FONTE: COMEDONCHISCIOTTE.ORG
Il 23.10.2013. Il parlamento greco vota una modifica all'articolo 187 del CP
che decreta la sospensione del finanziamento pubblico a partiti che abbiano le
caratteristiche di un’organizzazione criminale. E' chiaro che l'obbiettivo è
Alba Dorata. Il fatto era stato quasi preannunciato dal ministro dell'ordine
pubblico Nikos Dendias a seguito dell'assassinio dell'attivista di sinistra
Pavlos Fyssas, da parte di un militante di AD.
Due le cose da osservare. La prima: non c'era alcun bisogno di modificare il
187 dato che quello già esistente bastava e avanzava visto il carattere delle
attività di Alba Dorata che pendono in sede giudiziaria.
La seconda: finalmente, si vota in parlamento! Perché durante quasi tutto il
periodo dal Febbraio 2012 quando era stato votato il 2° Memorandum fino a oggi,
la politica in Grecia praticamente procede in base a decreti legge previsti per
casi eccezionali come la guerra o le catastrofi naturali, decisi dal consiglio
dei ministri e firmati dal Presidente della Repubblica. Il fatto che entro 30
giorni queste leggi devono essere poi ratificate dal Parlamento, sembra sia un
particolare irrilevante, dato che la ratifica non c'è stata mai e per nessun
decreto. Naturalmente stiamo parlando di leggi che pesano come un macigno sulle
spalle dei cittadini dato che mettono in forse la loro stessa esistenza fisica.
Sulla scia dell'entusiasmo perché “abbiamo ormai messo” quasi “fuori legge i
fascisti”, insieme al 187 si vota anche un nuovo comma, il 187A. Questo comma
prevede la penalizzazione di diverse attività che si estendono, a seconda
dell'interpretazione datagli, anche ad azioni di disobbedienza civile,
sindacale ma anche partitica. Si tratta cioè di un forte giro di vite
restrittivo sulle libertà garantite ai cittadini dalla Costituzione. Infatti,
una parte del maggior partito di opposizione, il SYRIZA, insorge dichiarando
che “esiste il pericolo per un gruppo di persone che mette in atto una pacifica
occupazione di protesta di essere caratterizzato come organizzazione
terroristica”. Alla fine però prevale la logica di partito e la legge passa a
grandissima maggioranza: Su 268 (dei 300) presenti, 235 votano sì e 34 votano
“presente” (in pratica si astengono). Gli altri due partiti di opposizione si
guardano bene dal votare “no” perché in un clima mediatico bene orchestrato
hanno paura di essere bollati di filo-fascismo. Cercano solo di salvare la
faccia con ammonimenti tipo “Non pensate che possiate usare queste leggi contro
di noi”.
25-10-2013. Si vota ancora e questa volta la legge proposta sembra proprio un
innocuo caso di ordinaria amministrazione. E proprio di amministrazione si
tratta. Infatti si propone di aggiungere un comma all'esistente articolo 458,
il 458A. L'articolo 458 del codice penale è un vecchio articolo di due righe
che prevede le sanzioni per chi viola degli ordinamenti amministrativi
stabilendo come multa minima le 20.000 dracme (cioè circa 58 euro). E che cosa
si aggiunge con il 458A? Questo: “Chiunque violi intenzionalmente le misure
sanzionatorie e restrittive decise dalla UE o dal Consiglio di Sicurezza
dell'ONU a carico di Stati, organizzazioni, persone fisiche e giuridiche, è
punito fino a due anni. Le direttive del comma precedente vanno applicate anche
quando gli atti previsti non sono colposi secondo le leggi del paese in cui
sono stati attuati”.
Abbastanza vago e, a prima vista, potremmo dire anche legittimo. Non vorremmo
andare contro le leggi internazionali quando si scomoda addirittura l'ONU!
