di Manuela Provenzano:
Ricordo un primo maggio di moltissimi anni fa (troppi per ricordarne il numero)...ricordo una piazza con una grande fontana e una chiesa...è il giorno della mia prima comunione. ...e mentre le campagne suonano a festa per l'arrivo dei bambini in processione con la calla e la candela in mano, dagli altoparlanti della "casa del popolo" in fianco alla chiesa partono le note di "avanti popolo alla riscossa bandiera rossa. .."
Guardo mio padre che sorride alla vista del parroco, inviperito dalla scalinata verso quelle terrazze ....poi silenzio. ..tutti composti nei banchi....il prete dall'altare guarda la platea...vede i "comunisti-genitori" tra i banchi e li parte con il suo sermone...tutti in silenzio, tutti costretti ad ascoltare le sue bordate ....
Oggi quel parroco non c'è più (se la ride dall'alto del cielo) quella musica è morta con lui..."avanti popolo alla riscossa"
...è morta la musica che accompagna i miei ricordi, e morta l'emozione che suscitavano quelle note che tanto ho ascoltato. ...
Quante volte nella 500 di terza mano di mio padre l'ho cantata
...
"Bella ciao"....
qualche giorno fa è stata censurata in occasione della festa del 25 aprile...
Mi chiedo cosa stiamo cancellando. ..se stiamo cancellando ciò che "non ci appartiene" : la nostra storia, il nostro percorso, ciò che siamo stati e ciò che siamo diventati. ...o peggio il nostro futuro e ciò che diventeremo. ... Non c'è un "dopo" senza un "prima"!
Scrivo i ricordi qui perché temo che presto perderemo la memoria dei valori, quelli trasversali, quelli di un popolo la cui identità è stata già cancellata dai vari "revisionismi storici " e che io personalmente giudico "ipocrisismi" storici...
Peppone e don Camillo baruffavano e non per scherzo, ma erano sempre uno al fianco dell'altro .... non erano "finti nemici" ma avversari leali...
Avversario leale anche questo valore abbiamo perso nel turbine di una ipocrisia e di un clientelismo imperante...siamo diventati il peggio che potevamo essere.
E dopo i fatti dell'ultimo consiglio a Mestrino qualcuno dovrebbe sinceramente e dal mio personalissimo punto di vista fare un esame di coscienza. ...
Cito J.S.Mill:" ...tutta la forza... tutto il valore del giudizio umano dipendono dall'unica sua proprietà, quella cioè di potersi rettificare quando sbaglia, possiamo fare affidamento su di lui soltanto se teniamo costantemente a portata di mano gli strumenti rettificarlo...chi merita la nostra fiducia! ?...(solo colui che) ha mantenuto la sua mente aperta alla critica delle proprie opinioni e della propria condotta... poiché la saggezza è di colui che ascolta le critiche e ne mette a frutto il valore e rafforza la fallacia della propria conoscenza. Per l'intelletto umano non esistere altra via per raggiungere la saggezza".
La festa del primo maggio o festa internazionale dei lavoratori fu istituita dal congresso socialista di Parigi nel 1889, celebrata in Italia l'anno dopo per la prima volta. Le origini sono ricollegate alle manifestazioni per le 8 ore di lavoro giornaliero svoltesi a Chicago il primo maggio 1886, nel corso delle quali alcuni dimostranti vennero uccisi dalla polizia. Riconosciuta come festa civile in Italia nel 1922, venne poi soppressa durante il fascismo e ripristinata dopo la liberazione.
È passato molto tempo e e molta acqua sotto i ponti, quella società non esiste più, il lavoro non esiste più, la fiducia nel futuro ora è in mano a chi quel futuro vuole costruirlo con impegno, con costanza e soprattutto con onestà intellettuale.
Spero che un giorno, i nostri figli possano ricordare e celebrare queste feste: nella speranza che le custodiscono a difesa della libertà, poiché tutto può cambiare se qualcuno, anche solo uno di loro, dimentichi e decida che anche gli altri facciano lo stesso adducendo "scuse come ragioni"(S. Politano) !
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