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mercoledì 18 gennaio 2017

Non so nemmeno che titolo dare

...anzi no: "Noi siamo fanatici, di un futuro possibile."

Io ci provo, davvero, mi sforzo di cercare di capire cosa nella testa di tutti noi frulli, quando immaginiamo che dando a chi ci amministra fiducia cieca sulla base della conoscenza reciproca, facciamo il nostro bene.
Siamo onesti, dare fiducia a qualcuno è un atto di fede puramente egoista.
Io considero che Pinco sia meglio di Palla perchè mi aspetto che Pinco faccia qualcosa per quello che interessa a me, coi soldi pubblici che ritengo anche miei.
Questo è il vero, unico e condiviso principio in base al quale diamo la nostra fiducia a chi ci amministra.
Da ciò nasce il postino risolvitutto, i mille cantieri pubblici a fine mandato, o il pluripresenzialista agli eventi "hip hip hurrà siamo tutti felici anche nei comuni limitrofi (sia mai che qualcuno voti a Mestrino) presidente del consiglio comunale.
Se andiamo poi ad analizzare chi viene generalmente eletto, a livello locale, quasi mai è sconosciuto alla collettività.
Solitamente più si avvicina al canone "democristiano" più è facile che sia eletto, perchè ci piace essere consolati dall'idea che chi gestirà le esigue finanze comunali per noi sarà una persona avveduta, cauta, seriosa.
Da ciò scaturisce l'atteggiamento di chi ci rappresenta nelle istituzioni, perchè sa perfettamente che questo è per noi conciliante con l'immagine comune che abbiamo in mente se pensiamo di volerci trovare in una realtà di confortevole agio.
Sbagliato. "La giacca e la cravatta" e i modi clericali, sono considerati il viatico per la professione politicante per eccellenza. Abbiamo attori di primo livello nel panorama politico Mestrinese che interpretano professionalmente tali ruoli e ben vestiti. Non fatevi fregare, di nuovo.
Io quando ho scelto di schierarmi apertamente con questo gruppo di "fanatici di un futuro possibile", l'ho fatto non certo perchè sentissi la necessità di soddisfare una qualche personale esigenza. E questo spaventa, tantissimo, chi si candida a futuro sindaco per Mestrino.
Lo spaventa perchè, giustamente, ci considera ingestibili ingovernabili, senza alcun freno ma soprattutto senza alcun padrone.
Le vicende di Etra hanno dimostrato APERTAMENTE cosa voglia dire porsi nei confronti di un ente che gestisce buona parte dei nostri soldi, come un comune cittadino, anzi meglio. Noi abbiamo avuto l'atteggiamento di chi è in grado di poter decidere scevro di lacci e lacciuoli, nell'interesse totale dei cittadini. Noi NON abbiamo avuto Beppe o Casaleggio che ci hanno chiamato al telefono per dirci cosa fare nella vicenda Etra.
Loro, il partito unico, non lo possono fare e non lo hanno fatto infatti non sono liberi di decidere. Loro hanno dovuto convocare il presidente di Etra, che ha dichiarato di essere un politico trombato della Lega, per giustificare il loro operato. L'hanno dovuto richiamare una seconda volta, ma già era diventato un trombato del PD, per ri-giustificarsi del loro operato.
In tutto ciò a cosa è servito il bel vestito e l'atteggiamento vescovile di chi avete votato? E' servito a tutelare i vostri interessi?
Vi racconto due banalissimi aneddoti.

Esempio n°1

Ho visto una immagine forte in rete, ritraeva una persona che accedeva ad un cassone per il conferimento dei vestiti usati ai meno fortunati, in modo certamente non ortodosso.
Ho guardato meglio e ho realizzato trattasi del cassone davanti alla scuola che ho frequentato 35 anni fa.
Mi ha fatto stare male realizzare che oggi, c'è ancora chi, nel mio paese non in Africa, ha problemi a vestirsi.
Mi chiedo se sia davvero impossibile per una Amministrazione fornire un servizio ai suoi cittadini che permetta per chi ne ha la necessità, in condizioni di anonimato e dignitoso rispetto, poter avere qualche indumento senza rischiare la vita infilandosi in un cassonetto.
C'è una esigenza, non mia, che faccio me ne interesso? O faccio come tutti che si preoccupano delle esigenze proprie e chiamano l'ex postino risolvi tutto solo se sono direttamente interessati?

Esempio n°2

C'è un numero whatsapp che questa Amministrazione ha attivato per segnalare i problemi sul territorio.
Io accompagno tutti i giorni mio figlio alla scuola di Lissaro. Da ciò è scaturito il piano di riorganizzazione degli accessi, anche se la cara Assessora ci ha raccontato che è una sua ideona, altra laureata in ingegneria honoris causa, oltre al Sindaco ovviamente.
Quando vado a scuola guardo, cerco di osservare e immaginare le esigenze di bambini e personale scolastico.
Mi armo di cellulare e mando al numero su menzionato una cortese richiesta di portare del ghiaino per coprire le zone di giardino scoperte. Dal numero whatsapp Amministrativo mi rispondono che la richiesta deve essere fatta dal personale scolastico.
Resto basito. Davvero, io faccio fatica a capire. Premesso che è una questione oggettiva, se non c'è il ghiaino, i bimbi si "impaltanano" le scarpe e di conseguenza chi "snetta" le aule poi diventa tubercoloso. Ciononostante chiedo al personale scolastico di avanzare la richiesta, non fosse altro per una questione igienica. Risposa, "l'abbiamo già chiesto più volte da circa un anno".
C'è una esigenza, non mia, che faccio me ne interesso? O faccio come tutti che si preoccupano delle esigenze proprie e chiamano l'ex postino risolvi tutto solo se sono direttamente interessati?

Gli esempi servono nella vita per capire come la nostra realtà possa essere migliorata e aggiustata.
Gli esempi servono nella vita per insegnare agli altri.
Gli esempi servono nella vita per imparare dagli altri.
Gli esempi servono, prendete esempio, siate più interessati, tutti, nel tutelare i diritti di tutti e pretendere rispetto per le esigenze di tutti.
Tutti, inclusi Voi, ne trarranno giovamento.

Luca.

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