa dei popoli, in cui siano i cittadini al centro del potere decisionale, dove nessuno possa essere lasciato indietro; e la sua esortazione alla revisione dei trattati, a partire dal Regolamento di Dublino (che ci costringe a tenere per anni sul nostro territorio migliaia di immigrati non identificati) non cadranno nell'oblio per questo atto di censura zerbinistica. Il suo intervento è stato recuperato e caricato integralmente sulla sua pagina Facebook. Vi invito a guardarlo e diffonderlo.

Diamo uno schiaffo alla censura di regime e usiamoli come meritano questi zerbini: Orfeo ha voluto superare tutti gli altri camerieri per fare bella figura con il logoro potere bancario europeo ed i suoi sodali italiani, non lasciate che un individuo del genere possa credere di avercela fatta. Meritano di essere sommersi di mail, fax e tweet, telex, cablo o e pure telegrammi in alfabeto morse: cacciatelo! Quello è il modo in cui ha imparato a fare censura, il suo modo di intendere l'informazione.

L'illusione che questa censura non passerà alla storia dipende dal basso profilo di chi la interpreta e quindi dalla sua speranza che la gravità di fatti del genere, appunto, non sarà un giorno storica! Per quanto sia triste, la storia si incendia spesso per opera di figure meschine come questa, grazie al cielo poi chi spegne questi cumuli di stabbio in fiamme è destinato a prenderne il posto, prima o poi.


De Luca,espressione dell'educazione renzina?


venerdì 24 marzo 2017

Ci copieranno ancora? ...

A Mestrino c'è chi sino a oggi ha dato voce solo alla multiutility e chi invece si è occupato da sempre degli interessi dei cittadini.
Gli esempi sono molteplici e non abbiamo mai mancato di evidenziarli in questo blog.
Ora però, che le notizie di questi giorni stanno andando verso una direzione ben precisa, non ci sorprenderemmo che i "copioni" che comandano il paese (consapevoli dell'evidente calo dei consensi) realizzino l'ennesima piroetta e cambino idea appoggiando la nostra iniziativa d'informazione. 
Sarebbe un bel risultato. 
"Non abbiate paura" ... fatelo!
Ammettendo l'errore grossolano!



AGOSTINI, STEFANI, TOMBOLATO, PIAZZA, ALBANESE, LONIGO, SARASIN, FIORINDO, RISPO ZAMBONIN
Sono loro che non hanno voluto approvare la mozione a Mestrino sul recupero, da parte dei cittadini, dell'iva applicata ai rifiuti!

Lettera aperta di Beppe Grillo

di Beppe Grillo (tratta dal blog)

Carissime elettrici ed elettori del PD, carissimi attivisti, cari Bersani, Renzi e Emiliano. Cari Vendola e - insomma - cari tutti voi della galassia paraPiddina.

Sono consapevole che nel dividere, ma non imperare, che vi sta travolgendo, i 5 punti di distacco dal Movimento potrebbero diventare una sorta di ossessione, insomma so che state passando un brutto periodo. Lo capisco anche dalla vostra fissazione per noi e dalle accuse o autocritiche di colpevolezza per averci facilitato. Stanno spuntando editoriali e dichiarazioni che ci paragonano ad una specie di problema di salute che voi avreste ignorato per troppo tempo. E credo proprio che questo non riconoscerci pubblicamente come avversari, ma subirci tutti i giorni mentre sveliamo le vostre tramette, stia diventando troppo duro per voi tutti.

Io voglio essere collaborativo, addirittura esservi vicino e consigliarvi per il meglio. Leggete di più i giornali: “caos a cinque stelle” anche se Di Maio prende un BUS diverso dalla Taverna. Non troverete “PD nel caos” oppure “sinistra in cerca di populismi” o ancora “Renzi battuto da Berlusconi nella specialità promesse elettorali der bomba”. Insomma potete fidarvi: a guardare i media noi siamo divisi su tutto mentre voi su una sola cosa: di chi è la colpa se M5S orami sta per doppiarvi? Mentre Buzzi a Roma incomincia a parlare, Matteo sta nominando tutto il cortile di quando era piccolo a dirigere Finmeccanica, la Filarmonica ecc … perché state litigando? Per noi.

