Il PD, grazie alla legge elettorale che tutti chiamano "porcellum", che tutti dichiarano di voler cambiare ma che in realtà sta bene alla vecchia politica, ha il maggior numero di parlamentari.
Ha avuto quindi, in un momento topico di questa nuova legislatura, la possibilità di imprimere un cambiamento storico e positivo alla nostra cara Italia.
Tra Rodotà (uomo di sinistra ma proposto dal M5S) e Napolitano (uomo di sinistra ma conservatore) ha scelto l'uomo che garantiva lo status, garantiva il buon rapporto con Berlusconi, garantiva il partito unico.
Tutto quello che è avvenuto dopo è figlio di questa decisione, frutto di quanto premeditato, nelle ore convulse dell'elezione del nuovo (vecchio) presidente della repubblica, dalla nomenclatura piddina.
Riportiamo una dichiarazione di Riccardo Nuti, capogruppo alla camera del M5S:
"Secondo me l'Italia non ha più un Presidente della
Repubblica. Come può un Presidente della Repubblica avallare delle riforme
costituzionali derogando la Costituzione stessa?
Come può definire che questo Governo sta facendo
cose importanti quando ha solo effettuato rinvii e i cittadini percepiscono il
nulla da questa azione lodata da Napolitano?
Come può un Presidente della Repubblica chiedere a
questo governo una riforma
della giustizia? Un governo ricattato da un condannato per frode fiscale, un
corruttore (vedi processo Mills), e con in corso altri processi, dovrebbe
riformare la giustizia?
Un Presidente della Repubblica dovrebbe dire basta
a queste indecenze e non incitarle!"
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