Metto in sequenza una serie di
fatti apparentemente scollegati uno con l’altro:
- - A
Bologna il tribunale ha deciso di affidare a una coppia gay una bambina di tre
anni;
- - Berlusconi
(PD permettendo …) forse decadrà da senatore e quindi il suo declino politico è
inevitabile;
- - Il Tribunale di Padova ha dato
ragione all'imprenditrice che ha preferito dare gli stipendi e non saldare le
imposte, non pagando quindi l’IVA;
- - La ministra Cancellieri è in seria difficoltà perché
ci sono intercettazioni compromettenti e Vendola, ridendo e divertendosi con
chi in teoria non sarebbe certo un suo amico, lo è, politicamente, forse ancor
di più.
Sono quattro notizie che a loro
modo sono rivoluzionarie e possono, anche singolarmente, cambiare la storia del
nostro paese. La decisione di Bologna apre una strada nuova per l’Italia,
quanto sta per accadere in Senato pure. La Cancellieri alla fine si dimetterà
dando così un nuovo scossone a questo governo del “distruggere” mentre Vendola
appare fortemente indebolito come leader e dovrà ancora una volta, per sopravvivere, allearsi con
la finta sinistra del PD.
Se ci pensate, queste notizie
hanno un unico filo che le stringe, le unisce e le collega.
Sono tutte dovute, sono tutte frutto
dell’opera della magistratura.
Negli anni 90 quando l’intera (quasi..in
effetti il PCI non fu toccato) classe politica di questo paese cambiò, fu per
merito o colpa, a seconda dei punti di vista, della magistratura.
Ora io mi chiedo, ma quando una
sana e operosa classe politica riuscirà da sola a cambiare, a riformare questo
bel paese?
Quando questo bel paese riuscirà a fare una sana e doverosa rivoluzione
pacifica senza l’aiutino dei giudici?
Alla prima domanda io rispondo: con questa classe politica, quella che è nata dalle ceneri di “mani pulite”
non è possibile che accada nulla di positivo, pragmaticamente dobbiamo esserne
convinti.
Alla seconda domanda io rispondo:
da un po’ di tempo la forza politica, lo strumento, c’è! USIAMOLO!! Non
rinunciamo sulla scorta di un passato demoralizzante, di un passato fatto di promesse mai mantenute, di un B. passando per un Prodi/Veltroni e vari o neo bla bla.
Non lasciamo che pochi,
quelli che “credono”, quelli che “qualsiasi cosa accada” votano sempre i soliti,
decidano per noi.
Non facciamo come a Mestrino e
come oggi in Basilicata.
Andiamo a votare, andiamo a votare,
andiamo a votare.
C’è chi è morto per garantirci questa libertà!
Flavio Pinton
portavoce M5S MESTRINO
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