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martedì 12 novembre 2013

In pensione, si, ma da morti.

articolo segnalalto da Emanuele M5S MESTRINO
Pensione o non pensione,chissà quando e con quanto andremo ed in particolare,se ci andremo:Tra venti/30 anni esisterà sempre?Domanda da 311 miliardi di euro,ossia quanto speso nel 2012 sommando i 255 miliardi per le pensioni ai 56 dell’assistenza.Nel 2011,secondo l’Istat,861.000 pensionati hanno ricevuto un assegno mensile superiore ai 3.000 euro,determinando una spesa di 45 miliardi annui.861.000 pensionati che hanno intascato quanto sette milioni e passa di persone,ossia quasi la metà del totale,che percepiscono meno di 1000 euro al mese.Pensione o non pensione,ci sono pensionati che superano di poco i 500 euro e quelli(circa 40.000 lavoratori)che grazie alla Legge Mosca(1974)col telepass,un’apertura veloce e diretta per coloro che avevano lavorato nei sindacati e nei partiti,essenzialmente a nero,questi con poche lire per contributi figurativi ed una dichiarazione di un rappresentante di Partito o del sindacato,potevano riscattare decenni d’attività come se avessero realmente versato tutti i contributi all’Inps,ma producendo all’ente un danno quantificato in 10 miliardi di euro.Qualche nome famoso tra quei 40.000?Achille Occhetto,Giorgio Napolitano Sergio D’Antoni,pensioni che si sono andate a sommare ad altre e a vitalizi parlamentari.Grazie alla Legge Mosca il P.c.i. sistemò la situazione di ottomila funzionari mentre la Cgil ne regolarizzò quella di 10.000 dipendenti.Il problema non è lo Stato non sono i sindacati e nemmeno i partiti,non sono le pensioni d’oro,il problema siamo noi,che non moriamo mai,il gioco non torna perchè il meccanismo è inceppato,non ci sono piu’ giovani occupati,per poter pagare la pensione ad  anziani che si permettono di vivere anche oltre i 90 anni.I giovani sono scappati e lo stanno facendo,con coraggio ed umiltà hanno scelto altri lidi piu’ propensi a dare quelle risposte che il ns Paese gli ha sempre rifiutato,se tanti giovani hanno lasciato e lasciano anche tanti vecchi hanno trovato dei paradisi nei quali con i 1000 euro di pensione possono campare dignitosamente la vita che è rimasta,Kenya Tunisia o Brasile vanno sicuramente bene,se è vero che in 400.000 si sono già trasferiti e tanti altri lo faranno.L’Italia non è un Paese per giovani e nemmeno per vecchi,le valige,forse, sono pronte, cos’altro dobbiamo aspettare?
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