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giovedì 31 ottobre 2013

AUMENTO DELLE TASSE A MESTRINO ! NOSTRA MOZIONE SUL TEMA

Abbiamo presentato nei giorni scorsi la mozione n° 05, per correttezza istituzionale abbiamo inviato copia per conoscenza anche all'altra minoranza presente in consiglio. Qui sotto ecco il testo eventualmente leggibile anche in versione pdf cliccando qui:

MOZIONE 05
AUMENTO DELLE TASSE A MESTRINO


PREMESSO CHE:

-        Durante il Suo primo mandato, in più occasioni, l’abbiamo sentita ribadire un concetto chiaro, ovvero che le finanze del Comune di Mestrino non le erano state lasciate dalla precedente amministrazione “in ordine”, anzi tutt’altro;

-        Nel programma della lista da Lei capeggiata e che ha vinto le elezioni amministrative proprio il Sindaco scrive (estratto dal programma):

-        Durante i primi consigli comunali sia Lei sia l’assessore Piazza, delegato al bilancio, avete dichiarato che alcuni aumenti delle tariffe (rifiuti, Irpef, rette della scuola Arcobaleno…), che andranno ancora una volta a ricadere sui cittadini, sono stati dovuti al fatto che lo stato centrale continua a “tagliare” i finanziamenti alle amministrazioni locali;
-        Più volte abbiamo ascoltato considerazioni Sue e del succitato Assessore competente sul fatto che redigere il bilancio previsionale, e naturalmente anche quello consuntivo, è sempre più difficile in quanto il governo nazionale non comunica con tempistica corretta e con certezza,  i contributi economici riservati al nostro Comune;
-        Nell’ultimo consiglio comunale svoltosi il 26 settembre, il M5S ha presentato una interrogazione, la n° 06, dal titolo “difficoltà nell’amministrare il Comune” e in questa interrogazione le veniva posta una semplice, elementare domanda e cioè se era e se è vero che le tasse a Mestrino sono aumentate negli ultimi mesi perchè il governo ha tagliato e continua a tagliare i contributi riservati alle amministrazioni locali, ovvero se quanto affermato da Lei e dall’Assessore competente corrisponde alla reale situazione economica o non è invece una facile scusa giustificativa da abbinare alle vostre scelte;

-        A questa interrogazione il Sindaco non ha risposto, appellandosi all’art. 33, comma 2 del regolamento del funzionamento del consiglio comunale che, per correttezza, riportiamo qui sotto:

Ecco qui sotto l’estratto dell’intervento del Sindaco:
-        A questa “non risposta” del Sindaco, chi sottoscrive la presente mozione, ha obiettato che il regolamento era stato perfettamente rispettato e non era comprensibile, almeno secondo il nostro parere, la mancata risposta del Sindaco;
-        Nessun intervento è stato fatto dal Presidente del Consiglio per far rispettare l’elementare principio democratico e legislativo che prevede che a una interrogazione posta nei termini regolamentari (e la nostra lo era come sopra dimostrato) si debba e si deve rispondere. Anzi il Presidente del Consiglio ha invitato il consigliere Pinton a presentare una mozione per “avere più spazio” (qui sotto riportiamo l’estratto):

CONSTATATO CHE:

-        Il M5S ritiene fondamentale informare i cittadini, con tutti gli strumenti possibili messi a disposizione dalle regole democratiche e dalla tecnologia, sui motivi per cui chi amministra prende decisioni importanti per la vita degli stessi;
-        Il M5S, al contrario del Sindaco, ritiene che l’aumento delle tasse sia un argomento, una questione davvero molto importante per tutti i cittadini;
-        Il M5S è davvero meravigliato della scarsa considerazione che il Sindaco ha voluto dimostrare nei confronti di un problema “l’aumento delle tasse” rappresentato con forza con l’interrogazione sopra richiamata, ed è negativamente stupito che lo stesso Sindaco abbia espresso giudizi personali negativi nei confronti del consigliere capogruppo del M5S Pinton soltanto perché egli ha osato trattare un tema evidentemente, per Lo stesso Sindaco, imbarazzante. A questo proposito riportiamo qui sotto quanto affermato dal Sindaco:
-        A una interrogazione la regola democratica prevede che si dia una risposta, non un giudizio arbitrario sulle finalità della stessa;
-        Il M5S di Mestrino ha portato in questo Consiglio Comunale un problema serio, vero, talmente serio e vero che siamo stati precursori di accadimenti molto importanti che si sono verificati qualche settimana dopo. Al contrario del nostro Sindaco, alcuni suoi illustri colleghi, evidentemente anche loro presi da “…velleità personali e voli ad ali spiegate…” hanno preso posizioni molto dure e importanti sul tema “aumento delle tasse”. Colleghi sindaci che non si sono nascosti dietro un politichese d’altri tempi, dietro un “…il regolamento prevede …” citiamo ad esempio il Sindaco di Casale Di Scodosia che si è dimesso insieme a tutta la sua maggioranza proprio perché non vuole più applicare aumenti indiscriminati delle tasse ai suoi cittadini, ci riferiamo al Sindaco di Albignasego che ha duramente criticato l’operato dell’attuale esecutivo CENTRALE, pur essendo egli stesso espressione di una forza politica di maggioranza governativa. Qui sotto alleghiamo due articoli della stampa che riportano quanto sopra evidenziato:



