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lunedì 13 gennaio 2014

La Boldrini ha fame: spesi 2,5 milioni in più per cibo e vino

N.B.: TUTTO INVENTATO DAI POPULISTI, DEMAGOGHI, IGNORANTI ECC ECC.... ???
La spesa per la ristorazione è schizzata verso l’alto. Nei primi sei mesi 2012, quando tutti i deputati erano in servizio regolare, questo capitolo indicava a consuntivo 1,7 milioni di euro. Nei primi sei mesi 2013, in realtà occupati solo a metà dai deputati, la spesa per ristorazione è salita a 4,2 milioni di euro.
In via Uffici del Vicario, adiacente a Montecitorio, c’è un bar gelateria fra i più apprezzati dai romani. Ora possono apprezzarlo meglio anche i deputati, visto che rispetto all’anno precedente il rifornimento è passato da 4.855,95 a 13.640,01 euro. Aumenta con la nuova legislatura anche il consumo di pesce fresco: la ditta “Dal Mare” ha fatturato 12.200 euro contro i 9.198 dell’anno precedente. Ridotto il consumo di cioccolato: la Venchi scesa da 2.235 a 964 euro. Schizza verso l’alto il consumo di alcoolici. Il prosecco Val d’Oca non attirava un granché quando c’era Gianfranco Fini: 483,52 euro. È passato a 2,440,79 euro. Anche birre vini forniti dalla Doreca srl hanno fatto un balzo in avanti: da 17.389 a 25.287 euro. Penalizzata la Nestlè, e chissà se qui c’è proprio lo zampino diretto della Boldrini (la multinazionale è da sempre nel mirino degli ambientalisti e della sinistra radicale): fatto sta che la sua mini commessa è scesa da 3.921 a 834 euro. Festeggia a tavola invece il re delle carni Cremonini, che ha conquistato un nuovo contratto con la Camera incassando in quei sei mesi 13.374 euro.


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