IO DIFENDO MATTEO ORFINI ‪#‎NoNoMaVotateliAncora‬

Ecco perché lo reputo in buona fede mentre spara balle e ci calunnia su tutti i media italiani parlando di mafia e M5S:

1. Non è colpa sua se la mamma l'ha chiamato Matteo come quegli altri due;

2. Cosa volevate da uno che sul suo profilo Wikipedia alla voce Professione ha scritto "Dirigente Politico";

3. E' comprensibile che, facendo parte della corrente del PD definita "Giovani turchi", sia affetto dalla sindrome del "A lupo a lupo" (mamma li turchiiii) e non veda quindi la mafia tutt'intorno a lui;

4. Dopo decenni di sconfitte nelle correnti più sfigate del PD, oggi, che può asservirsi a uno che "conta", farebbe carte false;

5. Avendo studiato archeologia senza mai conseguire la laurea e, ciononostante, avendo collaborato agli scavi di complessi archeologici come Crustumerium e Fidenae, è abituato a ricoprire ruoli di cui non ne capisce proprio NULLA;

6. Tutti lo attaccano perché da Presidente del PD, romano di nascita, non ha visto la mafia mentre si mangiava la sua città ma nessuno cita un altro suo dato anagrafico ovvero l'essere nato nel 1974, anno di invenzione dei Post-It, questo lo ha reso totalmente incapace di vedere oltre il frigorifero di casa sua.

Io credo che, a fronte di questi dati, il buon Orfini vada accompagnato, con educazione amore e dolcezza verso una struttura specializzata che lo possa aiutare davvero.

Per farglielo capire, ad esempio, ci sono i ballottaggi del 14 giugno.

‪#‎NoNoMaVotateliAncora‬

Manlio Di Stefano deputato M5S