Allora perché sta volta insorge l'opposizione intera senza se e senza ma? La
risposta la si avrà quando avremo prima risposto alla seguente domanda: cosa
c'entrano il diritto, gli accordi e le leggi internazionali con i regolamenti
interni di un paese relativi alla sua amministrazione? Se p. es. io, essendo
una testa calda come dice uno, violo una restrizione imposta dall'ONU in
materia, mettiamo, di sicurezza internazionale, si scomoderà Ban Ki-moon in
base al regolamento... amministrativo del mio paese? No, di certo. Ma se io vado
contro a misure di tipo nazionale, o economiche, o fiscali, o inerenti alla
nuova definizione di proprietà privata che l'UE, cioè il nuovo super stato di
Bruxelles, ha imposto, allora sì che ci vogliono delle leggi amministrative
interne a questo super stato per mettermi a tacere. Ecco il significato
dell'ultima frase del 458A.
E poi, in quale maniera esprimerò io questa mia contrarietà alle misure UE se
non lottando pacificamente insieme ad altri con i quali condivido le stesse
idee cosa che ho constatato dialogando con loro? Cioè parlando, esprimendo la
mia opinione? Ecco dunque perché l'opposizione ha reagito ed ecco perché si
parla di reato di opinione.
Mentre però durante la prima votazione in televisione non si parlava d'altro,
dato che l'argomento era “noi democratici mettiamo i fascisti fuori legge e
quindi anche voi dell'opposizione, se siete dei veri democratici dovete fare lo
stesso, per cui votate” e dato che la cosa dava lustro ai veri fascisti che
stanno massacrando il popolo greco, la seconda votazione è passata come un
fatto non accaduto per chi ancora è abbastanza incretinito o schiavizzato al
punto di aspettare di informarsi dai media privati che ormai sono gli unici che
trasmettono a livello nazionale (la televisione pubblica, la ERT, l'hanno
chiusa con l'ennesimo colpo di stato lo scorso Giugno e la si può guardare solo
via internet).
Invece si parlava di una storia inventata a caso, una delle tante che si
possono trovare facilmente in un clima sociale penoso. Si parlava di Maria, una
piccola zingara, anzi, una rom come piace loro dire, come se queste persone
fossero dei marziani scesi sulla terra. Chi è la madre, chi il padre, ma come è
possibile che i suoi capelli siano biondi, sarà senz'altro stata rapita povera
bambina e facciamo l'analisi DNA, che fa la polizia, e chiamiamo dei
psicanalisti, etc etc. Per una settimana intera l'argomento chiave era questa
bambina. Uno spettacolo delirante e penoso.
Finché è arrivata di nuovo l'ora della troika e delle nuove misure. E si
cominciò per forza a parlare di una serie di queste “misure” che è impossibile
elencare in questa sede. Basta dire p. es. che spariscono gli ospedali,
chiudono scuole, anche le Università (in effetti vogliono far sparire
l'istruzione superiore in questo paese), gli impiegati pubblici saranno
dichiarati dall'UNESCO specie protetta, 1 greco su 3 è senza nessun tipo di
assistenza, i “liberi professionisti” saranno massacrati dalle tasse cosi come
anche gli agricoltori che saranno chiamati a pagare una specie di IMU sulla
terra coltivata o usata come pascolo o anche non sfruttata e che ora che la
Banca dell'Agricoltura che era pubblica è stata comprata dal suo maggior...
debitore (Banco di Pireo) a quattro soldi, avranno gli stessi problemi di
chiunque altro avesse stipulato un prestito con le banche. E dal 1-1-2014 si
potrà pignorare la prima casa a chiunque perché sembra che in quel settore lì
noi greci siamo rimasti un po’ dietro. Proprio oggi, 3/11/2013, in Grecia è
stata inaugurata la domenica lavorativa per i piccoli commercianti. Ovviamente
vogliono portarli alla bancarotta il più presto possibile. Gli economisti
dicono che la Grecia ormai si trova in una fase deflazionistica il che
significa che non riuscirà a sopravvivere nessun tipo di industria, neanche
grande, nel paese. Chi c'è ancora si porterà tutto via lasciando dipendenti,
previdenza e fisco a bocca asciutta. Tutto questo è il risultato della clausola
coloniale (ρήτρα αποικίας)
(http://archive.avgi.gr/ArticleActionshow.action?articleID=743204) del 2°
Memorandum, un passo ulteriore rispetto alla rinuncia di esercizio di
immunità a causa del diritto alla sovranità nazionale
(http://www.epikaira.gr/epikairo.php?id=8850) dell'iniziale Contratto di
Prestito firmato da questa banda che “governa” il paese e che non è mai stato
ratificato dal parlamento.
