Oggi abbiamo visitato i luoghi del circuito d'accoglienza capitolino che ospitano le persone che hanno accettato la proposta formulata della Sala Operativa Sociale a seguito dello sgombero di via Curtatone.
Abbiamo incontrato madri, donne incinte, anziani e persone malate. Abbiamo visto bambini giocare tra loro. Ci siamo accertati delle loro condizioni, ascoltato i loro racconti e dialogato con gli operatori che stanno fornendo un importante contributo per garantire un'accoglienza di qualità.
Continua il lavoro della Sala Operativa Sociale attraverso l'Unità di Strada per la presa in carico delle fragilità. Abbiamo chiesto anche ai migranti stessi di informare le altre persone coinvolte nello sgombero, che c'è ancora la possibilità di essere accolti. È infatti incomprensibile che a fronte di una disponibilità di posti le persone preferiscano rimanere in strada.
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