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mercoledì 13 maggio 2015

I politici rappresentano in tutto e per tutto i loro elettori.

Quello di Agrigento è un fatto a caso, ma potrebbero essere a migliaia gli esempi in tutta Italia. Un consiglio comunale sciolto per evidente ladreria dei consiglieri, i quali incassavano gettoni di presenza per riunioni mai avvenute (più di mille gettoni di presenza). Insomma, rubavano i soldi delle tasse dei cittadini. Passano poche settimane e ventuno di quei consiglieri-ladri si presentano alle elezioni. Due su tre. Una persona degna di tale nome non si presenterebbe per la vergogna. Ci sono partiti che dicono di appoggiare politici-ladri perché diversamente scomparirebbero dalla competizione elettorale. Ma come? Ad Agrigento non se ne trova uno abbastanza onesto da poter essere appoggiato? Pare proprio di no. Ad Enna il PD non appoggia nessuno. Altrove però, anche il PD appoggia acclarati delinquenti. Perché quello che succede è questo: la gente vota i ladri. Se non se ne può fare a meno, vuol dire che alla gente non interessa l'onestà dei politici, hai voglia a parlare di nomine e preferenze, la gente preferisce i ladri. Ma dunque, se poi quei politici ruberanno, avranno avuto il diretto mandato di rubare proprio dai loro elettori. Si chiama democrazia. Probabilmente buona parte di quegli elettori farebbero la stessa cosa, buona parte di quegli elettori, che magari si lamentano di una crisi costruita ad arte che tutti hanno preso per buona, ritengono veniale rubare i soldi che servirebbero alla comunità.
Fuori dal nord la Lega cerca una nazionalizzazione trovando come unici interlocutori i razzisti e i neofascisti, un elettore che si dice democratico dovrebbe vergognarsi di questo, e invece non c'è nessun dibattito in questo senso, l'importante è prendersela con gli zingari, come facevano in Germania negli anni '40. Alla gente va bene. Intendiamoci, anche i rom delinquono, come tutti e forse più di tutti, ma sarebbe davvero sciocco imputare a loro i problemi della crisi economica. Mai visto la Lega fare fiaccolate contro i colletti bianchi.
I voti di Forza Italia sembrano andare di pari passo coi risultati del Milan, vero termometro politico di quella fazione, se gli togli i soldi del capo va tutto a scatafascio. Ora l'idea è quella di vendere Forza Italia ai cinesi.
Da destra a sinistra c'è lo sdoganamento del crimine, del grottesco e della confusione morale. E alla gente va bene. E la gente sa pure che una volta votato, nessuno la interpellerà e le cose andranno avanti seguendo il flusso di merda del denaro, passando sopra ai diritti, ai debiti, alla ricerca della serenità sociale tanto decantata nei discorsi pubblici. Ormai non c'è discorso pubblico che abbia attinenza con la realtà.
Alla gente va bene anche l'ipocrisia.
Ci sono, è ovvio, anche tante persone degne di questo nome, che si buttano nella competizione con passione, che pensano davvero al bene di tutti. Sono in minoranza e spesso vittima del ridicolo in cui puntualmente viene gettato chi si oppone ai crimini della massa. La verità è che al 90% dei pochi che vanno a votare, si vota in base a un discorso sentito, a dichiarazioni piene di buoni propositi, cercando quelli che più somigliano ai rappresentati. Ma quello che passa è anche l'energia, la cattiveria dello sguardo, che per molti significa capacità di decidere. Il voto ha qualcosa di lombrosiano.
Credo che mai come oggi la democrazia sia veramente compiuta: i politici rappresentano in tutto e per tutto i loro elettori.
Natalino Balasso (fonte)

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