Rifiuti, tema scottante. Una delegazione del M5S si è recata a Vedelago per vedere e sentire come funziona uno dei più importanti e innovativi centri di raccolta. Naturalmente c'eravamo anche noi di Mestrino.
Dopo l'intera mattinata passata in questo centro Manuela Provenzano, ex candidata consigliere e attivista del gruppo, ha deciso di scrivere una lettera a sua figlia:
Una
mattina diversa
cara Valentina,
oggi 21 settembre 2013, insieme ad altre persone del m 5 Stelle, ho
deciso di trascorrere la mattinata a Vedelago (TV) nel centro di riciclo della
signora Carla Poli.
La signora Poli è una donna minuta, occhiali spessi e abbigliamento
semplice, pratico di chi è sempre lavoro, anche il sabato mattina, con il
cellulare in mano (non di ultima generazione) che risponde alle chiamate con lo
stesso tono con cui risponderebbe ad una vecchia amica che l'ha invitata
domenica pranzo.
Solo che le sue telefonate non sono di conoscenti ,ma di gente che vuol
conoscere lei, che vuol far tesoro della sua esperienza e del suo lavoro.
La sua verve non cambia neanche quando a parlare, dall'altro capo del
telefono, è un funzionario che lavora per la Russia e per il quale il lavoro
della signora Poli e di suo figlio rappresenta un affare, un progetto
importante da realizzare in un paese così lontano e così diverso.
La signora è una donna che dieci anni fa circa ha messo in
piedi un'attività che oltre a darle la possibilità di vivere, le ha permesso,
nel giro di poco tempo, di creare un nuovo modo di concepire e di gestire tutto
quello che normalmente consideriamo poco importante: i rifiuti.
Sì Valentina i rifiuti, tutto quello che normalmente buttiamo via e
che oggi rappresenta un problema in termini di pulizia,inquinamento, soldi,
affari.
La signora Carla ci parla dei suoi viaggi in Italia (delle
varie esperienze e collaborazioni con i comuni e cittadini) e all'estero (la Comunità
Europea, l'Olanda ,la Francia) l'osservo affascinata e man mano che il suo
racconto procede la mia indecisione circa l'utilità di essere venuta Vedelago
di sabato mattina, dopo una settimana di lavoro, sparisce e mi domando perchè
non ti ho portata con me.
Fa sorridere l'idea di portarti a visitare un luogo del genere invece
di andare al parco in bicicletta.
Spesso il centro, infatti ,accoglie i giovani, i ragazzi delle scuole
per far conoscere e informare circa le potenzialità del riciclo sottolineando
che questo oltre a essere lavoro del futuro (visto l'aumento della popolazione
mondiale) sarà utile per reperire la materia prima di qualsiasi ciclo
produttivo (petrolio e cellulosa in primis...poi alluminio...) per niente
inesauribile. Il tutto attraverso stabilimenti come quello della sig.ra Poli
dove lavorano circa 40 persone (quindi 40 famiglie che hanno uno stipendio
garantito), formate e qualificate che mettono a disposizione le proprie
conoscenze e competenze a quanti lo richiedono . Il centro è pulito ordinato:
bancali di plastica, carta alluminio ordinatamente accatastati imballati,
pronti per esser spediti a ditte fabbriche ed industrie che quotidianamente ne
fanno richiesta ...in Italia come all' estero.
La sig.ra Poli con il suo linguaggio diretto e senza fronzoli ci spiega che
niente è impossibile, che la filiera della raccolta differenziata non può esser
iniziata se le persone, i cittadini che sono chiamati a farla non vengono
coinvolti in prima persona. in primis i cittadini devono scegliere la
modalità attraverso cui la raccolta verrà fatta nelle loro case. Poi ai comuni
spetta il compito di studiare la strategia di raccolta e conferimento
individuando un luogo fisico dove questi materiali di riciclo verranno
convogliati e il personale che dovrà esser utilizzato creando così opportunità
di lavoro . Alle amministrazioni resta l'onere di decidere a chi rivendere
questi prodotti ... Il materiale differenziato e classificato, potrà esser
venduto al miglior offerente come normalmente accade nel mondo dell' economia.
Il ricavato rappresenta in primis il risparmio per i cittadini e per le
attività commerciali presenti nel territorio. La sig.ra Poli ha sottolineato
inoltre che il raggiungimento di un così alto livello di specializzazione non
sarebbe stato possibile se negli anni non ci fosse stato un lavoro congiunto
tra loro come impresa ed il mondo dell' università. Attraverso questa
collaborazione è stato possibile realizzare macchinari sempre più capaci di
selezionare i materiali e di creare le giuste miscele di prodotto che fanno
gola ai grandi produttori.
Tutto è riciclabile ... Basterebbe solo che ci fosse la volontà di farlo...
Di far scelte oculate ed accorte: a Roma da dove ancora ad oggi partono i
finanziamenti e gli incentivi per la realizzazione di bruciatori, impianti di
pirolisi ...gassificatori ...dichiarati fuori legge dalla comunità europea. I
signori che ci governano hanno il potere di farlo perché quel potere glielo
abbiamo dato noi, attraverso il voto e sono tenuti a farlo se i cittadini glielo
chiedono per se stessi, per i loro figli , per l'ambiente che ci circonda.
Come?? legiferando in tal senso, obbligando i produttori di beni di consumo, per
esempio, a realizzare imballaggi facilmente riutilizzabili. Ritirando gli
incentivi previsti per la realizzazione di bruciatori dove attualmente
conferiscono le nostre raccolte differenziate. Questi bruciano la nostra
immondizia (a loro non importa nulla se tu ed io ci siamo preoccupate di
buttare la confezione dello yogurt nella plastica piuttosto che il foglio del
tuo quaderno nella carta) per produrre energia che poi ci rivende e che
paghiamo. Pensa che affare è per noi: paghiamo quando compriamo le cose
che utilizziamo, paghiamo perché vengano a prendersi ciò che a noi non serve e
paghiamo per aver da loro ciò che producono ...ma il peggior prezzo che
paghiamo figlia mia, è il danno che produciamo all' ambiente e anche a noi
stessi. I fumi prodotti inquinano l'aria e le ceneri sotterrate inquinano la
terra e le falde acquifere aumentando per tutti il rischio di malattie.
L'ambiente è quello in cui tu ora stai crescendo e del quale noi grandi
dovremmo occuparci in maniera seria e consapevole, e non già
avvelenandolo.
Pensa, Valentina, 35.000mq di centro pulito per niente maleodorante che
raccoglie spazzatura ovvero soldi prodotti inconsapevolmente da noi sotto forma
di plastica, vetro, carta, tappi. SOLDI CHE FINISCONO IN FUMO per cattiva
gestione e per politiche di scambio tipiche del nostro paese: tu mi firmi questo
contratto dove c'è scritto quanto dovranno pagare i cittadini del tuo comune
per liberarsi dalle "scoasse " e io ti faccio una strada, una
palestra ... La domanda è lecita: ma chi si sognerebbe di spendere soldi per
costruire una strada o una palestra in cambio avere della spazzatura? ...solo
chi SA che questa ha un Valore !!!
...e che da questo iniquo scambio può guadagnarci molto molto di più di
quanto offre !!!
Piccola, io ci provo a farlo capire agli altri...sarò stata chiara?
La tua mamma
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