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giovedì 23 marzo 2017

Come Morire a Mestrino

E’ probabile che molti di voi che leggono questa pagina lo abbiano pensato, ma sembrerebbe comunque opportuno ricordare che chi scrive qui lo fa dedicando qualche ora del suo tempo libero, tutti i giorni da almeno 4 anni.
Lo fa gratuitamente, senza fini di lucro, senza doppi interessi o fini commerciali, lo fa perché, forse ingenuamente, crede che ciò che scrive possa destare un minimo di curiosità e si illude che possa muovere le coscienze.

Accade a Mestrino quotidianamente che cittadini rischino la vita.
Principalmente in due punti, ben recisi della viabilità cittadina.
Mi riferisco all’incrocio simil aeroporto voluto e approvato da venditori di latte aspiranti tecnici della viabilità (per una volta mi riferisco non alle ultime due amministrazioni)  davanti Cestaro/Lunardello Market, zona Rigoni. Conosco benissimo il posto dato che, come l’assessore Tombolato ha avuto modo di dichiarare pubblicamente violando la mia privacy, ci abitano i miei genitori da almeno 45 anni.
L’altro punto è la fermata dell’autobus davanti a Bonollo, in prossimità di dove vivo attualmente, (aspetto che l’assessore Tombolato violi nuovamente la mia privacy nel pubblicare via e numero civico).
Evidentemente la sfiga stradale mi insegue.
Mi soffermerò nel proseguo sul secondo punto della viabilità avendo il primo già mietuto numerose vittime.
Accade stamattina ore 7.05 che io mi trovi fermo impalato al "cospetto" di un autobus della SITA, perché l’autista è in serena attesa sopraggiunga l’orario di partenza; è in sosta comodamente seduto al suo posto, intrattenuto in una amabile conversazione telefonica che non gli permette di cogliere la mia presenza a circa 1.5 m dal suo sguardo.
Costui ha sostato rigorosamente con circa 1/3 del mezzo sulle strisce pedonali.
Io lo guardo con aria interrogativa, sperando che un barlume di attenzione lo illumini e dia uno sguardo allo specchietto retrovisore per avvisarmi nel caso stiano sopraggiungendo altri veicoli dato che il suo Bus mi impedisce di vederli. Io chiaramente gli do modo di intendere che mio desiderio sarebbe attraversale sulle strisce pedonali, sulle quali sosta col mezzo che conduce. Ambirei inoltre non dover aspettare sopraggiunga l'orario di partenza del BUS.
Evidentemente ripongo speranze vane. Dopo circa un minuto che lo guardo fissamente negli occhi per vedere fino a che punto la conversazione telefonica lo estranei dal mondo che lo circonda (ore 7.05 ma chi cazzo avrà mai al telefono??), cedo e gli faccio cenno con la mano se cortesemente riesce a guardare nello specchietto. Niente, nessun cenno. Nessun barlume di presenza. Eppure io credo che un conducente di mezzi pubblici dovrebbe ben sapere che:
1- Non si sosta sulle strisce pedonali (il posto per fermarsi prima delle strisce c'è in abbondanza).
2- Non si sosta con ½ bus in mezzo alla carreggiata quando dal ciglio hai ancora 1.5 m di spazio.
3- Se c’è un attraversamento pedonale dinanzi al bus, esiste il pericolo che sopraggiunga un veicolo in sorpasso ed investa il pedone.
4- Esiste lo specchietto retrovisore laterale sinistro ed è buon a usanza avvisare chi sta per attraversare nel caso sia meglio stare fermi.
Credo piuttosto che l’autista ritenesse corretto io rimanessi fermo in attesa che sopraggiungesse l’orario di partenza del mezzo, in religioso silenzio.
Soprassiedo sull’alterco condito di improperi e reciproche offese a madre padre e famiglia tutta seguite poiché io sbrocco, lui non è in grado di connettersi con la pericolosità della situazione e scocciato, si vede costretto a interrompere la telefonata per fare da sponda a quella che si, nella sua italiana natura, rappresenta motivo di riallaccio alla realtà, nel sentirsi in dovere di rispondere alle accuse del sottoscritto.
Non ghea femo proprio, il signore alla guida del mezzo pubblico non riesce proprio a comprendere la gravità del suo comportamento.
Mi allontano, finalmente attraverso, mi fermo dal lato Bonollo e cerco di scattare delle foto per riportare la situazione a chi di dovere. L’autista improvvisamente si accorge che è evidentemente sopraggiunto l’orario di partenza da tabellino di marcia e indomito, sbraitando dal finestrino aperto, come ogni bifolco che si rispetti, sgomma coi suoi cavalli vapore manco fosse una Formula 1 al semaforo verde del GP.
Racconto l’aneddoto, che per me ha nessuna reale valenza dato che nel caso mi investissero il mona della situazione sarei comunque io, perché ritengo vi sia una reale situazione di pericolo e che non tutti abbiano il mio grado di attenzione.
Non entrando nel merito della illuminazione da cero funerario che finge di illuminare l’attraversamento pedonale nelle ore notturne, vorrei che tutti riflettessimo sulla situazione attuale.
Persino google maps (moooooooooolto più intelligente degli amministratori pubblici) sembra invocare un intervento di modifica alla viabilità
Guardate l’immagine sottostante in rosso ci sono le strisce pedonali, in blu le dimensioni dell’area destinata alla sosta dei bus. Come vedete la strada principale viene indicata con sdoppiamento fisico della carreggiata, cosa che è vera solo da un punto di vista di segnaletica stradale orizzontale non essendoci alcun spartitraffico.


