Il problema più grande è che ci
sono persone che danno animo e corpo per sostenere questo partito, lo fanno
convinti di stare dalla parte del giusto, dalla parte di chi vuole garantire un
futuro ai loro figli. Non metto in dubbio le loro intenzioni, rispetto la loro
dedizione anche se ci chiama Grullini, ma credo che a forza di tapparsi occhi e
orecchie finiranno per diventare autistici. E però non posso tacere. Non lo
posso fare perché la loro dedizione è nemica del futuro di chi verrà,
loro malgrado. Liberi di farlo ma io li combatterò.
SEMPRE. SEMPRE. SEMPRE.
Il loro è il lavoro per il mantenimento dello
status quo che ci conduce da anni verso la distruzione di questo paese. Il più
bello del mondo. Consapevoli o meno conta poco. Non mi interessa. Come fanno a
non accorgersi di chi continuano a promuovere?
Con alcuni tra chi a Febbraio
ripose la propria fiducia di cambiamento nel M5S oggi mi trovo a discutere dei
risultati, per loro non soddisfacenti. Signori, cosa avete fatto VOI dopo quel
voto?
Avete spento la vostra
attenzione, per poi ripresentarvi come chi dopo un anno da un acquisto
reclamando la garanzia di legge vuole la sostituzione del prodotto perché
insoddisfatto.
Vito Crimi un dì mi disse de
visu:
“LA DEMOCRAZIA È UN PROCESSO LENTO; LA TIRANNIA È UNA TRASFORMAZIONE
MOLTO VELOCE”.
Come ci si può aspettare che in
pochi mesi si possa riparare ad una cancrena che coinvolge l’intero tessuto
sociale Italiano? Non vedete come funzionano ancora oggi le cose in
qualsivoglia relazione con la società attuale? Ma….un segnale positivo c’è.
Molto importante.
Se oggi siamo il 25% degli
elettori a credere nel M5S il motivo sta nell’enorme passo in avanti che ha
compiuto il movimento. Ma come direte, ma non era il 25% anche a Febbraio del
2013?
No signori, chi vota oggi M5S lo
fa ben più consapevolmente di chi lo fece a Febbraio del 2013. Non sono più
persone “deluse”, sono persone che partecipano, quindi che credono di potersi
riappropriando del loro paese. Sono diventati gli anticorpi del sistema.
“Caro mio, non ci siamo,- così rispondo all’elettore “deluso”- il
tuo voto non vale quanto credi, il valore del tuo voto sta in quello che fai dopo
il tuo voto.
Lo dico perché IO ho fatto
quello scalino che TU ti ostini a non voler fare, che non scegli di considerare
come soluzione al tuo problema, tesoro caro, devi partecipare.
Perché accetti l’idea che l’Italia non sia TUA? E’ questa una domanda
che ti coglie sorpreso?
E perché mai dovresti sorprenderti, visto che sto parlando di casa tua?
Se un ladro entra in casa tua che fai? Gli offri il caffè? L’esempio forse non
calza? Allora ti senti sicuro? Sei sereno? Hai l’impressione che la tua vita
stia percorrendo una strada felice? Ti culla forse la speranza che chi verrà
potrà giovarsi di un paese migliore del tuo?
Rifletti. La nostra generazione è la più felice di tutti i tempi,
ovvero, stiamo vivendo nella storia dell’uomo l’era più felice che sia mai
esistita. E’ merito tuo? O di chi ti ha preceduto? Cosa dirà chi verrà del tuo
di operato? Ti interessa? Sei certo che la X che fai (se la fai) con la
matitina nel segreto dell’urna sia ciò per cui chi verrà potrà biasimarti o
dovrà ringraziarti?”
C’è una cosa drammaticamente
semplice da capire:
Come puoi garantire in un
movimento di persone nel quale è fondamentale e costantemente invocata la
partecipazione diretta e attiva di quanti più cittadini possibile, che vi sia
un capo, guru, despota, tiranno o chiamatelo come volete che si assurga a re
supremo del movimento? In democrazia?
Semplice: Non é possibile e infatti
non é così. E’ contro quanto la storia
ci insegna.
Smettila di darti alibi come un idiota rispondendo a chi ti invita a partecipare che Grillo urla e non
conclude nulla. Sei costantemente oggetto di uno strumento propagandistico che
ti rende cavia di una scientifica ricerca di crearti degli alibi per non
partecipare. Accettalo.
Stiamo parlando di un uomo che ha
65 anni, uno che ha attraversato il canale di Sicilia a nuoto, chiediti chi
glielo ha fatto fare. Per Dio se hai 65 anni lo faresti? Se ne hai meno tuo
padre lo farebbe? Lo faresti per soldi? per potere? per Fama? Sono questi gli
elementi essenziali che questa società ci ha illusoriamente abituati a pensare
siano gli obiettivi principe di chi ricerca la felicità.
Chiediti il perché. Perché non
capisci che si possono fare delle cose non per denaro? Perché insistono questi
grullini del cazzo da mane a sera per eliminare i soldi dalla politica?
I principi base per garantire che
una associazione di persone persegua il bene comune sono semplicemente tre:
1. Non
vi devono esserci soldi di mezzo.
2. Gli
“associati” devono essere il numero maggiore possibile.
3. Limite
di due mandati.
Cosa di questi punti accomuna il
M5S al PD?
NULLA
E io godo nel potermi considerare
libero di pensare, di dire di vivere e di non dipendere.
Io Godo. Tu non puoi.
Ah già, Renzie si è già candidato
di nuovo a sindaco di Firenze, pagina 5 angolino in basso a destra piccolo
piccolo, Il Mattino di Padova del 10/01/2014. Gruppo l’Espresso. Tessera n° 1
PD, residenza in Svizzera.
Se non ci vedi nulla di strano,
fatti un giro in psichiatria.
H5S
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