Mentre questo penoso discorso sta per aprirsi un'altra volta e mentre i
sindacati sono costretti per salvare la faccia a proclamare un giorno di
sciopero generale per il 6 di Novembre, ecco che arriva la nuova “Maria”. Solo
che questa volta ricorda molto di più la tragedia della Marfin Bank, durante la
prima grande manifestazione contro le misure, nel Maggio 2010. Allora ne
morirono in tre. Ora le vittime sono due giovani ragazzi.
Il sangue di queste vittime serve a oliare gli ingranaggi del rullo compressore
che vuole svuotare la Grecia dagli indigeni perché quello che gli interessa è
il terreno. Specie ai Tedeschi che si prendono anche la loro rivincita.
E cosi, ora, in televisione, nei giornali, nella rete si alzano delle voci di
commentatori, giornalisti etc, tutti profondamente democratici, proprio oggi ne
ho trovato uno dalla Grecia in questo sito, il noto Kouloglou (STRATEGIA
DELLA TENSIONE ? DUBBI SULL'ATTACCO AD ALBA DORATA ), che chiedono “lo
smantellamento del parastato e dell’altra organizzazione criminale che spera
ora, con due testimoni come bandiera, di rientrare nel gioco. E i fatti di oggi
hanno rilevato che la sua presenza è distruttiva per il Paese e la normalità
politica.”
Dopo aver corretto il “testimoni” con “martiri” ho da chiedere una cosa a
Kouloglou: E' solo la presenza del parastato e di AD (naturalmente mi riferisco
ai dirigenti, quel 0.3% di poco tempo fa) che è distruttiva per il Paese e la
normalità politica? E poi a chi chiedi di smantellare? A quelli che li hanno
creati e supportati? Chi sono costoro? Samaras e Venizelos? L'arco
costituzionale e democratico? E poi ancora di quale Paese parli? E di quale
normalità politica? Dove cavolo te la sogni la normalità con la gente che cerca
nell'immondizia e che ha perso la dignità umana?
Il peggior nemico del popolo è la quinta colonna. Sono quelli che hanno le
“credenziali” e che parlano nel suo nome. Per mettergli la forca al collo
magari portandolo alla guerra civile. Ma non gli riuscirà e alla fine tutti
passeranno dalla cassa. In modo democratico.
Un corrispondente volontario dalla Grecia
Fonte: www.comedonchisciotte.org
3.11.2013 Il 23.10.2013. Il parlamento greco vota una modifica all'articolo 187
del CP che decreta la sospensione del finanziamento pubblico a partiti che
abbiano le caratteristiche di un’organizzazione criminale. E' chiaro che
l'obbiettivo è Alba Dorata. Il fatto era stato quasi preannunciato dal ministro
dell'ordine pubblico Nikos Dendias a seguito dell'assassinio dell'attivista di
sinistra Pavlos Fyssas, da parte di un militante di AD.
Due le cose da osservare. La prima: non c'era alcun bisogno di modificare il
187 dato che quello già esistente bastava e avanzava visto il carattere delle
attività di Alba Dorata che pendono in sede giudiziaria.
La seconda: finalmente, si vota in parlamento! Perché durante quasi tutto il
periodo dal Febbraio 2012 quando era stato votato il 2° Memorandum fino a oggi,
la politica in Grecia praticamente procede in base a decreti legge previsti per
casi eccezionali come la guerra o le catastrofi naturali, decisi dal consiglio
dei ministri e firmati dal Presidente della Repubblica. Il fatto che entro 30
giorni queste leggi devono essere poi ratificate dal Parlamento, sembra sia un
particolare irrilevante, dato che la ratifica non c'è stata mai e per nessun
decreto. Naturalmente stiamo parlando di leggi che pesano come un macigno sulle
spalle dei cittadini dato che mettono in forse la loro stessa esistenza fisica.