-        La Giunta Comunale su proposta dello SPES ha approvato con propria delibera n° 4 del 10 Gennaio 2013 la modifica delle rette per i non residenti, l'eliminazione di gran parte dello sconto per i fratelli frequentanti la scuola dell'infanzia ARCOBALENO nella misura del 73 % per il tempo pieno e 65% per il partime. Ha approvato inoltre la non restituzione dell'intera retta di iscrizione di ciascun bambino (120 €);
-        la stessa Giunta elargisce annualmente contributi economici allo SPES, recentemente aumentati, contributi che derivano dalle tasse pagate dai cittadini di Mestrino;
-        lo SPES non ha dato alcuna informazione ai genitori dei bambini iscritti in merito alle modifiche delle rette e agli sconti fratelli, ma al contrario ha volutamente tenuto nascosti gli aumenti fino al mese di ottobre;
-        ci viene riferito che la direttrice, sig.ra Maria Teresa Boi, ha sempre negato la cosa disorientando i genitori che si erano visti accreditare le somme maggiorate. A questo fatto si aggiunge, sempre secondo le nostre informazioni, da parte della direttrice la mancanza di trasparenza, il rifiuto di convocare un'assemblea con tutti i genitori per discutere la questione, la convocazione di una riunione ristretta solo con le persone interessate dall'aumento ad orari molto difficili per la gente che lavora (13.30 del pomeriggio) e che questo rende ancora più difficile la partecipazione;
-        lo SPES reca come dicitura nel proprio nome "Servizi alla persona educativi e formativi" e in quanto accaduto si riscontra la totale mancanza di attenzione alla persona;
-        i genitori dei bambini del centro dell'infanzia Arcobaleno hanno subito un danno economico in misura variabile ma molto consistente per chi ha 2 figli iscritti, non è stata data loro la possibilità di scegliersi per tempo una scuola per l'infanzia con rette più accessibili e alcune famiglie sono state messe in seria difficoltà a fronte di questi aumenti;
-         il Consiglio Comunale rappresenta i cittadini e come tale ne deve tutelare gli interessi, prendendone le difese quando subiscono ingiustizie e soprattutto non deve “decidere” ingiustizie; 
-        È giunto il momento che l’attuale amministrazione dia un segnale forte di inversione di tendenza rispetto alle decisioni amministrative sin qui prese, ovvero intervenga sugli aumenti delle tasse già decisi;

CHIEDIAMO

-        che questo Consiglio Comunale approvi la sospensione degli aumenti delle rette e le riduzioni degli sconti per tutto l'anno scolastico 2013 - 2014 previsti dalla delibera n° 4/2013 per consentire alle famiglie che non possono sostenere le rette di potersi cercare altre scuole per il prossimo anno scolastico e per prendere le distanze dagli atteggiamenti volutamente omissivi e poco trasparenti dello SPES;
-        che questo Consiglio Comunale approvi la sospensione dell'erogazione ed il congelamento dei contributi da elargire allo SPES in attesa che venga fatta chiarezza e fintanto che non vengano restituite alle famiglie le quote degli aumenti applicati in maniera scorretta;
-        che questo Consiglio Comunale, qualora sia provato un comportamento volutamente omissivo e non trasparente da parte della direttrice Maria Teresa Boi, chieda allo SPES di indurre, con provvedimenti adeguati, la stessa direttrice a modificare il suo atteggiamento, ad avere una maggiore disponibilità ad incontrare tutti i genitori e ascoltare le loro giuste ragioni;
-        Che questo Consiglio Comunale approvi una regola inderogabile che preveda che il Sindaco, tramite l’apposito spazio già esistente sul sito istituzionale e denominato “Editoriali del Sindaco”, oppure in un nuovo spazio creato all’uopo, ogni qual volta venga decisa una norma che stabilisce una modifica della tassazione a carico di privati cittadini e/o aziende, sia obbligato a spiegare e giustificare con adeguato anticipo tale scelta con un appropriato scritto/articolo/lettera;
-        Che sia creato un adeguato spazio, sempre nel sito istituzionale e semplicemente linkabile dai cittadini, a disposizione delle due minoranze presenti in Consiglio, nel quale le stesse minoranze possano esprimere le, eventuali, diverse opinioni in merito al tema sopraccitato;
-        Che venga dato risalto e pubblicità a questo importante obbligo del Sindaco, informando i cittadini tramite affissioni cartacee nelle apposite bacheche comunali compreso l’androne d’ingresso del Municipio.

Chiediamo infine che la mozione in oggetto venga messa ai voti durante il prossimo Consiglio Comunale.



GRUPPO CONSIGLIARE MOVIMENTO CINQUE STELLE
Il capogruppo
FLAVIO PINTON


RECORD DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

Un quesito semplice semplice:
ma cosa deve capitare ancora perchè gli elettori piddini/B (cioè la stessa identica cosa) capiscano il fallimento totale e perentorio del loro governo ???


AUDIO CONSIGLIO COMUNALE PRIMA PUNTATA

Con il mese di ritardo sulla pubblicazione l'attualità chiaramente non c'è più ... ma ... per chi fosse interessato ...




RENZI IL CIOCCOLATAIO ESTREMO CHE RISCHIA DI COLLASSARE IL PAESE

articolo segnalalato da Emanuele M5S MESTRINO
Prima di tutto va sciolto un equivoco: Matteo Renzi non è un leader moderato, o un innovatore che guarda sia a destra che a “sinistra”, ma un cioccolataio. Ovvero qualcuno che, per esibirsi nella comunicazione politica, non esita, in pochi mesi, a cambiare proposte politiche sul lavoro in modo anche imbarazzante. L’ha notato anche il solitamente quieto sbilanciamoci.info che ricorda come il Renzi del 2011, quello del contratto di lavoro alla Ichino, aveva lasciato il passo al Renzi della flexicurity, un modello comunque molto diverso, appena una decina di mesi dopo.

Troppo poco per un ripensamento reale, abbastanza per capire che in materia di lavoro e di contratti Renzi procede scaricando le app disponibili nello store delle proposte, e delle cordate di potere, non per analisi politica. Estremo perché, essendosi proposto il Renzi come killer application della politica italiana, il cioccolataio in questione non nega soluzioni draconiane ottime per le apparizioni televisive: tracciabilità del contante praticamente fino agli spiccioli, creazione di una mega Equitalia (con altro nome s’intende...) e, audite audite, produrre lavoro precario con i soldi sottratti alle pensioni. Proposta nuova quanto la prima riforma delle pensioni (1995) e destinata, se mai vedesse la luce, a creare pensionati impoveriti, nuovi futuri disoccupati e un’altra voragine nei conti dello stato. Non manca il sottofondo di proposta di liquidazione degli asset pubblici, dall’Eni ai trasporti locali fino agli immobili, giusto per trasferire le risorse ai privati e all’estero. Ma anche nel centrosinistra ad uno così, non molti anni fa, al massimo avrebbero chiesto in quale ambulanza avrebbe preferito accomodarsi. Le renzinomics sono infatti il programma della liquidazione coatta delle risorse di un paese sotto il pretesto del rilancio, la resa ad ogni potere della finanza globale, e l’impoverimento supremo dell’Italia, sotto la retorica dell’innovazione. 

