Il queste ultime
settimane si è molto parlato di gioco d’azzardo, vuoi perché il M5S si è
accorto che alcune grandi società che lo gestiscono hanno finanziato politici
importanti (Letta ad esempio…), vuoi perchè sempre queste grandi società hanno
ottenuto un considerevole sconto dal nostro governo sulle sanzioni alle quali
erano state condannate e che avrebbero dovuto pagare, vuoi perché nascosto tre
le righe di un decretone governativo di fine anno era finito un bel regalone
sempre a queste società e vuoi anche perché molti sindaci, sia di destra e sia
di sinistra, si stanno mobilitando per sensibilizzare i cittadini e la politica
nazionale sul grave problema sociale causato dal moltiplicarsi delle sale
gioco.
Su quest’ultimo
aspetto sono usciti molti articoli sui quotidiani locali. Molti primi cittadini
padovani si stanno incontrando, stanno facendo riunioni, stanno cercando di
fare massa critica per portare all’attenzione dei media e quindi dei cittadini,
la loro volontà di fare qualcosa di importante, di intervenire su chi ha
capacità decisionale (lo stato centrale) per introdurre delle disposizioni,
delle regole più ferree e più limitanti sull’apertura e sulla frequentazione
delle sale gioco.
Era il lontano
25 luglio (precursori ???...) quando il nostro gruppo M5S MESTRINO (in quei
tempi … non eravamo ancora stati costretti a lavorare negli scantinati,
nascosti e pronti a scappare qualora gli emissari del podestà o direttamente i consultori fossero venuti
a prenderci … J) aveva
presentato in consiglio comunale una mozione, la nostra prima mozione, che trattava il serissimo problema
del gioco d’azzardo.
La maggioranza
pedroniana, allora, sembrava condividere la nostra preoccupazione sul dilagare
del grave problema, sembrava essere anch’essa impensierita e pronta a fare
qualcosa nel nostro territorio per limitare il fenomeno.
Fu così quindi
che, pur non accettando il nostro testo perché evidentemente intriso di
populismo e demagogia allo stato puro, propose un alternativa che noi, non
conoscendo le sporche dinamiche politiche, accettammo. La delibera, che fu
approvata, prevedeva una serie di impegni che l’amministrazione si apprestava a
realizzare in tempi delineati nello stesso documento ufficiale e pubblico. Da
allora sono passati cinque mesi e non abbiamo mai saputo se questi impegni sono
stati portati a termine, qualche dubbio però su qualcuno ci è venuto. Ad
esempio nella delibera testualmente si affermava:
“Terminata la lettura della suestesa mozione
interviene il Sindaco per informare che si sta interessando presso l'ASL al
fine di allestire dopo l'estate con dei professionisti qualche incontro per mettere
in guardia i cittadini dai rischi derivanti dal gioco d'azzardo.”
A noi questi incontri
non risultano ma … può essere che … non siamo stati invitati.
Oppure può anche
essere che “dopo l’estate” non significhi
matematicamente il successivo autunno o inverno, “dopo l’estate” significa letteralmente “dopo l’estate”, non viene specificato ne quale estate ne quanto
tempo debba passare “dopo l’estate”
(sull’interpretazione delle frasi e regolamenti il nostro presidente del
consiglio potrebbe farci una lezione … ne abbiamo davvero bisogno … J ).
A noi non
risulta nemmeno che agli incontri tra primi cittadini interessati al problema “gioco
d’azzardo” abbia partecipato il nostro Sindaco, ma non ci risulta perché i
quotidiani non lo riportano, … magari invece ci ha partecipato, anzi ne è stato
pure l’ispiratore, l’organizzatore. Certo non lo deve mica dire a noi se vi
partecipa e nemmeno ai suoi sudditi!!
Però … qualora la
maggioranza pedroniana non intendesse mettere in pratica quanto da loro stessi
deciso il 25 luglio e qualora il nostro Sindaco non intendesse fare nulla di
concreto sul tema, appare chiara la dicotomia tra quanto votato e quanto fatto.
Ecco che allora
esce la nostra propositività!
Suggeriamo alla
maggioranza una piccola aggiunta allo Statuto Comunale ormai quasi pronto per l’approvazione:
“qualsiasi cosa venga decisa in consiglio
comunale può non essere realizzata e nessuno lo deve dire o contestare a meno
che non si tratti di rotonde o centri commerciali. E altresì fatto divieto ad
altre amministrazioni comunali di occuparsi di cose sgradite a questa maggioranza”
Mmm … che dite, sto diventando filogovernativo?
Flavio Pinton
N.B.: specifico
che il post soprascritto ha carattere umoristico, lo specifico soprattutto per
quel “consigliere” di maggioranza che in uno degli ultimi consigli comunali ha
mimato il taglio della mia gola. Siccome ci tengo alla mia incolumità …
comprenda questo consigliere che chi scrive in questo momento, compreso il
movimento che rappresenta, a Mestrino (come lui sa e va dicendo ai quattro
venti) non conta in cazzo. Quindi non s’arrabbi … soprattutto non s’arrabbi con
me J …
...Flavio non capisci che si dovevano prima vietare i cani,mettere in sicurezza le scuole, aggiornare il sito, cambiare il regolamento,ecc cioè "ghe voe tempo"...anche io sono filogovernativo.:-)
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