Non è solo una questione economica. Ma di serenità familiare e di felicità personale.
In questi giorni si discute degli orari di lavoro dei dipendenti dei centri commerciali, ed è giusto ricordare che anche i commercianti delle città italiane insieme ai loro dipendenti ormai sono costretti ad inseguire questo ritmo forsennato di lavoro, dettato dai megastore.
Con l'eliminazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali ad opera di Monti e del Pd, si sono messe in competizione piccole botteghe e grandi centri commerciali, ognuno può restare aperto quanto vuole, scatenando una concorrenza al ribasso che ha ottenuto come unico risultato lo sfaldamento del nucleo familiare del negoziante e dei dipendenti, lontani dalla famiglia 7 giorni su 7.
L'effetto sugli incassi è stato praticamente nullo, si sono spalmati gli stessi introiti su 7 giorni. Ma la qualità della loro vita è ulteriormente precipitata.
Il Movimento 5 Stelle tre anni fa, ha fatto approvare alla Camera una Legge - a prima firma Michele Dell'Orco, sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, che cerca di ridare dignità a dipendenti ed esercenti.
Una Legge promossa addirittura dalla Conferenza Episcopale Italiana e che istituisce giorni obbligatori di chiusura a settimana, riavvicinandosi a quello che accadeva prima. Il Partito Democratico la tiene bloccata al Senato e non ci permette di approvarla definitivamente.
Le liberalizzazioni sfrenate hanno fallito, dovevano essere il volano dell'economia, ci stanno rendendo addirittura più poveri: i livelli di povertà relativa aumentano tra coloro che lavorano (sembra un paradosso) e tra questi ci sono tanti dipendenti dei centri commerciali e degli esercizi commerciali.
Al dibattito sul tema degli orari di apertura e chiusura, va anche affiancato il tema dell'e-commerce. E' inutile finger di non vedere, presto la vendita online renderà questi megacentri commerciali sempre più inutili, e i loro dipendenti indirizzati verso altre mansioni, tra cui la consegna a domicilio.
Il Senato approvi quanto prima la Legge Dell'Orco. Ricominciamo a mettere al centro delle politiche pubbliche la persona, non queste fallimentari teorie di mercato.
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento sarà motivo di riflessione!