Ma come siamo arrivati a questo punto? Il grosso dell’elettorato PD, per quanto in lenta contrazione, si affida a Renzi sentendo parole sulla scuola, sui servizi pubblici, sulla sanità che significano l’esatto contrario di quanto questo elettorato percepisce (Renzi parla di riqualificare i servizi tagliando la spesa pubblica. A questi livelli di crisi significa solo tagliare. Ma la disperazione fa sentire cose solo immaginate). Inoltre, soprattutto, l’elettorato del centrosinistra ha naturalizzato, dopo il terreno preparato da Veltroni, la necessità della leadership di matrice berlusconiana. Non a caso il Renzi della Leopolda di quest’anno è, scenograficamente, sempre più solo e sempre più al centro della scena. Siamo passati dal modello convention, compreso il simulacro di pensatoio, al Matteo Renzi show dove tutto è decorativo rispetto alla presenza del sindaco fiorentino.  Accompagnato da un microfono da idolo delle folle anni ’50 che lo rende più vicino al modello berlusconiano, quello che procede dallo spettacolo alla politica, persino più del Lingotto veltroniano (che racchiudeva un’anima di destra accentuata). Siccome l’uomo, o meglio il cioccolataio estremo, guarda esplicitamente anche a destra non mancano accenti che, nel linguaggio della politica italiana, evocano lontane origini lessicali nel parlato della squadraccia La Disperata: “ve la toglieremo noi questa voglia di proporzionale”. D’altronde lo stratega sindaco pensa in grande: vuole un sistema bipolare quando ormai i due maggiori partiti stentano a raggiungere il 50 per cento assieme. Ci vorrà pure un atto di decisione che rimetta in piedi l’Italia, che diamine. Se poi la “riforma” elettorale del Renzi è persino peggio della legge attuale, trascinando il paese in una sorta di Cambogia della democrazia elettiva prima di Pol Pot, sarà colpa di chi “non ha voluto innovare”. Magari opponendosi allo smantellamento dei residui diritti. Prima costituzionali poi materiali. 

Ci sarebbe da ridere, e per molti versi c’è da farlo, di fronte a questo vuoto nulla che parla come un cabarettista ingaggiato per intrattenere i passanti da uno store appena aperto in un grande centro commerciale. Che evoca la parola “primarie” e quella “riforma elettorale”, inutili procedure di voto che non risolveranno mai la sostanza della crisi italiana, come se fosse di fronte ad eventi benedetti dall’alato corso della storia. Solo che i tempi velano la bocca non appena questa accenna a ridere e, nella stampa europea che conta (Il Telegraph), circolano analisi dettagliate sulla spirale tagli-depressioneeconomica-nuovi tagli che nel medio periodo sembra quasi irreversibile per la società italiana. Renzi se diventasse presidente del consiglio, se non fosse fermato in tempo, potrebbe dare il colpo di grazia a questo paese. Le renzinomics porterebbero capitali di rapina in Italia e la fuga di ricchezza all’estero. A suo modo, un capolavoro. Ma quello che rende Matteo Renzi inevitabilmente un minore della politica non è tanto il suo essere un’imitazione vernacolare di Toni Blair, clone di provincia con una visione politica che non arriva alla punta del naso. Quanto che l’8 dicembre, giorno delle primarie che dovrebbero incoronare Renzi, sarà piuttosto il trionfo finale di Silvio Berlusconi. Con una candidata (Marina) che suggella la soluzione dinastica nel futuro di Forza Italia e un segretario del Pd (Renzi) che è il prodotto più berlusconiano della storia del centrosinistra. Grande Matteo, cioccolataio estremo della politica il cui declino, si spera rapido, lo porterà ad aprire capitoli di storia del cabaret politico. Non molto per l’autoproclamatasi salvezza del centrosinistra e del paese. 

Fonte: www.senzasoste.it

ECCO PERCHE' VOGLIONO (ELIMINARE) IL NOSTRO CONTANTE

articolo segnalato da Emanuele M5S MESTRINO
Secondo quanto riportato dalla Reuters, il Ministro Saccomanni avrebbe espresso la volontà da parte dell'esecutivo di ridurre ulteriormente i limiti di utilizzo del contante.
Nell'agenzia si legge:

Il governo intende ridurre la soglia massima di pagamento in contanti, attualmente posta a 1.000 euro."Questo è un punto su cui l'Italia resta indietro ed è un punto su cui vogliamo intervenire", ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, durante un'audizione in Parlamento sulla legge di Stabilità.
Di seguito vi propongo alcune riflessioni, in parte già ospitate su numerosi articoli presenti sul blog.
Nella vita comune, l'utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di  ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l'utilizzo del denaro contante, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta.
L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibili, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di spese. 

Ridurre o eliminare del tutto l'utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanza contante di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica. 

Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell'unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli. 

A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E' evidente, e le banche festeggiano. Nel corso dei secoli, la necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più sull'appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed incapaci), ha favorito l'instaurarsi di  una connivenza simbiotica tra la politica e il sistema bancario. Ciò  per reciproca convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e quella di quest'ultimi, di poter godere di  un quadro normativo di  favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare sull'interventismo statale. 

Il denaro, per il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona sostanza è la merce da vendere.  Avere il controllo e la gestione di tutto il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di redditività.
In un sistema basato sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che vengono depositati in banca, possono  diventare (per il sistema bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per l'effetto moltiplicativo dei depositi. Siccome sulle somme depositate la banca è tenuta ad accantonare solo l'1% del deposito (nel nostro caso 10 euro, l'1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere  immesse nuovamente nel sistema, mediante la concessione di prestiti. A questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un altro 1% (9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata, avrà nuovamente a disposizione 980.10 da poter  concedere di nuovo in prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l'effetto moltiplicatore sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a 100.000 euro la materia oggetto dei propri affari: il denaro.  

Sulla massa di prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro,  la banca trae un enorme profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole comprendere l'interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di incrementare il proprio giro d'affari e aumentare a la redditività prodotta, che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager. 

Il sistema bancario così deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente. 

