articolo segnalalto da Emanuele M5S MESTRINO
Parliamo
spesso di Crisi dell’Euro. Abbiamo sviscerato la questione squilibri in decine
di post. Abbiamo anche accennato alla questione Democrazia in un paio di Post.
Ora vorrei analizzare un aspetto a mio modo di vedere tutt’altro che
secondario: il fatto che sostanzialmente l’Euro e’ governato da entita’
sostanzialmente IRRESPONSABILI.
Mi spiego
meglio; chi sono gli attori che regolano e decidono le sorti dell’Eurozona:
a)
La Commissione Europea: e’ l’organo esecutivo e promotore del processo
legislativo dell’Unione Europea. I membri sono nominati dagli stati. Propone
norme che devono essere approvate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea.
b)
Il Parlamento Europeo: eletto a scrutinio universale, ha una funzione di
controllo e detiene il potere legislativo.
c)
ll Consiglio dell’Unione europea noto anche come Consiglio dei
Ministri Europei, detiene – insieme col Parlamento Europeo – il potere
legislativo. In sostanza e’ composto da un rappresentante di ciascuno
Stato membro a livello ministeriale.
d)
La Banca centrale europea e’ la Banca Centrale incaricata
dell’attuazione della politica monetaria per i 17 paesi dell’Eurozona. Il suo
capitale e’ sottoscritto per il 70% da Banche Centrali di paesi dell’eurozona,
il 30% da paesi della UE non appartenenti all’area euro. Il Consiglio
generale della BCE è composto dal presidente e dal vicepresidente della BCE
e dai governatori delle BCN dei 27 paesi membri dell’UE.
Fermiamoci
un momento, e poniamoci una domanda semplice semplice: ma tutta questa
pletora burocratica, al di la’ del legittimo interesse a “perdurare”, a chi
risponde?
I Membri
della Commissione e del Consiglio rispondonono sostanzialmente agli Stati che
li eleggono. Ma anche i membri del consiglio della BCE ed i membri
del Parlamento sono sostanzialmente condizionati dagli stati che li esprimono.
La BCE addirittura risponde al 30% a Stati dell’area Non Euro. Per dirla in
breve: nessuno dei membri direttivi che decide il destino dell’Unione
Europea e dell’Eurozona in particolare, risponde seriamente alla popolazione
Europea nel suo complesso, ma tendono a rispondere essenzialmente agli Stati
Nazionali.
In un
Marasma di IRRESPONSABILITA’ come questo, sostanzialmente NESSUNO HA INTERESSE
A FARE L’INTERESSE DELL’UNIONE EUROPEA NEL SUO INSIEME, E TUTTI HANNO IL
SOSTANZIALE INTERESSE DI “PERPETUARE SE’ STESSI” E DI “MASSIMIZZARE GLI
INTERESSI DEGLI STATI DA CUI PROVENGONO”.
Abbiamo
contestato l’Euro dal punto di vista economico, ma appare del tutto assurdo che
l’Euro non sono solo non abbia alle spalle una costruzione Democratica, ma
l’architettura di fondo e’ anche basata sull’Irresponsabilita’: nessuno
risponde al Popolo Europeo o dell’Eurozona nel suo insieme.
Ora,
andando al sodo, alla fine, nell’Unione Europea e nell’Eurozona, chi
sostanzialmente “conta qualcosa” sono i “governi degli stati nazionali”. Il
punto e’ che i governi degli Stati hanno tra loro interessi ed obiettivi
completamente divergenti tra loro: costoro rispondono agli elettorati delle
proprie nazioni, e non ai cittadini di altre nazioni, per cui l’obiettivo
fondamentale e’ quello di massimizzare gli interessi nazionali.
Un
meccanismo di questo tipo, per definizione tende alla BUROCRATIZZAZIONE ed
all’IMMOBILISMO. Di fronte ad interessi fortemente divergenti, la decisione piu’ ovvia e
ricorrente e’ quella di non decidere. Quando poi viene deciso qualcosa
(generalmente in ritardo), sostanzialmentemente la Decisione e’ connessa ad
un accordo (generalmente al ribasso) tra i governi di 2 nazioni ben precise:
Francia e Germania, che sono le 2 nazioni piu’ potenti ed influenti.
Ovviamente, le poche volte che decisono qualcosa, lo fanno minimizzando i
Danni a casa propria, e massimizzando i disastri altrove.
Tutto
chiaro?
L’EURO non
e’ solo un esperimento con risultati discutibili dal punto di vista
economico, ma ha anche alle spalle una Costruzione Anti-Democratica e
fortemente inefficente, che non puo’ per definizione rinnovare se’ stessa.
L’Euro e’ l’antitesi della Liberta’, e l’Euro-zona ha grosse somiglianze con l’URSS, che
metteva insieme Stati diversi tra loro, in cui pero’ alla fin fine uno era meno
“diverso” degli altri (la Russia). Come per l’URSS, anche nell’Eurozona, vive
una Burocrazia autoreferenziale e chi ha le leve del potere non risponde
direttamente al Popolo nel suo complesso. Almeno nell’URSS un Leader esisteva,
nell’Eurozona manco questo, e di fatto il gioco prevalente e’ darsi spintoni.
Come
collasso’ l’URSS sotto il peso della sua follia, altrettanto collassera’
l’attuale costruzione Europea, perche’ entrambe hanno 3 limiti:
-
Sono per loro natura “immobili” ed incapaci a rinnovarsi
-
Sono contrarie ad ogni principio di Responsabilita’ e di Liberta’
-
Sono costruzioni artificiali prive di anima e di un collante duraturo, e
soprattutto non c’e’ convenienza ai cittadini europei nel loro complesso allo
stare insieme
Chi ha
pensato l’Euro ha fatto un errore drammatico: ha accelerato il processo di
integrazione della UE partendo dall’ultimo elemento che bisognava mettere in
comune, la moneta. La Governance dell’Eurozona, come gia’ detto, e’ un mix tra
l’URSS e la Repubblica di Bananas, incapace per definizione di riformarsi.
L’integrazione dei sistemi fiscali, dei mercati del lavoro e delle strutture
produttive, e la mancanza di un sistema di trasferimenti interno,
necessariamente producono un sistema squilibrato destinato all’implosione.
La Storia ci
dice chiaramente che gli esperimenti di “Costruzioni Sovrannazionali”,
generalmente nel tempo Implodono, e la conseguenza e’ il ritorno agli Stati
Nazione. Potrei citare l’URSS, la Yugoslavia, l’Austria-Ungheria o gli Imperi
Coloniali, tutti alla fine irrimediabilmente collassati su se’ stessi. Esistono
ovviamente rare eccezioni, come la Svizzera per esempio, che pero’ hanno sempre
conservato gli elementi per non disgregarsi, in primis la Liberta’ e la
convenienza nello stare insieme, elementi che mi sembrano stiano venendo a
mancare nell’Eurozona. Se ci pensate bene, l’Eurozona non ha collanti di alcun
genere, a parte l’Euro: niente principi in comune, niente politiche estere in
comune, niente interessi economici in comune, e neppure in comune lingua,
religione o quant’altro. Qualcuno pensa realmente che una costruzione di questo
tipo, possa reggere nel lungo periodo?
By GPG
Imperatrice
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