Ma non deve essere necessariamente così, fa male alla salute incazzarsi per la cosa sbagliata e gettare nella nebbia la vera ragione del vostro malcontento.
Noi vi sconfiggeremo perché voi siete il vecchio, noi il nuovo. Gli elettori sanno che (ad esempio) volendo l’acqua pubblica intendiamo preservare dal liberalismo selvaggio il bene e l’interesse dei cittadini. E’ soltanto un esempio: i nostri elettori sanno che potranno capire se ci stiamo battendo e quando ci saremo riusciti, gli elettori… certo, voi non sapete neppure distinguere quelli a cui avete dato 10 euro rispetto agli altri, quelli “spontanei”. Deve essere uno stress adesso come adesso: chi voterà quello che ha preso 10 euro? Per quale frammento? E quelli che lo hanno fatto in buona fede? 

Allora vi frammentate ancora di più… senza lasciare capire dove starà chi e con chi, con quale simbolo, quale nuova casacca, come e dove, con chi parlate. Una confusione vera, la storia del più grande partito di sinistra del mondo occidentale buttata nel cesso. Una storia di onore e lotte che è diventata un tiepido gioco delle tre carte.
Sottomessi ad un capetto da cortile, spaventati dalle incertezze dei vostri poco invidiabili futuri personali e tentati come siete di trasformarvi in una nuova democrazia cristiana… cosa trovate da dire? Che io sono un despota! Straziati e lividi di invidia per non poter essere mai trasparenti (neppure i ristoranti intorno a Montecitorio prendono per sicure le vostre prenotazioni) vi abbracciate come pugili suonati al vostro avversario. E io ricevo il vostro abbraccio perché capisco, e voglio consolarvi, in fondo per essere dei semplici rappresentanti di banche e multinazionali ve la state davvero passando troppo male.

Arrendetevi, perché noi non abbiamo così tanti casi clamorosi dietro credere di potersi nascondere, per una ragione molto semplice: la gente non ci crede, come non crede più a voi personalmente, ma proprio come uomini, insomma… esseri umani. Non serve ostinarvi nelle vostre ridicole danze, quando tutti i Buzzi d’Italia avranno finito di parlare non vi salverà dire “no, io non sono più del PD”. La responsabilità penale è personale, ma non solo quella penale, lo è la responsabilità in tutti i sensi.

Allora accettate il mio abbraccio e le mie scuse anticipate, se non andiamo più bene come pretesto della vostra dissoluzione.

giovedì 23 marzo 2017

Come Morire a Mestrino

E’ probabile che molti di voi che leggono questa pagina lo abbiano pensato, ma sembrerebbe comunque opportuno ricordare che chi scrive qui lo fa dedicando qualche ora del suo tempo libero, tutti i giorni da almeno 4 anni.
Lo fa gratuitamente, senza fini di lucro, senza doppi interessi o fini commerciali, lo fa perché, forse ingenuamente, crede che ciò che scrive possa destare un minimo di curiosità e si illude che possa muovere le coscienze.

