L'interrogazione che sottoriportiamo in copia è stata protocollata ieri.
E' frutto del lavoro comune dei gruppi a 5 stelle padovani già presenti in consigli comunali.
Il secondo per l'esattezza, il primo è stato il corposo documento/interrogazione presentato in dicembre dell'anno scorso e che non ha avuto ancora risposta concreta dall'amministrazione tanto che ci siamo visti costretti a presentare un esposto al prefetto.
Negli altri comuni l'interrogazione con tema "acqua bene pubblico" è già stata protocollata da un po', noi di Mestrino abbiamo invece aspettato perchè eravamo in fase di redazione del nuovo Statuto.
Abbiamo proposto l'inserimento di un articolo ad hoc nello Statuto durante una riunione della commissione apposita di cui facciamo parte. L'argomento non è stato particolarmente dibattuto, anzi qualcuno si è chiesto il motivo per cui noi intendevamo inserire questa nuova "affermazione" sull'acqua, non capendone forse l'importanza.
La proposta comunque è stata accettata, prima in veste sintetica e poi modificata con emendamento six durante il consiglio Comunale scandalo dello scorso 29 aprile.
Il motivo principale per cui abbiamo chiesto l'inserimento di questo nuovo comma lo spieghiamo invece per bene durante la dichiarazione di voto riguardante proprio quel tema. Ascoltatela:
praticamente tutti, l'hanno sottovalutata, ma invece annunciavamo compiutamente cosa intendevamo fare immediatamente dopo.
Semplicemente VOGLIAMO che quanto espresso e indicato dai cittadini con referendum venga realizzato e non disatteso come sempre (vedi finanziamento pubblico ai partiti ecc...).
Ora possiamo con maggior forza CHIEDERE al Sindaco di MESTRINO che le tariffe dell'acqua applicate ai residenti nel nostro paese siano più basse, possiamo chiedere e LUI lo deve fare ... di intervenire su questa importante tematica di valore certamente simbolico ma anche e soprattutto economico.
Ora anche il Sindaco (chissà se lo ha capito) deve salvaguardare il benessere e le "tasche" dei cittadini!
Ecco il testo dell'interrogazione (clicca qui per pdf):
Ora anche il Sindaco (chissà se lo ha capito) deve salvaguardare il benessere e le "tasche" dei cittadini!
Ecco il testo dell'interrogazione (clicca qui per pdf):
Egr. sig. Sindaco di Mestrino
Egr. sig. presidente del
Consiglio Comunale
AL QUALE ABBIAMO CHIESTO LE DIMISSIONI !
INTERROGAZIONE 11
Richiesta chiarimento sulla attuale tariffa applicata nella bolletta
dell’acqua in contrasto con la volontà popolare espressa nel quesito
referendario del 12 e 13 giugno 2011
PREMESSO CHE
-
l’acqua
è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la
disponibilità e l’accesso all’acqua
potabile e all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi
costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale,
indivisibile, che può annoverare fra quelli di cui all’articolo 2 della
Costituzione
-
con
la promulgazione della Carta Europea dell’Acqua (Strasburgo 1968) la concezione
dell’acqua come “bene comune” per eccellenza si è progressivamente affermata a
livello mondiale
-
il
bene acqua, pur essendo rinnovabile, per effetto dell’azione antropica può esaurirsi:
è quindi responsabilità individuale e collettiva prendersi cura di tale bene,
utilizzando con saggezza, e conservarlo affinché sia accessibile a tutti e
disponibile per le future generazioni
-
la
Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2006 sul IV Forum Mondiale
dell’Acqua dichiara “l’acqua è un bene comune dell’umanità” e chiede che siano
esplicati tutti gli sforzi necessari a
garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste
affinché “la gestione delle risorse
idriche si basi su un’impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli
utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in
materia di acqua a livello locale e in modo democratico”
-
la
risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 marzo 2004 sulla strategia per il
mercato interno già affermava “essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la
gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del
mercato interno”
-
che
il principio di accesso all’acqua come diritto fondamentale di ogni persona,
secondo criteri di parità sociale e di solidarietà, è stato, altresì
recentemente ribadito dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzione
ONU del 29 luglio 2010)
che nel nuovo Statuto del
Comune di MESTRINO approvato nella seduta consigliare del 29 aprile 2014 è stata
inserita ed è quindi presente questa dichiarazione:
-
che nella dichiarazione di voto favorevole
espressa su questo tema dal capogruppo M5S (un gruppo consiliare immotivatamente non più riconosciuto come tale dal
presidente del consiglio), e riascoltabile qui :https://www.youtube.com/watch?v=1Zir7NPxh3s,
è stato ben precisato il valore del nuovo comma con tema acqua presente nel
nuovo Statuto
CONSTATATO CHE:
-
in
data 12 e 13 giugno 2011 l’art. 154 del D.Lgs n. 152 del 2006 è stato
parzialmente abrogato con un referendum popolare, con la cancellazione tra i
componenti della tariffa del sistema idrico integrato della “remunerazione del
capitale investito”
-
nel
nostro comune, come del resto in tutta Italia, la stragrande maggioranza dei
votanti ha risposto SI al II (secondo) quesito referendario chiedendo che venga
rimossa dal computo della tariffa la quota relativa alla remunerazione del
capitale investito (i “SI” su circa 28.000.000 di votanti sono stati circa il
95%)
-
la
Corte Costituzionale con sentenza n. 26 del 2011, con la quale ha dichiarato
ammissibile il quesito referendario, ha chiarito che l’esito di questa
abrogazione risulta direttamente applicabile, per cui la disposizione come
risultante dall’abrogazione referendaria è immediatamente operativa e non occorre
altro intervento legislativo
-
l’esito
abrogativo è dunque già stato prodotto in quanto il risultato referendario è
stato sancito con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 del 18
luglio 2011 pubblicato in gazzetta Ufficiale Serie generale n. 167 del 20
luglio 2011
-
i
cittadini attendono che le autorità competenti diano piena e corretta e
tempestiva esecuzione al referendum abrogativo;
nelle
bollette dell’acqua viene esplicitamente confermato quanto detto ai punti
precedenti citando “La restituzione della quota di tariffa 2011 relativa alla
sentenza della Corte Costituzionale in merito all’esito referendario sulla
remunerazione del capitale investito, sarà immediatamente restituita nella
prima bolletta utile”, anche se il riconoscimento, in maniera errata, viene
effettuato per il solo periodo che va dal referendum a fine 2011
CHIEDIAMO
-
di avere evidenza se il Sindaco non consideri
questa componente di remunerazione come una tassa occulta applicata a tutti i
cittadini, considerato che si sta parlando di una componente abrogata dal referendum
-
se, nel rispetto di quanto introdotto, approvato
nel nuovo Statuto e sopra riportato, il Sindaco non ritenga doveroso
intervenire pubblicamente e per vie legali nel prendere tutti gli opportuni e
dovuti provvedimenti per fare in modo che venga rispettato sia lo Statuto del
Comune di MESTRINO e sia i diritti dei cittadini, nonché il rispetto dell’esito
del referendum
-
sia data una risposta scritta nei termini di
legge (30 gg) e sia data comunicazione, nella prossima assemblea consigliare a
tutti i componenti del consiglio comunale, di tale interrogazione e risposta
alla stessa.
GRUPPO CONSIGLIARE MOVIMENTO
CINQUE STELLE
IMMOTIVATAMENTE
NON PIU’ CONSIDERATO COME TALE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Il Capogruppo
di un gruppo non riconosciuto come tale dal presidente del consiglio:
Il capogruppo
FLAVIO PINTON
Chissà cosa il segretario comunale si inventerà questa volta pur di metterla di nuovo nel culo ai cittadini di Mestrino
RispondiEliminaCaro anonimo
RispondiEliminaDi sicuro sfoderera' "qualche regola non scritta nel regolamento"...per ora godiamo del fatto che ci hanno servito un assist non da poco.... attendiamo l'ennesimo loro autogol!
Manu