Siccome le pretese impositive dello Stato si fondano su imponibili di cui lo Stato stesso ne dovrebbe conoscere le dimensioni e la collocazione, se ne deriva che lo Stato non potrebbe tassare ciò che non conosce, come ad esempio il denaro contante che voi custodite a casa. Almeno fino a questo momento. 

Il pericolo è proprio quello di essere obbligati, tramite un provvedimento di legge, a privarsi dell'utilizzo del contante, per rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta e micidiale. 

Tra qualche giorno,  le banche italiane dovranno trasmettere all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni dei nostri conti correnti.
Lo stato, con un semplice click, potrà conoscere in tempo reale ogni vostra ricchezza: sia la sua collocazione, che la sua dimensione complessiva. Ricchezza incrementata, ovviamente, dai depositi di denaro contante che, oltre a far aumentare la base imponibile da colpire con un'eventuale imposizione patrimoniale, offre allo Stato la garanzia del buon esito della sua pretesa tributaria. 

Quindi, in questo caso, avrebbe a sua completa disposizione ogni forma di ricchezza, e potrebbe tassare, confiscare ed espropriare, ogni importo a suo piacimento, desiderio e necessità, sia per salvare chi tale ricchezza la detiene in deposito (le banche), sia per salvare se stesso e i privilegi del manipolo di gerarchi da un'eventuale bancarotta. 

Anzi, questo pericolo è quantomai reale e percepibile al punto che buona parte della nomenclatura politica del paese non nasconde affatto il desiderio di applicare un'imposta patrimoniale.
Volete un esempio su cosa potrebbe fare lo stato con il vostro patrimonio? Bene, basta prendere ad esempio Cipro. La cosa più semplice da fare è proprio quella di aggredire il deposito sui conti correnti. Sono sostanze disponibili e quindi per definizione idonee ad essere immediatamente trasferite, dal conto corrente alle casse dello stato. E poi se lo Stato è fortunato e a voi vi dice male, sul conto corrente potrebbe anche trovare un saldo particolarmente elevato derivante dal mutuo che la vostra banca, magari, vi ha accreditato qualche giorno prima per comprare la vostra casa o finanziare la vostra attività. Quindi un "extragettito" per lo Stato, una maggiore rapina per voi, su dei patrimoni a debito che dovrete rimborsare alla banca. 

La cosa vi sorprende? Nel 1992, con la patrimoniale di Amato, è accaduto proprio questo. Aziende e famiglie di sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dalla banca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario. Vi sembra giusto? 

Volete un altro esempio? Eccovi serviti. Parte della politica, ad esempio, come dicevamo, non nasconde affatto l'idea che sarebbe favorevole ad un'imposta patrimoniale sui grandi patrimoni. A parte il fatto che non si forniscono chiarimenti su cosa debba intendersi per patrimonio, ossia se si dovranno considerare beni immobili, mobili, investimenti, aziende ecc., il sospetto è che, quando si accorgeranno che il gettito derivante da un'imposizione patrimoniale sarà molto ridotto, probabilmente, abbasseranno di molto il livello di patrimonio dal quale far scattare l'imposizione al fine di aumentare la base imponibile. 

Solo per citare un esempio, qualora dovesse essere tassato il patrimonio immobiliare, non è detto che il contribuente abbia disponibili gli importi per adempiere all'obbligazione tributaria. Ecco quindi che il fisco potrebbe aggredire il conto corrente dove si detengono, per obbligo normativo, anche le risorse indispensabili per il sostentamento dei propri congiunti, lasciando a pancia vuota tutta la famiglia. 

Ma la carrellata di casi e gli aspetti inquietanti di una simile coercizione della libertà individuale è ancora lunga, fitta, se non interminabile. Si potrebbe andare avanti per ore, ma non cambierebbe affatto il risultato. 

La banca, concludendo, diverrebbe una gigantesca camera di compensazione, ossia soggetto giuridico al servizio (più di quanto lo sia oggi) dello Stato per espropriare ricchezza: ossia il presente e il futuro di liberi ed onesti cittadini. Il perché è chiaro: per rendere solvibile il debitore non c'è via più semplice che quella di compensare debiti del debitore con i crediti del creditore. E il gioco è fatto 

Paolo Cardenà
Fonte: www.vincitorievinti.com
Link: http://www.vincitorievinti.com/2013/10/ecco-perche-vogliono-eliminare-il.html

mercoledì 30 ottobre 2013

PICCOLO COMMERCIO: IL M5S LO VUOLE SALVARE, GLI ALTRI DISTRUGGERE. ECCO LE PROVE !

Tutti contro i piccoli negozi, i piccoli commercianti, le famiglie comuni, 
i cittadini comuni !!
Tutti ... dalla Lega a Sel, insomma tutto il partito unico.
Un' unica forza politica è vicina alle persone e contro i potentati economici/finanziari/lobbistici
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE !!
se non vedi il video clicca qui


Piovono tessere,si quelle del PD

articolo suggerito da Emanuele M5S - MESTRINO
Pippo Civati ha commentato lo strano fenomeno cosi’:’Da tutta Italia arrivano voci di tessere, pagamenti, congressi che sembrano aste. A leggere certe cronache e certi resoconti, mi viene da dire che tutta la mia campagna congressuale costerà meno del costo del congresso di una singola federazione provinciale.E di questi tempi, per via delle due crisi (quella economica che riguarda tutti e quella politica che riguarda noi), è un bene che ci siano pochi soldi, in giro.E che si faccia tutto con misura e con rispetto’.Tessere che a Lecce hanno toccato quota 15 mila,sostanzialmente il doppio di quanti si erano iscritti negli anni passati,in alcuni circoli c’è stato un 400% in piu’ che suona strano
Nella provincia di Torino non si erano mai superate le 10.000 tessere,adesso siamo oltre 25.000.Altro caso eclatante Catania dove è risultata iscritta a sua insaputa anche una ragazza di 14 anni ed interi pacchetti di tessere sarebbero stati distribuiti dalla Cgil. a Piacenza gli iscritti sono cresciuti del 177% poi c’è Bobbio e l’Alta Valtrebbia con un +340%.Ieri c’erano quelli che le tessere le bruciavano in Piazza oggi invece corrono a frotte verso i circoli per tesserarsi.