Accade a Mestrino quotidianamente che cittadini rischino la vita.
Principalmente in due punti, ben recisi della viabilità cittadina.
Mi riferisco all’incrocio simil aeroporto voluto e approvato da venditori di latte aspiranti tecnici della viabilità (per una volta mi riferisco non alle ultime due amministrazioni)  davanti Cestaro/Lunardello Market, zona Rigoni. Conosco benissimo il posto dato che, come l’assessore Tombolato ha avuto modo di dichiarare pubblicamente violando la mia privacy, ci abitano i miei genitori da almeno 45 anni.
L’altro punto è la fermata dell’autobus davanti a Bonollo, in prossimità di dove vivo attualmente, (aspetto che l’assessore Tombolato violi nuovamente la mia privacy nel pubblicare via e numero civico).
Evidentemente la sfiga stradale mi insegue.
Mi soffermerò nel proseguo sul secondo punto della viabilità avendo il primo già mietuto numerose vittime.
Accade stamattina ore 7.05 che io mi trovi fermo impalato al "cospetto" di un autobus della SITA, perché l’autista è in serena attesa sopraggiunga l’orario di partenza; è in sosta comodamente seduto al suo posto, intrattenuto in una amabile conversazione telefonica che non gli permette di cogliere la mia presenza a circa 1.5 m dal suo sguardo.
Costui ha sostato rigorosamente con circa 1/3 del mezzo sulle strisce pedonali.
Io lo guardo con aria interrogativa, sperando che un barlume di attenzione lo illumini e dia uno sguardo allo specchietto retrovisore per avvisarmi nel caso stiano sopraggiungendo altri veicoli dato che il suo Bus mi impedisce di vederli. Io chiaramente gli do modo di intendere che mio desiderio sarebbe attraversale sulle strisce pedonali, sulle quali sosta col mezzo che conduce. Ambirei inoltre non dover aspettare sopraggiunga l'orario di partenza del BUS.
Evidentemente ripongo speranze vane. Dopo circa un minuto che lo guardo fissamente negli occhi per vedere fino a che punto la conversazione telefonica lo estranei dal mondo che lo circonda (ore 7.05 ma chi cazzo avrà mai al telefono??), cedo e gli faccio cenno con la mano se cortesemente riesce a guardare nello specchietto. Niente, nessun cenno. Nessun barlume di presenza. Eppure io credo che un conducente di mezzi pubblici dovrebbe ben sapere che:
1- Non si sosta sulle strisce pedonali (il posto per fermarsi prima delle strisce c'è in abbondanza).
2- Non si sosta con ½ bus in mezzo alla carreggiata quando dal ciglio hai ancora 1.5 m di spazio.
3- Se c’è un attraversamento pedonale dinanzi al bus, esiste il pericolo che sopraggiunga un veicolo in sorpasso ed investa il pedone.
4- Esiste lo specchietto retrovisore laterale sinistro ed è buon a usanza avvisare chi sta per attraversare nel caso sia meglio stare fermi.
Credo piuttosto che l’autista ritenesse corretto io rimanessi fermo in attesa che sopraggiungesse l’orario di partenza del mezzo, in religioso silenzio.
Soprassiedo sull’alterco condito di improperi e reciproche offese a madre padre e famiglia tutta seguite poiché io sbrocco, lui non è in grado di connettersi con la pericolosità della situazione e scocciato, si vede costretto a interrompere la telefonata per fare da sponda a quella che si, nella sua italiana natura, rappresenta motivo di riallaccio alla realtà, nel sentirsi in dovere di rispondere alle accuse del sottoscritto.
Non ghea femo proprio, il signore alla guida del mezzo pubblico non riesce proprio a comprendere la gravità del suo comportamento.
Mi allontano, finalmente attraverso, mi fermo dal lato Bonollo e cerco di scattare delle foto per riportare la situazione a chi di dovere. L’autista improvvisamente si accorge che è evidentemente sopraggiunto l’orario di partenza da tabellino di marcia e indomito, sbraitando dal finestrino aperto, come ogni bifolco che si rispetti, sgomma coi suoi cavalli vapore manco fosse una Formula 1 al semaforo verde del GP.
Racconto l’aneddoto, che per me ha nessuna reale valenza dato che nel caso mi investissero il mona della situazione sarei comunque io, perché ritengo vi sia una reale situazione di pericolo e che non tutti abbiano il mio grado di attenzione.
Non entrando nel merito della illuminazione da cero funerario che finge di illuminare l’attraversamento pedonale nelle ore notturne, vorrei che tutti riflettessimo sulla situazione attuale.
Persino google maps (moooooooooolto più intelligente degli amministratori pubblici) sembra invocare un intervento di modifica alla viabilità
Guardate l’immagine sottostante in rosso ci sono le strisce pedonali, in blu le dimensioni dell’area destinata alla sosta dei bus. Come vedete la strada principale viene indicata con sdoppiamento fisico della carreggiata, cosa che è vera solo da un punto di vista di segnaletica stradale orizzontale non essendoci alcun spartitraffico.


