Leggo le dichiarazioni
dell’On. Moretti del PD su un possibile Letta BIS: “Un conto è Grillo, un conto
i parlamentari del Movimento. Ce ne sono diversi in sofferenza e che sarebbero
pronti ad andare nel gruppo Misto. Al Senato almeno una trentina su circa 50”.
Bene, e’ tempo di raccontare qualcosa. Incontrai l’On. Moretti la sera in cui
101 piddini impallinavano Prodi (e noi dovremmo “dare fiducia” a una banda che
accoglie 101 serpi in seno) fuori Montecitorio. Era notte. Piangeva. La
consolai, le diedi una pacca sulla spalla, le dissi – coraggio -. Lei mi
rispose – diteci che dobbiamo fare – al che io replicai – semplice, domani
votate Rodota’, dateci un reale segnale di cambiamento. Con Rodota’cambierebbe
ogni cosa, si aprirebbero scenari nuovi, potremmo davvero iniziare un
cambiamento -. Le parlai con il cuore, con tutto il nostro entusiasmo.
L’indomani voto’ per un uomo di 88 anni, il principale responsabile di questo
indecente governo dell’inciucio tenuto per gli attributi (se di attributi
possiamo parlare) da un noto delinquente che ci ha gestito la vita per 20 anni
grazie a decine di “delinquenti morali”, i dirigenti del PD, che gli hanno
permesso ogni vergognosa azione. Alla proclamazione di N., in aula, guardai
l’On. Moretti. Mentre noi provavamo un senso di impotenza (il senso di
impotenza dei cittadini, non solo gli elettori M5S, ma tutti coloro che
speravano in un cambio) lei si spellava le mani. Ricordo con quanta cattiveria
(forse dovuta alla frustrazione dei giorni precedenti o forse dovuta alla paura
di tornare al voto e perdere la poltrona appena conquistata) ci guardava mentre
applaudiva. Aveva uno sguardo sprezzante come a dire – stavate per vincere ma
avete perso e chi comanda e’ ancora qua’ -. Per me quel giorno e’ cambiato
tutto. Tutte le speranze che avevo (non di alleanze ma di accordi almeno sui
temi, sulle questioni importanti, ad esempio l’elezione di un grande Presidente
votato dalla rete e apprezzatissimo anche dagli elettori di SEL e PD) sono
crollate in un istante. Tutte. E’ stato un momento drammatico. Da quel giorno
non ho piu’ rivolto la parola all’On. Moretti. Da quel giorno ho compreso che o
si fa “saltare il banco” come scrive oggi Beppe in un post magistrale o non
esiste futuro per la nostra splendida e violentata Italia. Non l’ho sempre
pensata cosi’. Se vi ricordate, parlando in aula della vergognosa guerra in
Afghanistan, chiesi aiuto al Parlamento, ai giovani deputati alla prima
legislatura che magari in passato erano anche scesi in piazza contro questa
assurda guerra. Dissi, citando Thoreau, che – le gambe non servono per
sedervisi sopra ed e’ tempo di camminare assieme -. Fui accogliente, aperto,
disponibilissimo al dialogo. Tutto e’ cambiato il giorno dell’inciucio. Tutto
quanto. O si manda a casa questa gente o non c’e’ nulla da fare. Il M5S non ha
nessun timore ad andare ad elezioni. Il timore ce l’hanno i partiti perche’
c’e’ il serio rischio (per loro) che “Vinciamo Noi” come dice sempre Matteo
Dall’Osso. Qualche mese fa, non lo nego, in un angolo remoto della mia mente
c’era una vocina che mi sussurrava – il PD non e’ come il PDL -. Oggi i fatti
hanno azzittito questa voce. Ho visto con i miei occhi ogni giorno cosa e’ il
PD, ho visto come hanno votato, ho letto le loro dichiarazioni, ho ascoltato le
loro supercazzole e sono giunto alla conclusione che il PD non e’ come il PDL,
e’ peggio! Perche’ il malaffare (bipartisan) ha distrutto il Paese ma e’
l’ipocrisia ad uccidere la speranza.
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