Pubblichiamo un interessante editoriale di Marco Travaglio, un testo che appare velatamente dedicato a chi fruisce della libera informazione italiana, meglio ancora se targata Repubblica, se targata PD (ahhh ... già noi prendiamo ordini dal guru....):
"Grillo e il M5S sono trattati come appestati da sempre, ma ancor più da quando
hanno annunciato l’accordo tecnico, al Parlamento europeo, col gruppo dei
nazionalisti xenofobi inglesi dell’Ukip e con altri esponenti di destra svedesi,
francesi e lituani. Intanto il segretario e premier del Pd Matteo Renzi annuncia
tra carnevali di Rio e gridolini di giubilo l’accordo politico-istituzionale, al
Parlamento italiano, per la riforma del Senato (e dunque della Costituzione) con
Forza Italia, guidata da un frodatore fiscale detenuto e ideata da un
pregiudicato per mafia recluso nello stesso carcere di Riina; e con la Lega
Nord, alleata in Europa con i fascisti razzisti del Front National di Marine Le
Pen. Ma chi – giustamente – eccepisce sui compagni di strada di Grillo, si
guarda bene dal farlo su quelli – ben peggiori – di Renzi. Il quale, come un
noto detersivo, lava più bianco.
L’anno scorso Adam Kabobo uccise a
picconate tre passanti a Milano: il segretario della Lega Nord Matteo Salvini
gli augurò di “marcire in prigione”. Martedì Davide Frigatti ha ucciso un
passante a coltellate e ne ha feriti altri due a Cinisello Balsamo: Salvini ha
educatamente chiesto se non sia “il caso di riaprire delle strutture dove
accogliere e curare i malati di mente”. Il fatto che Kabobo sia ghanese e
Frigatti padano è puramente casuale.
Un mese fa il leader Ndc Angelino
Alfano ha candidato alle Europe e il governatore dimissionario della Calabria,
Giuseppe Scopelliti, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, con la
decisiva motivazione che “è un presunto innocente” e “noi siamo garantisti”.
Lunedì il ministro garantista Alfano ha annunciato via twitter la cattura
dell’”assassino di Yara Gambirasio”, mai condannato in primo grado né imputato,
ma solo indagato. Però, non trattandosi di un politico e non militando (che si
sappia,almeno) nell’Ncd, è già colpevole prim’ancora del processo. Il 28 marzo
2013 l’Unità, organo del Pd, titolò a tutta prima pagina: “Patto
Grillo-Berlusconi: fermare il cambiamento”.
La notizia era palesemente
falsa, ma non fu mai rettificata dall’house organ allora bersaniano e ora
renziano. Neppure quando, il 20 aprile 2013, fu siglato il “patto Pd-Berlusconi”
per “fermare il cambiamento” con la rielezione dell’ottantottenne Napolitano; né
quando, il 24 aprile 2013, fu firmato il “patto Pd-Berlusconi” per “fermare il
cambiamento” col governo Letta di larghe intese; né quando, il 19 gennaio 2014,
al Nazareno, fu sottoscritto il “patto Pd-Berlusconi” per “fermare il
cambiamento” con l’Italicum (liste bloccate tipo Porcellum) e il Senato delle
Autonomie (non più eletto dai cittadini, ma nominato dalla Casta); né due giorni
fa, quando una telefonata fra Renzi e il Caimano ha confermato il “patto
Pd-Berlusconi” per “fermare il cambiamento”. Coraggio, compagni dell’Unità,
siete ancora in tempo." (Marco Travaglio)
Nel frattempo dal Wall Street
Journal arrivano pesanti critiche, nel merito, all'operato del Governo
Renzi:
"Il taglio retroattivo degli incentivi alle energie rinnovabili
per alleggerire la bolletta energetica delle Pmi penalizza selettivamente gli
investitori, in gran parte esteri, in capitale. Ma non solo: è fatto su misura
per non danneggiare le banche creditrici e rappresenta una "mossa capricciosa"
in grado di allontanare investitori esteri nelle rinnovabili e "in qualsiasi
settore in Italia".
La vibrante denuncia, dopo la misura del governo
Renzi che prevede una riduzione delle tariffe 'feed-in' "fino al 20%", arriva da
Michael Bonte-Friedheim, amministratore delegato della merchant bank NextEnergy
Capital Group. Che in un editoriale sul Wall Street Journal augura a Renzi,
"forse convinto che i mercati abbiano la memoria corta", "buona fortuna
nell'attrarre investitori esteri in futuro" e avverte: "non bussate alla nostra
porta".
Secondo Bonte-Friedheim la misura, che rientra nel pacchetto
voluto dal ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per tagliare di 1,5
miliardi la bolletta delle Pmi, va a colpire un settore, quello delle
rinnovabili, "che non sta facendo salire i costi energetici in Italia". Al
contrario, "il governo italiano non tocca i servizi costosi e inefficienti
forniti dai grandi produttori nazionali come Enel, che ha appena presentato un
piano strategico per investire oltre nove miliardi di euro nei mercati emergenti
finanziandosi con il fatturato generato dai consumatori italiani". Dall'articolo
sul Wsj arriva anche un avvertimento: la Spagna ha fatto lo stesso lo scorso
anno, gli investitori hanno fatto ricorso, il caso è ora al vaglio della Corte
di giustizia europea. "Se Madrid perde, il verdetto potrebbe innescare
risarcimenti multimiliardari"." (Fonte Ansa)
Avanti cosi, Renzi. In pochi
sono riusciti a "farne una e sbagliarne due".
L'Amore, l'Onestà, la
Solidarietà, la Dignità, la Competenza, l'Efficienza, la Coerenza, la Passione e
l'Onore torneranno di moda!"
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