Minorrea’s Blog

N.B.: IL M5S non ha tessere di partito

Benessere sostenibile, togliendo la moneta ai banchieri

articolo suggerito da Emanuele - M5S MESTRINO

La realtà di noi comuni mortali dice ben altro

Ecco che l'edizione tedesca del Wall Street Journal intervista Amussnen, che incidentalmente fa il direttore della Bce (Draghi è il presidente), che afferma che "l'Italia è troppo grande per essere salvata dall'esterno". La dimensione della crisi italiana è di nuovo tornata a due anni fa, con il rischio crack del paese. E l'"Europa" non ha alcuna intenzione di iniettare risorse nel nostro sistema. Nemmeno alla greca cioè in una gigantesca partita di giro che ha disintegrato il paese ellenico. tratto dall'articolo 


Speriamo sia la volta buona che la gente cominci a diffidare seriamente degli usurai

Banche italiane tremano, lo spettro del fallimento

Naturalmente se ritenete che le banche abbiano scippato la sovranità monetaria degli Stati (non a caso Jp Morgan ha dichiarato che le Costituzioni che indicano il popolo come sovrano sono considerate un ostacolo da abbattere per favorire "l'integrazione" siete degli "spietati dittatori" come Orban. Dovrebbe proprio far riflettere che un sommo padrino delle banche, tal Mario Draghi abbia invocato una crociata contro il premier ungherese. Ma non dubitiamo che egli sia interessato solo al "bene" del popolo magiaro, affinché si "integri" meglio come quello greco.




Benessere sostenibile, togliendo la moneta ai banchieri
Scritto il 28/10/13 
Banchieri padroni e governi-fantoccio: così, riassume Marco Della Luna, può finire in ginocchio persino il governo Usa, travolgendo il mondo intero nel suo volontario default. Tutto questo, mentre l’Italia affonda nella recessione e nella disoccupazione per mancanza di investimenti. Siamo soffocati dalle tasse, dal crollo della domanda e dai tagli del welfare. Ridurre il debito pubblico? Operazione velleitaria, che si scontra col calo costante di Pil e produttività. Intendiamoci: «Il debito pubblico di quasi tutti i grandi paesi è praticamente inestinguibile in quanto al capitale, e sempre meno sostenibile in quanto agli interessi».

La Banca dei Regolamenti Internazionali lancia l’allarme sull’indebitamento mondiale e la bolla speculativa, che hanno prodotto condizioni ancora più esplosive di quelle del 2008.E i “quantitative easing” della Fed, della Bce e di altre banche centrali si sono tradotti in prestiti a basso interesse, che le banche reinvestono nella speculazione e non nell’economia reale. La bolla finanziaria è tale da provocare il global meltdown: titoli pubblici svalutati nei portafogli delle banche su scala mondiale, e istituti di credito senza più soldi.Tutti questi fattori, spiega Della Luna nel suo blog, sono dovuti alla scarsità di denaro: il governo Usa non ha i soldi per pagare le spese della pubblica amministrazione, l’Italia non ha il denaro né per gli investimenti, né per ridurre il cuneo fiscale e pressione tributaria. Inoltre, nessuno Stato ha i soldi per ridurre lo stock di debito pubblico e le banche non hanno denaro da prestare all’economia reale a tassi ragionevoli. «Riflettiamo: se lo Stato avesse i soldi per investimenti, riduzione di tasse e tributi, sostegno alle imprese, rimborso del proprio debito, allora le cose cambierebbero radicalmente: abbatteremo impoverimento, disoccupazione, sfiducia, sofferenza, insicurezza. Il default sarebbe scongiurato per sempre». Ma allora che cosa impedisce allo Stato di dotarsi del denaro necessario? In teoria, nulla: se fosse libero e sovrano, lo Stato potrebbe emettere moneta a costo zero. E se il denaro produce economia, non c’è neppure rischio di inflazione. Allora dove sta il problema? Nel monopolio improprio che grava sulla creazione monetaria, che «non è concessa agli Stati, ma è appannaggio, diritto esclusivo, del sistema bancario».

Finita la sovranità monetaria democratica, sono quasi ovunque le banche a gestire il denaro fin dalla sua emissione, perché ormai «vige il principio dell’autonomia del sistema bancario dalla politica». Giustificazione: per compiacere gli elettori, attingendo moneta sovrana i politici potrebbero eccedere irresponsabilmente nella spesa pubblica, scatenando l’inflazione. Al contrario, i “virtuosi” banchieri devoti solo al mercato, «emetterebbero la giusta quantità di moneta, al giusto tasso di interesse, prestandolo ai soggetti meritevoli e più produttivi», migliorando il sistema. La realtà ovviamente è ben altra: in alcuni periodi, i banchieri «concedono prestiti a tutti e a bassi tassi, facendo crescere l’economia reale e quella speculativa», poi tirano i cordoni alzando i tassi e i requisiti di credito, e comprimendo i volumi: «Così creano fame di denaro e svalutazione degli asset», rastrellando sottocosto «il frutto del lavoro e del risparmio dell’economia produttiva». Stesso trattamento verso gli Stati: «Li indebitano analogamente, per poi mandarli in crisi finanziaria ed esigere», come contropartita per evitare il default, «ulteriori cessioni di sovranità e ulteriore indebitamento per colmare i loro buchi e rifinanziare le loro bolle speculative, sotto il ricatto non solo del default pubblico ma di un collasso finanziario generale».I grandi banchieri, continua Della Luna, impongono inoltre agli Stati «l’abolizione di ogni restrizione legale alla loro facoltà di giocare d’azzardo coi soldi dei risparmiatori», salvo poi farsi rifinanziare proprio dallo Stato, con denaro che non finisce all’economia reale ma, ancora una volta, al circuito speculativo.  I politici? Complici, da Obama in giù: hanno rifinanziato le banche senza neppure pretendere che il credito commerciale, al servizio delle aziende e dei risparmiatori, venisse separato dalle banche d’azzardo. «Così, le banche centrali – da finanziatrici degli Stati e garanti della loro solvibilità – sono divenute compratrici in proprio, o finanziatrici di banche commerciali compratrici di titoli di debiti pubblici in difficoltà, quindi ad alto rendimento». Evidente: i debiti dei paesi in difficoltà, a rischio default, pagano interessi così elevati «proprio perché le banche centrali non svolgono più la loro naturale funzione di tutela degli interessi pubblici», ma si comportano come banche private, «a scopo di profitto».

