Le veline di regime TG3, TG5, REPUBBLICA, IL GIORNALE ecc... hanno dato molto spazio alla parlamentare M5S che è stata espulsa dal gruppo ... un po' meno a questa notizia che riguarda l'alleato storico e fedele di Berlusconi.
Ve la facciamo leggere noi:
Mi vergogno di stare nel Pd
"Vergogna.
Nella vasta gamma
di sentimenti che ho provato in questi ultimi anni, e in special modo da quando
ricopro un ruolo di primo piano nel Partito Democratico, questo mi mancava. Rabbia, delusione,
sgomento, sfiducia, sì. E a tratti rassegnazione. Poi tornavano la
determinazione e la speranza, ora ammetto irragionevole, di riuscire a cambiare
questo partito dall’interno.
Quello che provo oggi, però, è un sentimento nuovo
che non trova più una giustificazione proporzionata al danno morale che il Pd
sta infliggendo ai suoi elettori, ai militanti, agli iscritti. A me.
Dalle primarie ritoccate per la scelta dei
parlamentari, alla drammatica vicenda dell’elezione del Capo dello Stato come
anticamera al calice ben più amaro del Governo “di scopo” con il PDL di
Berlusconi; ai 101 parlamentari del Partito Democratico che, uccidendo
politicamente Prodi, hanno gettato una prima pietra tombale sulla speranza di
una qualsiasi decente prospettiva che si fondi sulla fiducia, la tensione
ideale e i bisogni veri di un popolo tenuto e guardato a distanza.
Un patrimonio di migliaia di militanti e iscritti
che ne costituiscono la vera ossatura e che stiamo disperdendo con
un’apparente, ostinata premeditazione.
L’amarezza e il sentimento di sfiducia che abbiamo
lasciato loro dopo questi mesi assurdi ci stanno inchiodando a un destino
fatale, per il Pd e tutto il centrosinistra.
Sì, perché se gli eventi gravissimi che si sono
succeduti dal giorno dopo le elezioni meritavano un forte e aperto dissenso
verso il partito e questo governo, quelli di oggi ci consegnano il ritratto di
una classe politica alla bancarotta morale e civile.
Il mancato ridimensionamento dell’acquisto degli
F35, promesso da Bersani e dal Pd, è il penultimo atto di arrogante noncuranza
di fronte alle vere emergenze delle aziende che falliscono, di chi ha perso il
lavoro, degli esodati, della scuola e dell’università che affondano sotto la
scure dei tagli di bilancio.
I nostri parlamentari sardi non si sono distinti
per dissenso. Come sul resto.
L’ultimo, è stato recapitare nelle mani di un
dittatore al potere la moglie e la figlia di 6 anni del suo principale
oppositore derubricandolo a imbarazzante incidente internazionale da risolversi
con il prepensionamento di un opaco funzionario.
Non è solo Alfano a doversene andare a casa, sia
chiaro, ma tutto questo improbabile Governo e una bella quantità di
Parlamentari che, equamente distribuiti tra la Camera e il Senato, sono stati
nominati esclusivamente per garantire la sopravvivenza di un dannoso, pervasivo
sistema di potere.
Valentina Sanna (presidente Partito Democratico
Sardegna)
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento sarà motivo di riflessione!