Come ben sappiamo sul nostro territorio, da sempre, è presente
la premiata ditta Bonollo vanto ed orgoglio del nostro tessuto economico.
Non tutti sanno che Bonollo possiede una distilleria a Conselve,
la quale a detta dei cittadini e di alcuni rapporti dell’ARPAV, sembra
inquinare l’ambiente.
"Sabato scorso e pure domenica, a Conselve, una nube
di fumo è piombata su di una intera zona comprendente palazzi e villette
nell'area della distilleria Bonollo, creando fibrillazione ed esasperazione nei
residenti, costretti a chiamare i carabinieri e quindi anche l'Arpav per
l'impossibilità di respirare.
I racconti dei cittadini che hanno deciso di segnalare e
chiedere aiuto parlano di una nebbia di fumo statico che oltre a costringere a
barricarsi nelle proprie abitazioni ha creato grande nervosismo per le
difficoltà respiratorie, ma soprattutto per i ricorrenti fenomeni di fumi,
polveri, odori acri e odori di marciscenze che senza tregua si ripetono ormai
da tempo.
Allertata anche l'Arpav che sembra abbia attivato la
centralina di rilevamento di eventuali inquinanti. Ma ai cittadini non bastano
le parole, apparentemente rassicuranti, pretende di vederci chiaro e chiede se
la centralina è funzionante o messa lì solo per allentare la tensione.
Il Comitato, nella propria pagina di Facebook se la
prende con il solito "menefreghismo" delle istituzioni ed enti di
controllo che, aggiunge, sembra copra l'azienda in questione ingenerando
provocazioni e dubbi sulla moralità amministrativa del sindaco e delle altre
entità coinvolte. Ma rincara la dose anche per quei commenti che citano i
residenti come consapevoli dei rischi a cui sarebbe andata incontro con la
decisione di abitare in una zona a rischio, quindi senza alibi e scusanti. Il
comitato precisa che vi sono residenti che sono insediati lì ancora prima che
arrivasse Bonollo! Inoltre la sciocchezza mastodontica che spesso ricorre con
certe considerazioni gratuite e prive di senso logico è quella secondo la quale
non importa se una azienda inquina e crea notevoli disagi, bensì conta se si
sia insediata prima dei residenti. Come a dire che se il rapinatore è arrivato
prima in banca, ha diritto di fare la rapina ed essere lasciato in pace dai
poliziotti...".
Apparentemente a noi Mestrinesi poco importa in quanto lo
stabilimento sul nostro territorio è solo adibito ad imbottigliamento.
Da qualche giorno, sul terreno antistante i campi sportivi di
Mestrino sono apparsi una decina di questi fusti.
La domanda sorge spontanea “per caso Bonollo sta cercando di
portare la produzione qui a Mestrino?”.
Dopo i problemi avuti con la Multichimica dobbiamo
aspettarci anche questo?
Dopo la violenza subita da una pseudo riqualificazione
“maritan borgato” che ha stravolto il nostro paese,
imponendo una struttura commerciale e stradale con molti
punti interrogativi sulla sicurezza e come ben sappiamo senza sentire
minimamente i cittadini.
Cosa dobbiamo aspettarci, …una distilleria sotto casa che ci
costringerà ad uscire in giardino o per la strada con la mascherina?
Spero di sbagliarmi, anzi sono convinto ma è doveroso da
parte di tutti vigilare. Non barattiamo la nostra salute per i soliti interessi
dei soliti noti.
Mirco T.
Tranquio che desso l' archistar baffeto capocc e i so scagnossi, te sistema puito coa quinta variante ! Serto che co tuti chei architeti che ze a spasso de sti tempi, varda caso a ciapa i laori sempre i soiti.....fataità i ze i stessi che laora za par queo dei serbatoi. Ma sbaglio o anca zo a roma ea ze cossì ?
RispondiElimina