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martedì 20 settembre 2016

Occuparsi di rifiuti gestiti dalle lobbies può essere pericoloso


Per farvi capire quel che deve affrontare il M5S al governo delle città è bene sapere quel che sta accadendo a Nettuno. Nel 2005 Nettuno, un comune del litorale laziale, venne sciolto per mafia. Era (e in parte è ancora) diventato terra di conquista delle cosche. Tra queste la 'ndrangheta e la camorra dei casalesi che a quei tempi aveva (ha ancora?) anche i suoi “rappresentanti” in Parlamento. Nelle ultime elezioni a Nettuno ha vinto il M5S e Angelo Casto, poliziotto e vice-questore aggiunto, è diventato sindaco della città. Appena entrato in comune Angelo ha scritto al prefetto chiedendo il commissariamento degli appalti sui rifiuti dati ad una società, l'IPI (della famiglia Deodati), colpita da una interdittiva anti-mafia. Non l'avesse mai fatto! Il “sistema” si è subito messo al lavoro per colpire Angelo. Pressioni di ogni tipo e ovviamente campagne denigratorie a mezzo stampa. Insomma la solita operazione contro chi vuole tagliare con il passato. Un giornale locale che si chiama “Controcorrente” butta fango addosso al sindaco. “Controcorrente” appartiene ad Agostino Gaeta il quale, insieme a Laura D'Amore (già portavoce dell'ex-parlamentare europeo di Forza Italia Stefano Zappalà) sta mettendo in piedi un altro giornale rivolto a tutto il litorale romano. Tra i finanziatori di questo progetto c'è un grande imprenditore del settore dei rifiuti. Chi sarà mai? Tra l'altro “Controcorrente” viene stampato da Daniele Reguiz (già candidato alle primarie per Nettuno per il PD). Reguiz è anche proprietario di Dcomunication che è l'editore di una TV locale che ha sede in una villa appena fuori Nettuno. E chi è il proprietario della villa? Antonio Nocera, imprenditore dei rifiuti che nel 1999 venne condannato per truffa e poi nel 2007 venne arrestato per traffico illecito di rifiuti (processo caduto in prescrizione grazie alle leggi fatte da PD e PDL negli anni). Tra l'altro l'area utilizzata dalla IPI per i rifiuti (la IPI la società che ha gli appalti che Angelo Casto ha chiesto al prefetto di commissariare) appartiene ai familiari di Nocera. Questo è il quadro a Nettuno. Se ti metti contro certi interessi ti tocca affrontare tutto questo. I cittadini di Nettuno dopo aver votato Angelo devono sostenerlo. Votare non basta più! Vi rendete conto dei “poteri” che stiamo toccando e dei rischi che questo comporta? Certo oggi certi “poteri” non ti fanno più fuori fisicamente. Provano a farti fuori in altro modo. Magari organizzando campagne stampa denigratorie di una violenza inaudita. Per questo i giornalisti con la schiena dritta sono indispensabili, hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo sano della nostra società. Andrea Palladino sul Fatto ha raccontato la questione Nettuno in modo esemplare. Grazie. E grazie ad Angelo. Angelo non sei solo e certi attacchi sono medaglie al valore. Siamo tutti con te!

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