Senza contare che le bolle speculative – profitti facili e rapidi, nonché a rischio – distolgono liquidità dagli investimenti produttivi: sicché crolla l’industria, quindi il lavoro, e si va verso la catastrofe. Il sistema monetario odierno, conclude Della Luna, è perfetto solo per gli interessi dei monopolisti della moneta e del credito, che infatti lo dominano. E’ un sistema marcio, coperto da giustificazioni «false» e dalla «malafede» che accomuna «governi, capi di Stato, organi e autorità internazionali e sovranazionali, nonché il mainstream accademico», cioè tutti i soggetti che, a parole, «si propongono di risolvere la crisi e risanare l’economia». Coltivare il grande imbroglio sulla moneta – non più pubblica, ma divenuta strumento di «sfruttamento e dominazione» – ha portato il mondo «sull’orlo di una catastrofe tanto grande, che potrebbe non essere più governabile nemmeno dai detentori del monopolio monetario-bancario», mandando in pezzi il loro stesso gioco.Se il mondo vuole salvarsi, insiste Della Luna, riguardo al denaro deve riscrivere le regole partendo da zero. «In un utopico sistema monetario e creditizio efficiente e razionale rispetto agli interessi della popolazione generale, la moneta è emessa direttamente dallo Stato senza indebitarsi, esattamente come fa già ora col conio metallico; poiché la creazione-emissione di moneta non aurea e non convertibile non comporta un costo, non può comportare indebitamento, né contabilizzazione di debiti a carico dello Stato che la emette». L’emissione sovrana sarebbe quindi vincolata al pagamento graduale del debito capitale pregresso e ad investimenti produttivi e infrastrutturali, che però devono essere effettivamente utili. La libera emissione di denaro non deve venir usata per pagare spesa corrente improduttiva, né investimenti speculativi, evitando di “gonfiare” finanziariamente l’economia reale. Così, si farebbero razionalmente i conti «con i limiti posti allo sviluppo dai limiti delle risorse planetarie», usando la tecnologia per ridurre il peso dei limiti e creare nuovo benessere sostenibile, cioè compatibile col sistema-Terra.

martedì 29 ottobre 2013

E poi qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che il PD salverà B.

E poi qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che il PD salverà B.
La fiducia repentina che B decise di dare al governo Letta con un grande colpo di teatro ha avuto decine, centinaia di interpretazioni da parte di giornalisti, politologi ed esperti in genere.
Forse è tutto molto più semplice ... 
E poi qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che il PD salverà B.


Caro Letta, il dio della sinistra è lo stesso di Berlusconi

suggerito da Emanuele M5S MESTRINO
Dio li fa e poi li accoppia. Naturalmente mi riferisco al Dio mercato, che ha unito nel santo vincolo dello spread il Pd e Pdl. Una ulteriore recente conferma è data dalla partecipazione di due "illustri" esponenti delle suddette congreghe a Servizio Pubblico, l'On. Meloni e on Carbone. Due persone che costano molto a noi cittadini che riusciamo a malapena a pagare le tasse, e che, in totale sprezzo del popolo, sfoggiano con maestria ed arroganza la propria inettitudine ed incompetenza. I due esponenti notav, mostrando la propria preparazione come ogni notav sa fare, naturalmente sono interrotti continuamente in maniera maleducata che poco si addice ad "onorevoli". La Meloni, che pensa al 2070 e ritiene che i notav ci vogliano trascinare nella preistoria, non si è accorta che la prima economia dell'Europa, la Germania, non ha alcuna tratta TAV, nemmeno in progetto. Intanto noi siamo appena stati buttati fuori dal G8. L'on. Carbone, in ossequio alla divinità di cui sopra, trova addirittura assurdo che le Poste siano ancora in mano pubblica, e perché non svendere tale servizio per finanziare il TAV Torino-Lione?
Un esempio di competenza dall'on Carboni e Meloni.
Barbara

Caro Letta, il dio della sinistra è lo stesso di Berlusconi

Scritto il 24/10/13    
Si è chiuso un ventennio, come dice Enrico Letta? Il premier si sbaglia, replica Diego Fusaro, «perché lui stesso e il suo partito sono pienamente organici – in senso gramsciano – alla stessa visione del mondo di Berlusconi e del suo schieramento». Portatrici della stessa visione ultra-capitalistica del mondo, «destra e sinistra accettano oggi in maniera ugualmente remissiva la sovranità irresponsabile di organismi economici sistemici», dal Fmi alla Bce, «che svuotano interamente la decisione politica, costretta a una funzione meramente ancillare». Ridotte a pura gestione dell’esistente, politica e democrazia «non fanno altro che ratificare quanto viene autonomamente deciso dalla sapienza infallibile degli economisti, dalle multinazionali e dal mercato divinizzato». Quale ventennio, dunque, sarebbe finito? Forse quello del politico Berlusconi, ma «non certo lo spirito del tempo neoliberale, giacché di esso si sostanziano in egual misura Berlusconi e il partito di Letta».Fusaro lo chiama, «il tragicomico serpentone metamorfico Pci-Pds-Ds-Pd». Un ibrido politico che, «dalla lotta per l’emancipazione di tutti è oggi passato armi e bagagli a difendere le ragioni del capitale finanziario globalizzato». La cultura della sinistra? E’ da tempo «il luogo di riproduzione simbolica del capitale: nichilismo, relativismo, distruzione dei retaggi borghesi». Da Marx alla Dandini, da Gramsci a D’Alema: «La parabola sta tutta qui: farebbe ridere se non facesse piangere», scrive Fusaro su “Lo Spiffero” in un intervento ripreso da “Megachip”. L’eclissi della sinistra, quella vera? «Una tragedia politica e sociale di tipo epocale». Ridotta a «protesi di manipolazione simbolica del consenso e di addomesticamento organizzato del dissenso», la falsa dicotomia tra destra e sinistra – con buona pace di Letta – oggi «occulta il totalitarismo del mercato». La propaganda delle due fazioni non lo nomina neppure più, avendolo ormai metabolizzato «come dato naturale-eterno».Siamo in una gabbia di finzioni: «Si è liberi di scegliere tra gruppi, schieramenti, partiti e fazioni», sapendo però che hanno tutte aderito al dogma, alla «supina adesione all’integralismo economico presentato come destino», come futuro senza alternative al dominio del capitale. «Oggi il monoteismo del mercato risulta letteralmente invisibile nel proliferare ipertrofico delle dicotomie ingannatorie», e può persino spacciarsi come “male minore”, rispetto agli estremismi che hanno popolato il drammatico ‘900. Perversioni politiche: «Essere antifascisti in assenza completa del fascismo o anticomunisti a vent’anni dall’estinzione del comunismo storico novecentesco costituisce un alibi per non essere anticapitalisti, facendo slittare la passione della critica dalla contraddizione reale a quella irreale perché non più sussistente».Destra e sinistra? Sono entrambe colpevoli di una «adesione cadaverica al nomos dell’economia e all’ordine neoliberale». Letta e Berlusconi? Sono soltanto “maschere di carattere”, per dirla con Marx.  «Può darsi che sia finito il ventennio di Berlusconi, ma il suo spirito continua a vivere negli “eroi” del centrosinistra, che di Berlusconi sono da anni i più preziosi alleati». L’unica differenza? Sta nel fatto che i “sinistri” «fanno finta di non essere berlusconiani, disapprovando sempre e solo gli aspetti folkloristici del Cavaliere (Arcore, Olgettina, Ruby)». Di fatto, però, condividono in toto «l’idea perversa della politica come continuazione dell’economia con altri mezzi», nonché «il disinteresse totale e conclamato per la questione sociale e per i diritti degli esclusi dal sistema». Se la sinistra smette di interessarsi a questi temi, conclude Fusaro, allora è meglio «smettere di interessarsi alla sinistra».