Sulla scia dell'entusiasmo perché “abbiamo ormai messo” quasi “fuori legge i
fascisti”, insieme al 187 si vota anche un nuovo comma, il 187A. Questo comma
prevede la penalizzazione di diverse attività che si estendono, a seconda
dell'interpretazione datagli, anche ad azioni di disobbedienza civile,
sindacale ma anche partitica. Si tratta cioè di un forte giro di vite
restrittivo sulle libertà garantite ai cittadini dalla Costituzione. Infatti,
una parte del maggior partito di opposizione, il SYRIZA, insorge dichiarando
che “esiste il pericolo per un gruppo di persone che mette in atto una pacifica
occupazione di protesta di essere caratterizzato come organizzazione
terroristica”. Alla fine però prevale la logica di partito e la legge passa a
grandissima maggioranza: Su 268 (dei 300) presenti, 235 votano sì e 34 votano
“presente” (in pratica si astengono). Gli altri due partiti di opposizione si
guardano bene dal votare “no” perché in un clima mediatico bene orchestrato
hanno paura di essere bollati di filo-fascismo. Cercano solo di salvare la
faccia con ammonimenti tipo “Non pensate che possiate usare queste leggi contro
di noi”.
25-10-2013. Si vota ancora e questa volta la legge proposta sembra proprio un
innocuo caso di ordinaria amministrazione. E proprio di amministrazione si
tratta. Infatti si propone di aggiungere un comma all'esistente articolo 458,
il 458A. L'articolo 458 del codice penale è un vecchio articolo di due righe
che prevede le sanzioni per chi viola degli ordinamenti amministrativi
stabilendo come multa minima le 20.000 dracme (cioè circa 58 euro). E che cosa
si aggiunge con il 458A? Questo: “Chiunque violi intenzionalmente le misure
sanzionatorie e restrittive decise dalla UE o dal Consiglio di Sicurezza
dell'ONU a carico di Stati, organizzazioni, persone fisiche e giuridiche, è
punito fino a due anni. Le direttive del comma precedente vanno applicate anche
quando gli atti previsti non sono colposi secondo le leggi del paese in cui
sono stati attuati”.
Abbastanza vago e, a prima vista, potremmo dire anche legittimo. Non vorremmo
andare contro le leggi internazionali quando si scomoda addirittura l'ONU!
Allora perché sta volta insorge l'opposizione intera senza se e senza ma? La
risposta la si avrà quando avremo prima risposto alla seguente domanda: cosa
c'entrano il diritto, gli accordi e le leggi internazionali con i regolamenti
interni di un paese relativi alla sua amministrazione? Se p. es. io, essendo
una testa calda come dice uno, violo una restrizione imposta dall'ONU in
materia, mettiamo, di sicurezza internazionale, si scomoderà Ban Ki-moon in
base al regolamento... amministrativo del mio paese? No, di certo. Ma se io
vado contro a misure di tipo nazionale, o economiche, o fiscali, o inerenti
alla nuova definizione di proprietà privata che l'UE, cioè il nuovo super stato
di Bruxelles, ha imposto, allora sì che ci vogliono delle leggi amministrative
interne a questo super stato per mettermi a tacere. Ecco il significato
dell'ultima frase del 458A.
E poi, in quale maniera esprimerò io questa mia contrarietà alle misure UE se
non lottando pacificamente insieme ad altri con i quali condivido le stesse
idee cosa che ho constatato dialogando con loro? Cioè parlando, esprimendo la
mia opinione? Ecco dunque perché l'opposizione ha reagito ed ecco perché si
parla di reato di opinione.
