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martedì 19 novembre 2013

L’Italia da barzel(Letta) e tutte le bugie del premier nullatenente

articolo segnalato da Emanuele M5S MESTRINO
di M. MENEGHINI – L. FACCO
Non passa giorno che non ci si debba confrontare con uno stillicidio vero e proprio di notizie assolutamente tendenziose. Letta, il governo, i suoi membri hanno buon gioco nel far rimbalzare sui media alcuni dei luoghi comuni più ridicoli che si conoscano. Vediamo.
- “Sulla competitività dell’Italia pesa l’economia in nero che é quantitativamente importante, distorce la concorrenza e produce inefficienza”.
FALSO. La competitività dell’Italia è uccisa dalle tasse più elevate al mondo, dalle regole più assurde del mondo, dalla burocrazia più inutile del mondo. L’economia in nero non distorce il mercato, E’ il mercato. L’inefficienza nel mercato si auto elimina, è lo Stato che è inefficiente ed agisce da parassita nel mercato.
Solo per questa affermazione idiota merita il premio di coglione dell’anno.

- “L’evasione è un problema di concorrenza e competitività, innanzitutto”.
FALSO.  Indovina un po’ chi si prende la differenza tra chi paga le tasse e chi non le paga? Vediamo se ci arrivate. Così riuscite capirete anche la cavolata di cui sopra. Già, i soldi che non vanno allo Stato finiscono nell’economia reale.

- “Le tasse sono troppo alte perché non tutti le pagano”.
FALSO.  All’aumentare del gettito fiscale, la spesa pubblica è sempre aumentata in quantità superiore (vedi grafico a lato). Ormai neanche mia nipote di 11 anni crede più a questa fesseria. Quando le tasse aumentano, lo Stato spende semplicemente di più. E’ inutilmente, per alimentare le sue clientele e il suo “falso consenso”. Qualsiasi cretino è capace di aumentare le tasse, l’abilità sta nello spendere meno soldi in maniera efficiente. Vediamo se vi ricordate chi è l’ultimo “imbecille” – per dirla con le parole di Maffeo Pantaleoni –  che ha aumentato le tasse…

- “Tutti i soldi che saranno recuperati dall’evasione saranno utilizzati per ridurre la pressione fiscale”.
FALSO. Ma se ci credi e fai il bravo, Babbo Natale ti porta il trenino, ma solo se fai il bravo. Il recupero dell’evasione ha un costo enormemente superiore rispetto a lasciare evadere, solo che hai una buona scusa per nuovo clientelismo da assumere. Lo dimostra il fatto che dopo gli annunci di Berlusconi, Monti e Letta sul recupero dell’evasione, le gabelle sono solo aumentate. Mi preoccuperei più di aumentare la produzione di ricchezza che di decimare il risparmio.

- “L’impegno che dobbiamo prendere é quello di essere attenti nell’uso equilibrato e parsimonioso del denaro pubblico”.
FALSO. Vediamo qualche esempio parsimonioso? Tirar far fuori 2 miliardi di euro tra saggi, comitati, assemblee, esperti e indovini sulla spending review? Bravi, complimenti. Oppure dare 40.000 euro alla ex parlamentare Concia per consulenze su gay e sport, giusto per citarne una? Ma tanto, fatti gli annunci e le leggi, la Corte Costituzionale ha sempre modo di annullare tutto. Evitassero di sparare fesserie.

- “Gli italiani che hanno portato i soldi all’estero, evadendo, devono sapere che il clima è cambiato”.
FALSO. Difendere il frutto del proprio lavoro da un paese che ti porta via i 7 decimi di quello che produci non è evasione, ma legittima difesa. Si, il clima è cambiato, è arrivato l’autunno. Fortunatamente le cassette di sicurezza all’estero sono climatizzate a temperatura stabile. Quindi, se non vuoi guerre internazionali, lascia i soldi degli altri dove stanno e preoccupati di rendere appetibile questo paese per gli investitori stranieri eventualmente.

- “Nel nostro Paese sul lassismo e l’evasione fiscale non si è parlato un linguaggio efficace”.
FALSO. Avete fatto del vero terrorismo, facendo in modo che i consumi si abbassassero ulteriormente, dato che chiunque abbia denaro ha timore di spenderlo per via del Redditometro, di Serpico, di Equitalia e marchingegni vari. Inoltre, il modo in cui spendete i soldi delle tasse è sufficiente a convincere i cittadini a darvi il meno possibile. Sempre meno “fessi” sono interessati a pagare il vostro stipendio. Iniziate col cercare un lavoro per principianti, visto che avete dimostrato di non saper fare una cippa.

- “Applicare la Costituzione”.
FALSO. Signor nullatente Letta, non peggiori la situazione con una costituzione stalinista come quella italiana, per favore.

- “L’equità è la base della convivenza civile”.
FALSO. L’equità è la base della rivoluzione civile. Qui di essere paragonati a dei nullafacenti come voi non c’è alcuna intenzione, preferiamo che a valutarci sia il mercato, i consumatori, i clienti, non parassiti e burocrati. I miei soldi sono miei, non di un nullafacente. State attenti a non scherzare con questi argomenti, rischiate di fare la fine del Prina. Anche dalle parti di Roma conoscete il Prina vero?

- “La fiducia a questo governo è un segnale molto importante”.
FALSO. A parte che godete della fiducia del 28% degli abitanti di questo stivale (vostri amici diretti forse…), ma pensate forse di avere vita lunga con tutte le corbellerie che lei, signor Letta, e i suoi ministri andate raccontando?

- “Guardiamo con fiducia al progresso della lotta all’evasione”.
FALSO. Sono rimasti in quattro gatti a lavorare (3 persone che ne mantengono altre 7 per l’esattezza). Le aziende scappano, i cervelli fuggono, i disoccupati aumentano, il gettito Iva diminuisce… dobbiamo andare avanti? Tu chiamala se vuoi… ripresa. E’ vero che Napoleone diceva che “la stupidità in politica non è un handicap”. Suvvia, però… non esageri. Lei avrà anche le “palle d’acciaio”, ma sapesse come ha ridotto le nostre!!!



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