Libre Idee
Pubblicato da barbaranotav 

28 dimostrazioni che Fukushima sta devastando il pianeta e minacciando l'intera umanità

28 dimostrazioni che Fukushima sta devastando il pianeta e minacciando l'intera umanità
suggerito da Emanuele M5S MESTRINO
Stiamo parlando di un disastro nucleare che è assolutamente senza precedenti, ed è in costante peggioramento. I seguenti sono 28 segni che la costa occidentale del Nord America è assolutamente bombardata con radiazioni nucleari di Fukushima e l'umanità è a rischio.

La mappa a sinistra viene dal centro di verifiche emergenze nucleari. Essa mostra che i livelli di radiazione presso le stazioni di monitoraggio delle radiazioni in tutto il paese sono elevati. Come si può notare, questo è vero soprattutto lungo la costa occidentale degli Stati Uniti.

Ogni singolo giorno, 300 tonnellate di acqua radioattiva da Fukushima entrano nell'Oceano Pacifico. Ciò significa che la quantità totale di materiale radioattivo rilasciato da Fukushima è in costante aumento, ed è in costante
aumento (la radioattività NdT) nella nostra catena alimentare.
In definitiva, tutto ciò che riguarda le radiazioni nucleari sopravviverà a tutti noi con un margine molto ampio. Stanno dicendo che potrebbe richiedere fino a 40 anni per ripulire il disastro di Fukushima, e nel frattempo innumerevoli persone innocenti svilupperanno il cancro e altri problemi di salute a causa di esposizione a livelli elevati di radiazioni nucleari.

Stiamo parlando di un disastro nucleare che è assolutamente senza precedentied è in costante peggioramento. I seguenti sono 28 segni che la costa occidentale del Nord America è assolutamente fritta dalle radiazioni nucleari di Fukushima ...

1. Gli orsi polari, foche e trichechi lungo la costa dell'Alaska sono affetti daperdita di pelo e ferite aperte...

Esperti della fauna selvatica stanno studiando se la perdita di pelo e ferite aperte rilevati in nove orsi polari nelle ultime settimane è diffusa e correlata ad incidenti simili tra foche e trichechi.

Gli orsi, 33 avvistati, sono stati trovati pressi di Barrow, in Alaska, durante il lavoro di indagine di routine lungo la costa artica. I test hanno mostrato che avevano"alopecia o perdita di pelo e altre lesioni cutanee",l'US Geological Survey ha detto in una dichiarazione.

2. C'è una epidemia di leoni marini morti lungo la costa della California.

Al rookeries isola al largo della costa della California del Sud,il 45 per cento dei cuccioli nati nel mese di giugno sono morti,ha detto Sharon Melin, un biologo della fauna selvatica per il National Marine Fisheries Service con sede a Seattle.Normalmente, meno di un terzo dei cuccioli sarebbero morti. E 'diventato così pessima la situazione nelle ultime due settimane che la National Oceanic and Atmospheric Administration ha dichiarato un "evento insolito di mortalità."

INFORMAZIONE DA VENTENNIO !!!

Le immagini parlano da sole!
Incredibile che le persone per bene presenti anche negli altri partiti (da Sel ... alla Lega) non siano sorprese, disgustate e non facciano nulla per risolvere un serio problema di democrazia.
Forse oggi pensano di avere degli obiettivi vantaggi ... ma domani ?? Un sistema così può cambiare nemici e ciò è pericoloso oggi e pure domani!
Guardate come la Rai tratta la forza politica più votata dagli italiani !!!
Guardate come la Rai tratta il PD !!!

Ed ora se volete davvero sapere cosa dice il M5S ascoltatelo dalla viva voce, prima che la censura arrivi...



lunedì 28 ottobre 2013

E' ARRIVATO L'AUDIO

Sul sito del comune di Mestrino è apparso finalmente il "promesso" audio del consiglio comunale del 26 settembre scorso.
Effettivamente la nostra protesta con il post dei giorni scorsi appare oggi "fuori luogo" (ci piace questa definizione .. ce lo dicono sempre quelli della maggioranza). In effetti una così moderna tecnologia aveva bisogno di tempi "opportuni" e un mesetto con il senno di poi ci sembra un tempo corretto.
Per chi fosse interessato all'ascolto di una cosa avvenuta più di un mese fa può cliccare qui, all'ora 1 e 27minuti c'è qualcosa, secondo noi, interessante più di altro ...
Insomma l'audio del consiglio arriva a Mestrino e disponibile per tutti.
Pensate a Mestrino c'è l'audio, tra qualche anno ci saranno le riprese in bianco e nero e tra decenni arriverà pure il colore.
Siamo avanti !!