Mentre però durante la prima votazione in televisione non si parlava d'altro,
dato che l'argomento era “noi democratici mettiamo i fascisti fuori legge e
quindi anche voi dell'opposizione, se siete dei veri democratici dovete fare lo
stesso, per cui votate” e dato che la cosa dava lustro ai veri fascisti che
stanno massacrando il popolo greco, la seconda votazione è passata come un
fatto non accaduto per chi ancora è abbastanza incretinito o schiavizzato al
punto di aspettare di informarsi dai media privati che ormai sono gli unici che
trasmettono a livello nazionale (la televisione pubblica, la ERT, l'hanno
chiusa con l'ennesimo colpo di stato lo scorso Giugno e la si può guardare solo
via internet).
Invece si parlava di una storia inventata a caso, una delle tante che si
possono trovare facilmente in un clima sociale penoso. Si parlava di Maria, una
piccola zingara, anzi, una rom come piace loro dire, come se queste persone
fossero dei marziani scesi sulla terra. Chi è la madre, chi il padre, ma come è
possibile che i suoi capelli siano biondi, sarà senz'altro stata rapita povera
bambina e facciamo l'analisi DNA, che fa la polizia, e chiamiamo dei
psicanalisti, etc etc. Per una settimana intera l'argomento chiave era questa
bambina. Uno spettacolo delirante e penoso.
Finché è arrivata di nuovo l'ora della troika e delle nuove misure. E si
cominciò per forza a parlare di una serie di queste “misure” che è impossibile
elencare in questa sede. Basta dire p. es. che spariscono gli ospedali,
chiudono scuole, anche le Università (in effetti vogliono far sparire
l'istruzione superiore in questo paese), gli impiegati pubblici saranno
dichiarati dall'UNESCO specie protetta, 1 greco su 3 è senza nessun tipo di
assistenza, i “liberi professionisti” saranno massacrati dalle tasse cosi come
anche gli agricoltori che saranno chiamati a pagare una specie di IMU sulla
terra coltivata o usata come pascolo o anche non sfruttata e che ora che la
Banca dell'Agricoltura che era pubblica è stata comprata dal suo maggior...
debitore (Banco di Pireo) a quattro soldi, avranno gli stessi problemi di
chiunque altro avesse stipulato un prestito con le banche. E dal 1-1-2014 si
potrà pignorare la prima casa a chiunque perché sembra che in quel settore lì
noi greci siamo rimasti un po’ dietro. Proprio oggi, 3/11/2013, in Grecia è
stata inaugurata la domenica lavorativa per i piccoli commercianti. Ovviamente
vogliono portarli alla bancarotta il più presto possibile. Gli economisti
dicono che la Grecia ormai si trova in una fase deflazionistica il che
significa che non riuscirà a sopravvivere nessun tipo di industria, neanche
grande, nel paese. Chi c'è ancora si porterà tutto via lasciando dipendenti,
previdenza e fisco a bocca asciutta. Tutto questo è il risultato della clausola
coloniale (ρήτρα αποικίας)
(http://archive.avgi.gr/ArticleActionshow.action?articleID=743204) del 2°
Memorandum, un passo ulteriore rispetto alla rinuncia di esercizio di
immunità a causa del diritto alla sovranità nazionale
(http://www.epikaira.gr/epikairo.php?id=8850) dell'iniziale Contratto di
Prestito firmato da questa banda che “governa” il paese e che non è mai stato
ratificato dal parlamento.
Mentre questo penoso discorso sta per aprirsi un'altra volta e mentre i
sindacati sono costretti per salvare la faccia a proclamare un giorno di
sciopero generale per il 6 di Novembre, ecco che arriva la nuova “Maria”. Solo
che questa volta ricorda molto di più la tragedia della Marfin Bank, durante la
prima grande manifestazione contro le misure, nel Maggio 2010. Allora ne
morirono in tre. Ora le vittime sono due giovani ragazzi.
Il sangue di queste vittime serve a oliare gli ingranaggi del rullo compressore
che vuole svuotare la Grecia dagli indigeni perché quello che gli interessa è
il terreno. Specie ai Tedeschi che si prendono anche la loro rivincita.
