Parte
prima
Un brutto giorno di
qualche tempo fa accadde che un bimbo scrisse un tema nel quale doveva solo
descrivere gli aspetti positivi di sè, ma il piccolo era da molto che stava
vivendo un disagio scolastico molto più grande di lui e nonostante le denunce
verbali era stato ignorato; allora si fece coraggio e mise il tutto per
iscritto: il risultato fu che il docente usò la sua fiammante penna rossa e
tirò un bel segno obliquo su quella denuncia palese di abusi di massa che
duravano da anni.
Quando il ragazzino tornò a casa era
triste e demotivato e i suoi genitori rimasero molto sconcertati per l’accaduto
e si rivolsero a chi di dovere, ma la situazione non cambiò perché fu
praticamente inesistente la collaborazione fra team docente e famiglia.
Il corpo docente compatto e duro negò
sempre, anche di fronte all’evidenza!
Con quell’emblematico segno rosso
l’insegnante aveva risolto tutti i problemi e l’escamotage era stato quello di
affermare con grinta e convinzione che la piccola vittima era andata fuori
tema.
E’ molto facile insabbiare, far finta
di niente così non ci si deve mettere in gioco, non si devono prendere
provvedimenti e non si deve far nulla di costruttivo per migliorare.
Questo fatto, come altri ben più gravi
ci devono far riflettere, troppo spesso si dice di fronte a qualche fatto di cronaca : “Si poteva evitare”.
Prima di parlare di atti BULLISMO bisogna evidenziare quali possono
essere considerati come tali.
Bullismo
diretto: Voci diffamatorie e false accuse
Aggressioni e/o giochi violenti con
forti squilibri
Esclusione dal gioco (Convenzione dei
diritti del fanciullo)
Danneggiamento di cosa altrui.
Bullismo indiretto: Fare
pettegolezzi ed isolare dal gruppo.
Alla luce di tali affermazioni viene
naturale domandarsi: QUALE SCUOLA
POTREBBE CON SICUREZZA AFFERMARE QUI NON C’E’ BULLISMO????
Una cattiva scuola ignora, minimizza,
nega, rimuove, giustifica, razionalizza, colpevolizza la vittima e i genitori
della stessa, accantona o gestisce malamente gli episodi di bullismo.
Una buona scuola si dimostra
attivamente pronta nel combattere fermamente e giustamente simili episodi.
Nessuna scuola ha una ricetta per il
bullismo, ma considerare il problema seriamente è un buon inizio.
Non solo non c’è nulla da perdere, ma
incoraggiando gli studenti a parlare di bullismo rende più facile imparare a
discutere di altre forme di abuso.
Di fronte ad una denuncia di bullismo
da parte di un minore gli adulti sono responsabili, quindi gli adulti che
deludono un bimbo vittima di atti di bullismo ignorandolo: rinforzano in lui la
sua disistima e lo minano per sempre.
Ogni
studente ha il diritto di frequentare una scuola sicura e quest’ultima ha la
responsabilità di fermare il bullismo.
La
scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata
ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. In essa, ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera
per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto
allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione
e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York
il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano. D.P.R.
24 giugno n. 249
R.E.
Ma c'è qualcuno che se ne occupa alle scuole medie di Mestrino?
RispondiEliminaQualcuno si chiede perchè molti genitori alle medie portano i lori figli a Rubano?
O quel qualcuno è troppo impegnato a fars i cazzi suoi in consiglio comunale?