P.S.: ieri ero ad Asolo, ho travato appeso nel giardino del castello l'apparecchio qui sotto ....
mi devo informare .... ma mi sa che anche ad Asolo non ci sia la diretta streaming del consiglio ... :)


F. Pinton

Italia zeppa di comici e umoristi.


Checco Zalone. Bisio, Siani, Letta, Delrio ... Italia zeppa di comici e umoristi.


Qualche mese fa Letta aveva annunciato l'abolizione dei rimborsi elettorali meglio conosciuti come finanziamento pubblico ai partiti ... e sappiamo com'è andata ....
Oggi tocca al ministro Delrio



"Entro la fine dell'anno aboliremo le province, tutti i poteri andranno ai comuni". Lo dice il Ministro Graziano Delrio in una intervista alla Repubblica.

  "Subito via le province - rimarca - io dell'appello dei costituzionalisti non so che farmene. Riduciamo i posti della politica, non e' un dramma se qualche politico torna a lavoare". Delrio ricorda che l'abolizione delle provincie era uno dei punti chiave del programma di Bersani: "non sarebbe serio rinunciare a realizzarlo - ha aggiunto - . A maggio non si votera' piu' per le province perche' nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Delle province faranno parte i i sindaci dei comuni del territorio, formeranno un'assemblea in seno alla quale verra' scelto il nuovo presidente a costo zero.
  Saranno cioe' i sindaci a scegliere il presidente non piu' i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante". "Dal primo gennaio - prosegue Delrio - arriveranno le citta' metropolitane. La competenza delle scuole passera' ai comuni mentre la manutenzione delle strade, tipica competenza intercomunale, restera' in carico alle province. Le province di fatto diventeranno una sorta di agenzia funzionale al servizio dei Comuni". Resistenze al progetto? "Eccome se ce ne sono - sottolinea Delrio - anche dentro il Pd". 

IL MONDO SI RIBELLERA' AI BANCHIERI : SECONDA PARTE

Intervista a Karen Hudes, avvocato ed economista. Ex consulente senior per la Banca mondiale, con la quale ha lavorato per circa 20 anni.
Ecco la seconda parte della nostra esclusiva intervista con la “talpa” della Banca Mondiale Karen Hudes, intervista nella quale la Signora Hudes parla: della necessità di porre fine a un immorale sistema bancario di riserve frazionarie che continua a drenare le ricchezze dei cittadini senza il loro consenso e senza che ne siano a conoscenza; della speranza di poter ristabilire una reale ed aperta competitività del denaro, in modo da poter adottare a livello mondiale le migliori forme monetarie; di come le Banche Centrali manipolino i media e le stesse religioni per ingannare la gente, provocandone reazioni viscerali che finiscono con l’appoggiare le azioni dei banchieri immorali; della necessità, quindi, che la gente inizi ad interrogarsi sui meccanismi in cui questi banchieri li hanno indotti attraverso la manipolazione dei mezzi d’informazione, dell’insegnamento e della religione.

Sotto i punti più salienti dell’intervista



SmartKnowledgeU: “Io credo che una moneta forte che protegga i cittadini dalla svalutazione, debba essere sostenuta al 100% dall’oro o da uno standard oro/argento. Alcune persone sostengono che uno standard di riserve auree frazionario, come il Bretton Woods, potrebbe ancora funzionare. Lei cosa ne pensa?



Karen Hudes: “Io penso che un sistema bancario di riserve frazionarie non può funzionare…bisogna permettere alla gente di scegliere tra le varie valute quella che vuole usare…Stiamo iniziando a muoverci verso un’aperta competizione valutaria, poiché non abbiamo altra scelta.“



  SmartKnowledgeU: (Poichè i banchieri finanziano e controllano il mondo militare) se questa situazione continua a peggiorare, lei prevede una controffensiva del mondo militare contro la concorrenza valutaria?”



Karen Hudes: “il gruppo in cui lavoro è gente tosta, e siamo tutti molto fermi e determinati a riprenderci il nostro mondo dalle grinfie di questi banchieri. Diciamo che li abbiamo licenziati…Andiamo un attimo indietro a quella cronologia che ho esposto al Parlamento Europeo per ricordare a tutti quali dovrebbero essere le regole...è tutto un grande sotterfugio: la gente non si rende conto di quello sta succedendo veramente e quando capirà come funziona il sistema, crede che vorrà che continui così in eterno? Non credo proprio…(questi banchieri) sono potenti perché nessuno sa cosa fanno veramente.”



Riguardo poi alla domanda se dei normali cittadini siano o meno in grado di sconfiggere un cartello bancario criminale che attualmente controlla gran parte delle risorse mondiali, Karen Hudes pensa che: “Ritorniamo un momento all’Analisi delle Parti Interessate…come sapete, lavoro a questo da più di quindici anni ormai. A mano a mano che procedevo, mi domandavo se stessi facendo dei progressi o meno, perché questo modello prevede che se si riesce a convincere una nazione a sostenere lo stato di diritto, questa transizione cioè, allora saremmo un passo avanti nell’adozione dello stato di diritto…e sono riuscita ad arrivare al Parlamento Britannico, che, possiamo dirlo, ha pubblicato tre delle mie dichiarazioni in materia.”

L’accuratezza dell’Analisi sulle Parti Interessate eseguita da Karen Hudes è riportata a pag. 62 di “Il contributo della Ricerca di Politica Internazionale alla Politica”, di Randolph M. Silverson - Scienze Politiche e Politica - pubblicato in Marzo 2000.



Jacek Kugler ha spiegato alla Hudes che lo stato di diritto si ristabilirebbe se anche solo un paese avesse il coraggio di optare per esso, poiché quest’azione individuale indurrebbe altri paesi a seguirne l’esempio. L’analisi di Jacek la troviamo qui:  Jacek Kugler, Ron Tammen e Brian Efird: “La Presidenza della Guerra: le opzioni sottratte e perse”. Incontri del’Associazione di Studi Internazionali, Montreal, Canada, pubblicazione Febbraio 2004.



L’analisi di Karen Hudes sullo stato di diritto alla Banca Mondiale inizia a pag. 16 di questo documento.