Oggi il Tg1 ha censurato l'intervento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, mentre dava il benvenuto ai capi di Stato e di governo europei arrivati al Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario dei trattati di Roma. Il suo intervento è stato tagliato e canagliescamente sostituito dalla pubblicità. Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi... o di più! Per spedire a casa la Perego e' bastato il politically scorrect e adesso, per mandare a pulire i bagni di Viale Mazzini Orfeo, il direttore del TG1, dovrebbe essere uno scherzo. Ma non lo sarà. Sono succubi lingue come se ne trovano poche, difficile riportarci Minzolini, dovranno tenere duro questi eroici vigliacchi.
Le parole di Virginia Raggi, rappresentante dei cittadini romani e della principale forza politica del Paese, che esortano a un'Europa dei popoli, in cui siano i cittadini al centro del potere decisionale, dove nessuno possa essere lasciato indietro; e la sua esortazione alla revisione dei trattati, a partire dal Regolamento di Dublino (che ci costringe a tenere per anni sul nostro territorio migliaia di immigrati non identificati) non cadranno nell'oblio per questo atto di censura zerbinistica. Il suo intervento è stato recuperato e caricato integralmente sulla sua pagina Facebook. Vi invito a guardarlo e diffonderlo.
Diamo uno schiaffo alla censura di regime e usiamoli come meritano questi zerbini: Orfeo ha voluto superare tutti gli altri camerieri per fare bella figura con il logoro potere bancario europeo ed i suoi sodali italiani, non lasciate che un individuo del genere possa credere di avercela fatta. Meritano di essere sommersi di mail, fax e tweet, telex, cablo o e pure telegrammi in alfabeto morse: cacciatelo! Quello è il modo in cui ha imparato a fare censura, il suo modo di intendere l'informazione.
L'illusione che questa censura non passerà alla storia dipende dal basso profilo di chi la interpreta e quindi dalla sua speranza che la gravità di fatti del genere, appunto, non sarà un giorno storica! Per quanto sia triste, la storia si incendia spesso per opera di figure meschine come questa, grazie al cielo poi chi spegne questi cumuli di stabbio in fiamme è destinato a prenderne il posto, prima o poi.
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