Ora guardate l’immagine da satellite noterete come:
1-Le auto che sopraggiungono in sorpasso del bus in fermata superano in corrispondenza di un incrocio, su strisce pedonali.
2-Il bus può fermarsi ben prima delle strisce
3-C’è una immissione in statale 10 m dopo le strisce (da via Oberdan)
4-C’è una immissione in statale 20 m scopo la fermata (da via toscanini).


Ora ... io credo che un passaggio pedonale messo in modo più pericoloso non possa esistere.
Nell’immagine che segue ho riportato la situazione classica che si manifesta in quell’incrocio, tra l’altro accaduta proprio stamattina.
1-Autoveicolo in sorpasso di mezzo pesante che sopraggiunge da Mestrino;
2-autoveicolo in sorpasso del Bus in sosta alla fermata, in posizione errata (in mezzo alla carreggiata e sulle strisce pedonali);
3-autoveicolo in uscita da via Oberdan che vorrebbe immettersi in statale in direzione Padova, con Bus alla fermata e traffico proveniente da Vicenza in continuo sorpasso del bus;
4-autoveicolo in uscita da via Toscanini con bus fermo alla fermata e in totale assenza di visuale dei mezzi in arrivo da Vicenza;
5-pedone che ambirebbe attraversare su strisce pedonali.


Ebbene con tutto sto casino, che fa l’autista? Si diletta al telefono con non so bene chi in amabili conversazioni (alle 7.05 del mattino) che non gli permettono di cogliere la gravità della situazione.
Addirittura altri due Bus della SITA sfrecciano in sorpasso del bus fermo senza minimamente prestare attenzione se qualche improvvido pedone osasse attraversare sulle strisce.
In quell’incrocio c’è una combinazione deleteria di cretini.
C’è il cretino che conduce l’autobus.
C’è il cretino che supera l’autobus in sosta.
C’è il cretino che supera in prossimità di un incrocio in zona abitata con divieto di sorpasso e limite dei 50 km/h. Di cui due conducenti di BUS.
C’è il cretino dell’amministratore che non intende risolvere il problema. O aspetta le prossime elezioni...
C’è il corpo di polizia urbana (non so chi sia il cretino al suo interno) che invece di piazzare l’auto all’entrata di Arlesega con l’autovelox per fare cassa, dovrebbe piazzare una pattuglia a multare chiunque sopraggiunga.
C’è il cretino di pedone che pensa sia suo diritto attraversare sulle strisce e avere la precedenza.
C'è infine il cittadino cretino che continua a votare l'amministratore cretino.

Qualcuno in quell’incrocio presto morirà, fatevene una ragione, decidete solo chi sia il più cretino di costoro.
Io potrei segnalarlo al gruppo Whatsapp dell'amministrazione di Mestrino, ma da quando ho scoperto che i miei dati personali, l'assessore Tombolato che legge a quel numero li trasmette a terzi (do solo le iniziali egregio assessore così placa i suoi bollenti spiriti DB), è meglio che tuteli da me la mia privacy. A proposito perchè egregio assessore volete che venga scritto nome e cognome di chi fa le segnalazioni? 

Luca Ing.