E cosi, ora, in televisione, nei giornali, nella rete si alzano delle voci di
commentatori, giornalisti etc, tutti profondamente democratici, proprio oggi ne
ho trovato uno dalla Grecia in questo sito, il noto Kouloglou (STRATEGIA
DELLA TENSIONE ? DUBBI SULL'ATTACCO AD ALBA DORATA ), che chiedono “lo
smantellamento del parastato e dell’altra organizzazione criminale che spera
ora, con due testimoni come bandiera, di rientrare nel gioco. E i fatti di oggi
hanno rilevato che la sua presenza è distruttiva per il Paese e la normalità
politica.”
Dopo aver corretto il “testimoni” con “martiri” ho da chiedere una cosa a
Kouloglou: E' solo la presenza del parastato e di AD (naturalmente mi riferisco
ai dirigenti, quel 0.3% di poco tempo fa) che è distruttiva per il Paese e la
normalità politica? E poi a chi chiedi di smantellare? A quelli che li hanno
creati e supportati? Chi sono costoro? Samaras e Venizelos? L'arco
costituzionale e democratico? E poi ancora di quale Paese parli? E di quale
normalità politica? Dove cavolo te la sogni la normalità con la gente che cerca
nell'immondizia e che ha perso la dignità umana?
Il peggior nemico del popolo è la quinta colonna. Sono quelli che hanno le
“credenziali” e che parlano nel suo nome. Per mettergli la forca al collo magari
portandolo alla guerra civile. Ma non gli riuscirà e alla fine tutti passeranno
dalla cassa. In modo democratico.
Un corrispondente volontario dalla Grecia
Fonte: www.comedonchisciotte.org
3.11.2013 Il 23.10.2013. Il parlamento greco vota una modifica all'articolo 187
del CP che decreta la sospensione del finanziamento pubblico a partiti che
abbiano le caratteristiche di un’organizzazione criminale. E' chiaro che
l'obbiettivo è Alba Dorata. Il fatto era stato quasi preannunciato dal ministro
dell'ordine pubblico Nikos Dendias a seguito dell'assassinio dell'attivista di
sinistra Pavlos Fyssas, da parte di un militante di AD.
Due le cose da osservare. La prima: non c'era alcun bisogno di modificare il
187 dato che quello già esistente bastava e avanzava visto il carattere delle
attività di Alba Dorata che pendono in sede giudiziaria.
La seconda: finalmente, si vota in parlamento! Perché durante quasi tutto il
periodo dal Febbraio 2012 quando era stato votato il 2° Memorandum fino a oggi,
la politica in Grecia praticamente procede in base a decreti legge previsti per
casi eccezionali come la guerra o le catastrofi naturali, decisi dal consiglio
dei ministri e firmati dal Presidente della Repubblica. Il fatto che entro 30
giorni queste leggi devono essere poi ratificate dal Parlamento, sembra sia un
particolare irrilevante, dato che la ratifica non c'è stata mai e per nessun
decreto. Naturalmente stiamo parlando di leggi che pesano come un macigno sulle
spalle dei cittadini dato che mettono in forse la loro stessa esistenza fisica.
Sulla scia dell'entusiasmo perché “abbiamo ormai messo” quasi “fuori legge i
fascisti”, insieme al 187 si vota anche un nuovo comma, il 187A. Questo comma
prevede la penalizzazione di diverse attività che si estendono, a seconda
dell'interpretazione datagli, anche ad azioni di disobbedienza civile,
sindacale ma anche partitica. Si tratta cioè di un forte giro di vite
restrittivo sulle libertà garantite ai cittadini dalla Costituzione. Infatti,
una parte del maggior partito di opposizione, il SYRIZA, insorge dichiarando
che “esiste il pericolo per un gruppo di persone che mette in atto una pacifica
occupazione di protesta di essere caratterizzato come organizzazione
terroristica”. Alla fine però prevale la logica di partito e la legge passa a
grandissima maggioranza: Su 268 (dei 300) presenti, 235 votano sì e 34 votano
“presente” (in pratica si astengono). Gli altri due partiti di opposizione si
guardano bene dal votare “no” perché in un clima mediatico bene orchestrato
hanno paura di essere bollati di filo-fascismo. Cercano solo di salvare la
faccia con ammonimenti tipo “Non pensate che possiate usare queste leggi contro
di noi”.
