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martedì 31 dicembre 2013

BUON 2014 E POI ... TUTTI A CASA !!!!

Durante le esequie di mio padre la chiesa di Mestrino era piena, ma non ricordo le facce di nessuno, ho solo viva l’immagine di molti anziani che tenevano in piedi un gonfalone dei reduci di guerra. Lui era stato catturato dalle camicie nere appena un mese dopo l’otto settembre e, ancora diciottenne, aveva dovuto subire, per più di un anno, il campo di prigionia nazista, ai confini tra Germania e Olanda.
Aveva rischiato la pelle per non far parte di quelli che volevano continuare con il regime, di quelli che non avevano capito qual’era la parte “giusta”, di quelli che perseveravano nel voler, chissà se inconsapevolmente o meno, seguitare a distruggere l’Italia e gli italiani.
Il tempo corre, tutto cambia, ma le guerre ci sono sempre e continuano a uccidere innocenti.
Noi italiani siamo in guerra, ne combattiamo più di una, ci siamo indirettamente perché continuiamo a finanziare missioni chiamate falsamente “di pace” (muoiono i nostri soldati, muoiono giovani autoctoni) e ci siamo direttamente perché l’alta finanza ce l’ha dichiarata, perché ci sta continuamente attaccando, perché gode del collaborazionismo dei vari partiti di regime, perché miete vittime ogni giorno! Miete famiglie in difficoltà economica, miete disperati che decidono atti estremi, miete piccole attività economiche, commerciali, artigianali, miete posti di lavoro, miete i sogni dei ragazzi.
Miete la speranza, miete il futuro.
Me ne sono stato in disparte per una vita, come suol dirsi mi sono sempre fatto i cazzi miei, ma un paio di anni fa ho preso una decisione, non era l’otto settembre ma per me il calendario segnava quella data.
Anch’io non ho più voluto indossare la camicia nera, non ho più voluto portare la benda agli occhi, i tappi sulle orecchie, il nastro da pacchi sulla bocca. Non voglio che mia figlia vesta la casacca delle giovani balilla, non voglio essere, direttamente o meno, un collaborazionista!
Mi sono detto BASTA stare in silenzio, BASTA accettare lo status.
Ci sono esempi ogni giorno che dimostrano lo scempio fascistoide.
A Mestrino ci sono dei piccoli uomini che sorridono sguaiatamente perché hanno avuto l’idea sul come tapparci la bocca in consiglio comunale. Degli ancor più piccoli uomini eseguono gli ordini, realizzano la malsana idea convinti che questo possa essere utile per il loro torbido futuro. Dei sordi e ciechi assistono asetticamente a questo orrido spettacolo sperando che qualcosa di buono possa venirne fuori anche per loro. Degli smanettatori di tablet o iphone non sanno nemmeno cosa gli sta succedendo intorno e quando qualcuno gli batte sulla spalla alzano la mano (qualche volta sbagliano pure i tempi).
A Roma se qualche anno fa il parlamento berlusconiano votava che Ruby era la nipote di Mubarak, in questi giorni il parlamento renzino ha votato a favore delle lobbies del gioco d’azzardo, ha votato a favore dei palazzinari romani, ha votato a favore della ministra che fa scarcerare il potente di turno, ha votato a favore degli F35, ha votato a favore del porcellum bocciando l’emendamento Giacchetti (lasciandolo solo eppure non è M5S), ha votato per cambiare ancora una volta nome al finanziamento pubblico ai partiti, ha votato per la farsa della finta abolizione delle province, ha votato un infinità di volte la fiducia a quanto di peggio possibile possa governare l’Italia.
Assistiamo alle finte battaglie tra preistorici partiti, assistiamo ai loro litigi inventati appositamente per ingrassare i media che posseggono, assistiamo alle farlocche opposizioni che appena si sentirà odore di elezioni diventeranno subito fedeli alleate degli attuali “governativi” (qualcuno pensa a SEL non più alleata del PD??? … qualcuno pensa a NCD non più alleato di B. e Lega??? … ma daiiiii ….)
Se sino a qualche tempo fa assistevamo inorriditi alle interviste zerbine di Vespa o di Barbara D’Urso a Berlusconi, oggi osserviamo davvero preoccupati cosa significa il PD al potere, assistiamo all’intervista di Fazio a Renzi durante le primarie, con il pubblico che applaude a ogni sospiro del Sindaco assenteista. Assistiamo alla nuova presenza di Renzi, sempre ospite dal lecca lecca, assistiamo alla nefandezza dei resoconti di Gramellini ancora da Fazio, dove si danno a Renzi meriti e iniziative che non ha mai avuto (quelle raccontate erano tutte proposte e lotte a 5 stelle),  assistiamo alla Gruber che nei suoi programmi invita solo e sempre esponenti del PD e, paradosso della libertà informativa, a intervistare l’onnipresente toscano, ha chiamato un giornalista di Repubblica (gruppo L’Espresso, ovvero De Benedetti, ovvero PD). Assistiamo ai vari Ballarò, Piazza Pulita, Agorà, In Mezz’ora, e via con una lista che non termina mai.
La “svolta generazionale” ha affermato Letta l’altro giorno, il ricambio alla guida della politica hanno rilanciato i media, GIA’ bella svolta … con il nipote dello zio che fa politica da quando frequentava le medie e con il battutaro toscano che a vent’anni già veniva immortalato da una Kodak (oggi fallita L ) a braccetto con un certo Ciriaco De Mita (che i giovani magari non ricordano o conoscono, ma che invito a capire chi è stato e chi è questo politico).
NO, Non voglio indossare la camicia nera, non voglio essere complice di questi distruttori, sono un misero granello ma voglio far parte della spiaggia della speranza, voglio che un giorno mia figlia possa raccontare che il suo papà, anche se non più giovane, aveva capito da che parte stare, ha contribuito in piccola, piccolissima parte, alla rivoluzione dei cittadini, al cambiamento, alla liberazione.
Voglio pensare che ci riusciremo, sono certo che ci riusciremo.
Voglio … o forse spero … che Lei possa raccontare ai suoi figli “mio padre, vostro nonno, stava con chi, a quelli la, …  gridava “a casa!!!”, stava con chi, poi, quelli la … li ha mandati a casa davvero …
ORGOGLIOSAMENTE A CASA … TUTTI !!!

Flavio Pinton


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