mercoledì 22 marzo 2017

I copioni de Mestrin

Dopo aver letto questa delibera di giunta, non ho avuto più dubbi:
1. Siamo in campagna elettorale: la lista del signor #mestrinofawow ,Agostini, si chiamerà Mestrino Futura...
2. Non serve scrivere in inglese su una delibera per una giunta che a stento parla l'italiano ...in primis il sindaco di cui ignoriamo il tono di voce! Come diceva la mia prof a chi copiava" non è farina del tuo sacco"! 
. IL MOVIMENTO CINQUE STELLE ORMAI È CERTO GOVERNA A MESTRINO ... ma voi non lo sapete, hanno preso il nostro programma elettorale . 
Però lo hanno letto...ok va bene ...
Ma la differenza tra VOI E NOI sta nel fatto che noi non avremmo deciso da SOLI in comune, avremmo coinvolto tutti...ma voi siete feudatari in un paese che reclama democrazia e partecipazione. 
#iovogliodecidere
Manuela Provenzano

martedì 21 marzo 2017

Mai cosi avanti

Pochi commenti dopo una notizia che campeggia oggi su uno dei quotidiani più avversi al M5S !
Siamo pronti a governare Mestrino, siamo pronti a governare l'Italia.
Forse il medioevo sta davvero per finire, forse siamo di fronte alla prima vera rivoluzione pacifica.

lunedì 20 marzo 2017

LA FINE DEI PARTITI È VICINA

Nel 1993 dopo un anno di inchieste su Tangentopoli, il Governo di Giuliano Amato provò a salvare i politici dai processi con un decreto che riduceva la gravità del reato di "finanziamento illecito ai partiti". 
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro si rifiutò di firmarlo, impedendo ai partiti di sabotare l'inchiesta "Mani Pulite". Ci penseranno poi i governi dopo il 1994 a salvare dalla condanna molti "amici degli amici" grazie alla prescrizione e leggi ad personam.
Nel 2017, dopo 3 anni di scandali che hanno travolto il Pd di Matteo Renzi, dall'inchiesta Mafia Capitale, a Trivellopoli fino allo scandalo Consip, il Governo di Gentiloni sta provando a salvare un'intera classe politica con la riforma del codice penale e di procedura penale approvato dal Senato e che adesso passa alla Camera.
Nella Legge che Pd, Alfano e Verdini vogliono approvare, si dimezzano le risorse alle forze dell'ordine per le intercettazioni telefoniche e si impedisce ai magistrati l'uso degli intrusori informatici per le inchieste sulla corruzione (cosiddetti virus trojan).
Oggi come 25 anni fa, qualcuno forse si salverà, qualcun altro proverà a riciclarsi, ma è chiaro che siamo alla fine di una stagione politica in cui i partiti protagonisti sono al collasso e provano a salvare se stessi.
Per fortuna questa volta non ci sarà un "finto nuovo" come nel 1994. Questa volta l'alternativa siamo noi, una comunità di cittadini liberi che non vede l'ora di iniziare a cambiare le cose. 
Sono gli ultimi mesi prima della caduta del loro impero. Stringiamo i denti e non molliamo!

domenica 19 marzo 2017

Mi sa che siamo proprio sulla strada giusta

di Flavio Pinton

Questa settimana: 
il ministro Lotti non viene sfiduciato nonostante il caso Consip grazie anche al contributo "nazareniano" di Forza Italia, il Senato il giorno dopo salva Minzolini nonostante la condanna definitiva, lo salva con i voti del partito renzino e della Lega, passando per quelli logici dei berlusconini.
Ti capitano all'occhio distrattamente le bacheche online di finti sinistroidi che si sono alleati e che si alleeranno con la nuova DC renzina, ti passano davanti le dichiarazioni del condannato oltraottantenne che disegna il movimento come lo farebbe il buon Oreste Lionello nella sua imitazione al Bagaglino, ti vedi sorridendo un intervento della senatrice Finocchiaro che risponde a un signore renzin/anziano disperato perchè i suoi figli votano M5S e ... 
e scopri che sei davvero dalla parte giusta.
Tutti quelli che hanno fallito e hanno governato sin qui l'Italia sono disperatamente contro i "grillini", sono contro il cambiamento. Tutti insieme a dire le stesse cose.
Avanti così, gli esempi sopraesposti lo dimostrano.