Ora guardate l’immagine da satellite noterete come:
1-Le auto che sopraggiungono in sorpasso del bus in fermata superano in corrispondenza di un incrocio, su strisce pedonali.
2-Il bus può fermarsi ben prima delle strisce
3-C’è una immissione in statale 10 m dopo le strisce (da via Oberdan)
4-C’è una immissione in statale 20 m scopo la fermata (da via toscanini).


Ora ... io credo che un passaggio pedonale messo in modo più pericoloso non possa esistere.
Nell’immagine che segue ho riportato la situazione classica che si manifesta in quell’incrocio, tra l’altro accaduta proprio stamattina.
1-Autoveicolo in sorpasso di mezzo pesante che sopraggiunge da Mestrino;
2-autoveicolo in sorpasso del Bus in sosta alla fermata, in posizione errata (in mezzo alla carreggiata e sulle strisce pedonali);
3-autoveicolo in uscita da via Oberdan che vorrebbe immettersi in statale in direzione Padova, con Bus alla fermata e traffico proveniente da Vicenza in continuo sorpasso del bus;
4-autoveicolo in uscita da via Toscanini con bus fermo alla fermata e in totale assenza di visuale dei mezzi in arrivo da Vicenza;
5-pedone che ambirebbe attraversare su strisce pedonali.


Ebbene con tutto sto casino, che fa l’autista? Si diletta al telefono con non so bene chi in amabili conversazioni (alle 7.05 del mattino) che non gli permettono di cogliere la gravità della situazione.
Addirittura altri due Bus della SITA sfrecciano in sorpasso del bus fermo senza minimamente prestare attenzione se qualche improvvido pedone osasse attraversare sulle strisce.
In quell’incrocio c’è una combinazione deleteria di cretini.
C’è il cretino che conduce l’autobus.
C’è il cretino che supera l’autobus in sosta.
C’è il cretino che supera in prossimità di un incrocio in zona abitata con divieto di sorpasso e limite dei 50 km/h. Di cui due conducenti di BUS.
C’è il cretino dell’amministratore che non intende risolvere il problema. O aspetta le prossime elezioni...
C’è il corpo di polizia urbana (non so chi sia il cretino al suo interno) che invece di piazzare l’auto all’entrata di Arlesega con l’autovelox per fare cassa, dovrebbe piazzare una pattuglia a multare chiunque sopraggiunga.
C’è il cretino di pedone che pensa sia suo diritto attraversare sulle strisce e avere la precedenza.
C'è infine il cittadino cretino che continua a votare l'amministratore cretino.

Qualcuno in quell’incrocio presto morirà, fatevene una ragione, decidete solo chi sia il più cretino di costoro.
Io potrei segnalarlo al gruppo Whatsapp dell'amministrazione di Mestrino, ma da quando ho scoperto che i miei dati personali, l'assessore Tombolato che legge a quel numero li trasmette a terzi (do solo le iniziali egregio assessore così placa i suoi bollenti spiriti DB), è meglio che tuteli da me la mia privacy. A proposito perchè egregio assessore volete che venga scritto nome e cognome di chi fa le segnalazioni? 

Luca Ing.

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