25-10-2013. Si vota ancora e questa volta la legge proposta sembra proprio un
innocuo caso di ordinaria amministrazione. E proprio di amministrazione si
tratta. Infatti si propone di aggiungere un comma all'esistente articolo 458,
il 458A. L'articolo 458 del codice penale è un vecchio articolo di due righe
che prevede le sanzioni per chi viola degli ordinamenti amministrativi
stabilendo come multa minima le 20.000 dracme (cioè circa 58 euro). E che cosa
si aggiunge con il 458A? Questo: “Chiunque violi intenzionalmente le misure
sanzionatorie e restrittive decise dalla UE o dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU
a carico di Stati, organizzazioni, persone fisiche e giuridiche, è punito fino
a due anni. Le direttive del comma precedente vanno applicate anche quando gli
atti previsti non sono colposi secondo le leggi del paese in cui sono stati
attuati”.
Abbastanza vago e, a prima vista, potremmo dire anche legittimo. Non vorremmo
andare contro le leggi internazionali quando si scomoda addirittura l'ONU!
Allora perché sta volta insorge l'opposizione intera senza se e senza ma? La
risposta la si avrà quando avremo prima risposto alla seguente domanda: cosa
c'entrano il diritto, gli accordi e le leggi internazionali con i regolamenti
interni di un paese relativi alla sua amministrazione? Se p. es. io, essendo
una testa calda come dice uno, violo una restrizione imposta dall'ONU in
materia, mettiamo, di sicurezza internazionale, si scomoderà Ban Ki-moon in
base al regolamento... amministrativo del mio paese? No, di certo. Ma se io
vado contro a misure di tipo nazionale, o economiche, o fiscali, o inerenti
alla nuova definizione di proprietà privata che l'UE, cioè il nuovo super stato
di Bruxelles, ha imposto, allora sì che ci vogliono delle leggi amministrative
interne a questo super stato per mettermi a tacere. Ecco il significato
dell'ultima frase del 458A.
E poi, in quale maniera esprimerò io questa mia contrarietà alle misure UE se
non lottando pacificamente insieme ad altri con i quali condivido le stesse
idee cosa che ho constatato dialogando con loro? Cioè parlando, esprimendo la
mia opinione? Ecco dunque perché l'opposizione ha reagito ed ecco perché si
parla di reato di opinione.
Mentre però durante la prima votazione in televisione non si parlava d'altro,
dato che l'argomento era “noi democratici mettiamo i fascisti fuori legge e
quindi anche voi dell'opposizione, se siete dei veri democratici dovete fare lo
stesso, per cui votate” e dato che la cosa dava lustro ai veri fascisti che
stanno massacrando il popolo greco, la seconda votazione è passata come un
fatto non accaduto per chi ancora è abbastanza incretinito o schiavizzato al
punto di aspettare di informarsi dai media privati che ormai sono gli unici che
trasmettono a livello nazionale (la televisione pubblica, la ERT, l'hanno
chiusa con l'ennesimo colpo di stato lo scorso Giugno e la si può guardare solo
via internet).
Invece si parlava di una storia inventata a caso, una delle tante che si
possono trovare facilmente in un clima sociale penoso. Si parlava di Maria, una
piccola zingara, anzi, una rom come piace loro dire, come se queste persone fossero
dei marziani scesi sulla terra. Chi è la madre, chi il padre, ma come è
possibile che i suoi capelli siano biondi, sarà senz'altro stata rapita povera
bambina e facciamo l'analisi DNA, che fa la polizia, e chiamiamo dei
psicanalisti, etc etc. Per una settimana intera l'argomento chiave era questa
bambina. Uno spettacolo delirante e penoso.