N.B.: non siamo immuni da difetti, casini, errori, problemi ... non siamo calamita di sole persone "capaci" ... ma siamo l'unica forza politica in grado di "imporre" il cambiamento necessario. 
Gli altri sono solo scavatori professionisti di fosse e sono i fatti degli ultimi 20anni e più a dimostrarlo.



sabato 18 marzo 2017

venerdì 17 marzo 2017

I leghisti di "Roma ladrona" ...pure loro a salvare Minzolini - A CASAAAAAAAA

OBIETTIVO 40% - MANDIAMOLI A CASA

Vi prego condividete. 
Facciamo insieme informazione (o contro-informazione). Dobbiamo arrivare a centinaia di migliaia di persone. Li stiamo mandando a casa poco a poco e possiamo arrivare al 40% e spazzare via questi traditori della democrazia, questi politicanti arroganti, questa gentaglia che pensa solo a salvarsi reciprocamente. Sono loro l'anti-politica, sono loro i nemici delle Istituzioni, sono loro i pericolosi eversori!



giovedì 16 marzo 2017

mercoledì 15 marzo 2017

Trovami 7 miliardi subito ... ahhhh vedi? Non sei capace!

😁
Ho appena visto su youtube una scenetta fantasticamente comica. Quella scenetta che secondo i renzini ha messo in evidenza il populismo, l'impreparazione e bla bla ...mettiamoci tutti gli stereotipi grillioti.
Riguarda la partecipazione di Di Battista a Di Martedì: tre giornalisti (due palesemente del PD) attaccano a raffica il dibba dicendogli "servono 7 miliardi per la manovra "riparatrice" servono subito...in trenta giorni...ahhh vedi ...vedi non sei capace...non sapete governare .. .ah ahh ... ecco vedi...non sanno governare..." 
Ops ... domanda:ma chi cazzo ha combinato il casino di questi 7 miliardi che mancano e che bisogna trovare??? ...risposta:Renzi e il suo PD...cioè quelli che "sanno governare"  💖💪😇
Bellissimo: "scherzi a parte" è ormai un format televisivo superato ... ora ci sono i renzini d'informazione...
(dal minuto 25 ...godetevela tutta)
Flavio Pinton

martedì 14 marzo 2017

Sfida accettata

E' il gioco del momento su facebook.
E non si sono sottratti nemmeno nomi altisonanti della politica italiana.
Personaggi che possono vantare gli stessi risultati e successi ottenuti nella loro attività di governo ... 😇😀😀

LA DOPPIA MORALE DI MATTEO RENZi

LA DOPPIA MORALE DI MATTEO RENZI E' TUTTA IN QUESTO VIDEO. 
Per favore fatelo vedere a quante più persone potete!
3 dicembre 2014, Matteo Renzi: "Il Pd non aspetta che le sentenze vadano avanti per cercare di prendere atto di ciò che succede al proprio interno"
3 marzo 2017, Matteo Renzi: "Se Lotti deve dimettersi? A mio giudizio assolutamente no. Conosco Lotti da anni ed è una persona straordinariamente onesta"

lunedì 13 marzo 2017

Quello che i renzini non dicono


Se l'antimafia si facesse con i fatti e non con le passerelle e i finti annunci, per Cosa nostra, forse. sarebbe veramente l'inizio della fine. E i fatti al Comune di Bagheria, da quando si è insediato il nostro Patrizio Cinque, si fanno, eccome. I primi ad accorgersene sono stati proprio i boss, che preferiscono stare alla larga dal Comune del Palermitano. Da quelle parti, con quel sindaco tutto d'un pezzo, non si sarebbe infatti cavato un ragno dal buco. Da qui la decisione dei boss di girare i tacchi e rinunciare agli appalti col Comune. È quello che, in soldoni, ha rivelato ai magistrati il pentito Pasquale Di Salvo, nel corso del processo “Panta Rei”.

