Il Pd preferisce stare dalla parte dei pregiudicati piuttosto che dalla parte della legalità. Ieri il presidente dei senatori dem Zanda lo ha confessato candidamente. Il nostro emendamento che vieta di fare il candidato premier ai condannati non è contro Berlusconi, ma solo a favore della legalità nelle istituzioni che dovrebbe essere il valore principale di chi si candida a governare il nostro Paese. Come si può pensare che, chi non ha le condizioni, per legge, per potersi candidare in Parlamento, possa addirittura aspirare a governare il nostro Paese? Se il Pd voterà contro questo nostro emendamento si assumerà la responsabilità di consentire a un pregiudicato per un reato gravissimo come la frode fiscale di poter condurre un Paese che muore proprio a causa delle frodi fiscali sui grandi patrimoni.
Sarebbe l'ennesima prova che tra il PD e FI non c'è alcuna differenza. Anzi che sono perfetti alleati, come dimostra il loro appoggio al Rosatellum 2.0: una proposta di legge incostituzionale, fatta apposta per impedire al MoVimento 5 Stelle di andare al Governo.
Quando Zanda per conto del Pd dice che non voterà la nostra proposta sta dicendo
che preferisce tutelare un pregiudicato pur di togliere milioni di voti alla principale forza del Paese.
Ma dal Pd non c'è da aspettarsi altro, come abbiamo visto in passato, dato che non hanno mai voluto approvare una serie legge contro il conflitto d'interessi, tutelando l'interesse dell'ex Cavaliere, e di tanti altri furbetti e disonesti. Caro Zanda, perché invece di pensare a come salvare Berlusconi non pensi ad approvare la legge contro i vitalizi dei parlamentari al Senato, del cui rinvio sei il principale responsabile? Qui l'unica legge "ad personas" è la legge elettorale che volete approvare contro milioni di italiani onesti, che si ricorderanno di voi quando finalmente potremo tornare a votare, e vi manderanno a casa.
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