Finché è arrivata di nuovo l'ora della troika e delle nuove misure. E si
cominciò per forza a parlare di una serie di queste “misure” che è impossibile
elencare in questa sede. Basta dire p. es. che spariscono gli ospedali,
chiudono scuole, anche le Università (in effetti vogliono far sparire
l'istruzione superiore in questo paese), gli impiegati pubblici saranno
dichiarati dall'UNESCO specie protetta, 1 greco su 3 è senza nessun tipo di
assistenza, i “liberi professionisti” saranno massacrati dalle tasse cosi come
anche gli agricoltori che saranno chiamati a pagare una specie di IMU sulla
terra coltivata o usata come pascolo o anche non sfruttata e che ora che la Banca
dell'Agricoltura che era pubblica è stata comprata dal suo maggior... debitore
(Banco di Pireo) a quattro soldi, avranno gli stessi problemi di chiunque altro
avesse stipulato un prestito con le banche. E dal 1-1-2014 si potrà pignorare
la prima casa a chiunque perché sembra che in quel settore lì noi greci siamo
rimasti un po’ dietro. Proprio oggi, 3/11/2013, in Grecia è stata inaugurata la
domenica lavorativa per i piccoli commercianti. Ovviamente vogliono portarli
alla bancarotta il più presto possibile. Gli economisti dicono che la Grecia
ormai si trova in una fase deflazionistica il che significa che non riuscirà a
sopravvivere nessun tipo di industria, neanche grande, nel paese. Chi c'è
ancora si porterà tutto via lasciando dipendenti, previdenza e fisco a bocca
asciutta. Tutto questo è il risultato della clausola coloniale (ρήτρα
αποικίας) (http://archive.avgi.gr/ArticleActionshow.action?articleID=743204)
del 2° Memorandum, un passo ulteriore rispetto alla rinuncia di esercizio di
immunità a causa del diritto alla sovranità nazionale
(http://www.epikaira.gr/epikairo.php?id=8850) dell'iniziale Contratto di
Prestito firmato da questa banda che “governa” il paese e che non è mai stato
ratificato dal parlamento.
Mentre questo penoso discorso sta per aprirsi un'altra volta e mentre i
sindacati sono costretti per salvare la faccia a proclamare un giorno di
sciopero generale per il 6 di Novembre, ecco che arriva la nuova “Maria”. Solo
che questa volta ricorda molto di più la tragedia della Marfin Bank, durante la
prima grande manifestazione contro le misure, nel Maggio 2010. Allora ne
morirono in tre. Ora le vittime sono due giovani ragazzi.
Il sangue di queste vittime serve a oliare gli ingranaggi del rullo compressore
che vuole svuotare la Grecia dagli indigeni perché quello che gli interessa è
il terreno. Specie ai Tedeschi che si prendono anche la loro rivincita.
E cosi, ora, in televisione, nei giornali, nella rete si alzano delle voci di
commentatori, giornalisti etc, tutti profondamente democratici, proprio oggi ne
ho trovato uno dalla Grecia in questo sito, il noto Kouloglou (STRATEGIA
DELLA TENSIONE ? DUBBI SULL'ATTACCO AD ALBA DORATA ), che chiedono “lo
smantellamento del parastato e dell’altra organizzazione criminale che spera
ora, con due testimoni come bandiera, di rientrare nel gioco. E i fatti di oggi
hanno rilevato che la sua presenza è distruttiva per il Paese e la normalità
politica.”
Dopo aver corretto il “testimoni” con “martiri” ho da chiedere una cosa a
Kouloglou: E' solo la presenza del parastato e di AD (naturalmente mi riferisco
ai dirigenti, quel 0.3% di poco tempo fa) che è distruttiva per il Paese e la
normalità politica? E poi a chi chiedi di smantellare? A quelli che li hanno
creati e supportati? Chi sono costoro? Samaras e Venizelos? L'arco
costituzionale e democratico? E poi ancora di quale Paese parli? E di quale
normalità politica? Dove cavolo te la sogni la normalità con la gente che cerca
nell'immondizia e che ha perso la dignità umana?
Il peggior nemico del popolo è la quinta colonna. Sono quelli che hanno le
“credenziali” e che parlano nel suo nome. Per mettergli la forca al collo
magari portandolo alla guerra civile. Ma non gli riuscirà e alla fine tutti
passeranno dalla cassa. In modo democratico.
Un corrispondente volontario dalla Grecia
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