Di Salvo ha raccontato degli affari che in passato avrebbe fatto col Comune nel settore dei rifiuti. Dopo l'arrivo di Cinque la situazione sarebbe totalmente cambiata: il nuovo sindaco si è rivelato talmente inavvicinabile da certi personaggi, a tal punto che Di Salvo - è stato lui stesso a raccontarlo - non avrebbe potuto nemmeno riscuotere un credito vantato con l'amministrazione. La lotta alla mafia e al malaffare a Bagheria, da quando governa il M5S, è pane quotidiano. Proprio nei giorni scorsi il sindaco ha denunciato una strana concessione edilizia data dal Comune di Bagheria alla casa di un boss mafioso, costruita in zona di inedificabilità assoluta, a 150 metri dal mare.

Notizie del genere, che aprono i cuori alla speranza, dovrebbero trovare posto nelle scalette dei tg, e ampio spazio in tutti i quotidiani, ma, si sa, i media sono troppo impegnati col Campidoglio per potersene accorgere.

domenica 12 marzo 2017

M5S MESTRINO: straordinariamente precursore anche nel movimento


💪😁😁
E' domenica e lasciateci sorridere.
Con soddisfazione osserviamo due degli ultimi post pubblicati sul blog nazionale che sembrano far riferimento alla piccola realtà di Mestrino.
Il primo è un articolo su Livorno e sul successo ottenuto dalla nostra amministrazione pentastellata.
Noi di Mestrino ne abbiamo parlato tante volte e lo ricordiamo ancora. Sul notiziario antidemocratico che esce ogni tanto nel nostro paese fu pubblicata dal sindaco e dal suo "sessore" un foto fake proveniente da Livorno e che intendeva insultare il M5S (la vedete sotto). Noi rispondemmo con argomentazioni ma da allora gli incompetenti hanno taciuto.
post sul blog nazionale

post sul nostro blog
la figuraccia del sindaco e del suo "sessore"

Il secondo riguarda "i copioni".
A livello nazionale Renzi annuncia un portale web dove discutere e sentire pareri degli attivisti (Il "Bob" lo chiameranno) e sul blog esce questo post. 
A livello locale noi proponiamo il servizio wsp e loro lo bocciano ma poi lo fanno. Noi annunciamo la creazione di una commissione sulla sicurezza stradale, loro la bocciano e poi la fanno!!!

post sul blog nazionale
post sul nostro blog

sabato 11 marzo 2017

E' anche questione di persone!

Le notizie di questi giorni, le decisioni prese in alcuni comuni vicino a Mestrino in merito all'adesione al consiglio di Bacino (clicca qui per saperne di pù), i rifiuti di alcuni sindaci all'eseguire un ordine volgarotto di Zaia, il signorsì del nostro sindaco Pedron al volere del suo presunto capo, dimostrano inequivocabilmente che governare un paese, una piccola cittadina come Mestrino non è solo questione di "partiti" e di ideologie, non è solo questione di M5S piuttosto che di Lega ecc...
E' ANCHE QUESTIONE DI PERSONE E DI CAPACITA' SOGGETTIVE !
Entrare nel consiglio di Bacino è obiettivamente una scelta che porta svantaggi ai cittadini del nostro comune, tutti se ne sono resi conto, anche i nostri amministratori che hanno motivato il loro SI con un più o meno "siamo costretti".
Noi abbiamo sostenuto che non esiste proprio l'eseguire ordini che si tramutano in "non fare gli interessi dei nostri concittadini", non siamo stati eletti per eseguire ordini di un trevigiano trapiantato a Venezia.
Ecco la differenza sostanziale tra noi e loro.
Tra noi e l'amministrazione Pedron e Agostini.
Noi non avremmo portato Mestrino dentro il consiglio di Bacino!
E ci saremmo comportati ne più ne meno come la sindaca di Saccolongo e come il sindaco di Selvazzano.
I loro consigli comunali hanno votato ALL'UNANIMITA' contro il consiglio di bacino.
Anche i rappresentanti della Lega in quei consigli hanno preferito fare gli interessi dei cittadini residenti in quei comuni e non eseguire l'ordine del capo.
Si...  ne siamo ormai più che convinti.
E' questione di persone e di capacità!
Ancora una volta, l'ennesima, la giunta capeggiata dal "figlio del dottore" ha dimostrato cosa vale!!!


venerdì 10 marzo 2017

50 a 10 ... mbeh dai, poteva andare peggio ...


