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lunedì 13 luglio 2015

La presa per il culo al popolo!

di Vito Crimi
Per chi ancora non ha compreso in che mani siamo.
La permanenza nell'Euro equivale ad una schiavitù a vita.
È la cessione a tempo indeterminato della nostra sovranità nazionale alla Germania. È diventare SUDDITI, non più cittadini. È eseguire ordini supinamente. È rinnegare diritti conquistati in decadi di battaglie civili.
Non ci eravamo già liberati dai nazionalismi?
Questa non è Comunità Europea, è Dittatura Europea.
Il Paese non è più nelle nostre mani. Il governo è un passacarte, esecutore degli ordini di Nostra Signora Unione Europea. Non decidiamo più del nostro futuro. La marionetta Renzi parla di "sviluppo", "ripresa", "prospettive", "riforme"... ma a tirare i fili sono altri.
La Grecia è stata ipotecata.
Tsipras ha tradito il popolo referendario: il referendum era contro l'accettazione delle clausole vessatorie della UE, e alla fine vincono le clausole vessatorie della UE.
Ora pare sia in procinto di cedere le armi e dimettersi, per andare ad elezioni e far eleggere un nuovo governo di "unità nazionale". Forse sarebbe meglio dire di "unità europea", perché di nazionale non è rimasto più niente.
Poveri greci.
In meno di una settimana gli hanno fatto assaporare la più alta e sublime forma di democrazia, per poi ricacciarli nel più profondo degli abissi, quello di un colpo di Stato europeo.
Quante speranze strozzate.
LA GRECIA DOVEVA USCIRE DALL'EURO, non c'era alternativa.
Non è possibile conciliare la permanenza nell'Euro con la fine dell'austerity. O rimani nell'Euro - sottostando all'austerità imposta dalla troika - o esci dall'Euro. Non esiste una terza via.
‪#‎FuoriDallEuro‬, prima che sia troppo tardi!

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