Vi invito a leggere l'articolo che posto qui sopra, lo faccio pur sapendo che l'impostazione dello stesso sembra essere maliziosamente e volutamente basata per ottenere un gran bel sputtanamento del M5S MESTRINO  e in particolare mio.
Nel merito e per capire meglio: 
- 1. a Mestrino un fortunato cittadino/a vince una gran bella cifra;
- 2. il sindaco dichiara in tv e giornali la sua preoccupazione per "il male" del gioco;
- 3. io ricordo che ben due mozioni sulla ludopatia proposte da M5S  e da me sottoscritte sono state del tutto ignorate da Pedron (una l'ha approvata e non ha fatto nulla di quanto promesso) l'altra, solo pochi mesi fa e prima della vincita, l'ha bocciata;

Ora fate con serenità le vostre valutazioni.
Informatevi!
Osservate come, fuori dai nostri confini mestrinesi, molti comuni stanno combattendo, con grandi difficoltà, la battaglia contro le sale slot e a favore dei cittadini più deboli ... ma non per questo si arrendono o peggio, come nel caso di Pedron, non fanno nulla!
E poi ... 
e poi niente ... 
sarete sicuramente arrivati a una conclusione, a una vostra valutazione sull'operato di questa amministrazione.
N.B.: RINGRAZIO DAVVERO COL CUORE E SENZA IRONIA LA GIORNALISTA DEL MATTINO CHE DA SPAZIO 50 RIGHE DELL'ARTICOLO AL SINDACO E 10 A ME.
RINGRAZIO PER AVERMI DATO QUESTO MISERO SPAZIO NEL MEZZO DELL'ARTICOLO DOVE INVECE PEDRON HA A DISPOSIZIONE SIA L'INIZIO E SIA SOPRATTUTTO LA CONCLUSIONE!
E' DIMOSTRAZIONE LAMPANTE DI COSA STA ACCADENDO NEL NOSTRO PAESE.

MA QUANTA PAURA HANNO DI PERDERE POLTRONE E POTERE??? 😉😊😏
Flavio Pinton

Ancora un fallimento della giunta Pedron

ALTRO CHE PARONI A CASA NOSTRA: A Mestrino funziona "UBBIDISSO".
Sento il dovere morale di fare i complimenti alla sindaca di Saccolongo che l'altra sera ha letto addirittura personalmente la dichiarazione di voto del M5S (un in bocca al lupo a Nicola che non era presente per motivi di salute) in merito al consiglio di Bacino e HA PRESO UNA DECISIONE STORICA!
Saccolongo ha bocciato questa mostruosa oscenità politica voluta e ordinata da Zaia! Prima del voto ha fatto una dichiarazione personale che è da applausi e che fa capire cosa vuol dire fare gli interessi dei cittadini (sia chiaro Lei non è grillina...non so nemmeno di che partito è ... e non mi frega). A Mestrino l'amministrazione vigente (e giunta ormai al capolinea) ha eseguito l'ordine zaiano fregandosene del suo paese!!!!!!!
Ai più attenti osservatori faccio notare che a Saccolongo il consiglio comunale è ripreso dalle telecamere e tutti i cittadini possono vederlo comodamente da casa a costo ZERO. 
A Mestrino, nonostante due nostre mozioni sul tema, il medioevo vige ancora e "loro" continuano a vietarlo !!!!
Flavio Pinton




giovedì 9 marzo 2017

La Lega delle tasse

Altro che buon governo ... questo leghista che impone e ordina ai comuni come votare (vedi consiglio di bacino ... domani ne parliamo compiutamente) è simbolo del disastro!
Davvero da non credere: questi sarebbero gli esperti che hanno idee innovative e "giuste" per risolvere i problemi e i dissesti finanziari che essi stessi hanno causato????
Aumentare le tasse per pagare i disastri dei project financing:. Ecco il "buon governo" di Zaia.
A casa! ... subito !!!