Io amo la Birra

Oggi spiego, quand'anche ve ne fosse la necessità, la prima regola per chi fa politica.

L'importante non è quello che pensi, non è quello che fai, non è come agisci, non è come ti comporti, ma quello che dici, in pubblico e come ti vesti.

Ecco perché non c'è nulla di cui stupirsi oggi se i comuni le province le regioni lo stato sono disastrate, hanno conti in rosso e rappresentano il vero fardello del paese.

Semplicemente perché sono amministrate da gente che non ha la più pallida idea di quello che pensa, o che fa, ma sa perfettamente quello che dice e come si veste.

Il punto che non vuole comprendere l'italiano beota è che l'apparenza non inganna a puntate o a intermittenza, l'assunto che l'apparenza inganna vale sempre, sia che l'astante sia fisico che una presenta mediatica.

Cerco di spiegare in termini semplici, se vi arriva sul cancello un elegantone in giacca e cravatta e vi suona il campanello, già il fatto che suoni il campanello vi rompe i coglioni.

Orbene, voi da cortese cittadino aprite la porta d'entrata o sollevate la cornetta del videocitofono, basta la prima immagine per catalogare il suonatore di campanelli come un appartenente ad una delle tre categorie seguenti:

1-Rappresentante della Folletto

2-Testimone di Geova

3-Invasato di qualche Onlus a mendicare monete

Ovviamente 99 casi su 100, (l'1 % resta fuori perchè porta gli occhiali sbagliati in quel momento) lo manda al caldo per non dire altrove.

Io diffido sempre in analogo modo di tre cose soprattutto:

1-Titoli dei giornali

2-Parole professate da un politico (anche del M5S)

3-Abbigliamento della persona che attrae la mia attenzione in quel momento

Se analizziamo i tre punti scopriamo che vengono impiegati in modo sistematico quando si tratta di orientare il consenso, in ambito politico, religioso, civile.

C'è una regia comune che produce le scene quali fossero tratte da un film, il politico di turno è l'attore, la stampa cartacea e non, fa da megafono, l'abbigliamento dell'oratore è "consono" all'ambito, le foto riportate nelle testate sono sempre a modo spesso con montaggi del soggetto in compagnia di figure positive del momento.

Insomma un teatrino perfetto.

Accade dunque che in vista delle Regionali del Veneto il grosso problema del PD sia quello di quale figura incarni perfettamente lo stereotipo che alberga nel cuore dei Veneti, che goda dei favori della stampa e soprattutto: vesta bene!

Eccola, la mia birra preferita, Alessandra Moretti!

Già segretaria di Bersani, poi Renziana doc, poi eletta in parlamento italiano, dove alberga per poco più di 1 anno poi cavallo di troia per le Europee e ora per le regionali.

Inutile rammentare il suo tweet su Renzi durante le primarie vinte da Bersani:"Renzi un po' gli assomiglia -sott. Berlusconi-, fa la primadonna, e' egocentrico ed e' anche maschilista" chapeau per la coeRenzia.

Inutile chiedervi ma per quale motivo votate una che cambia tre camere in due anni?

Inutile chiedervi cosa cazzo abbia combinato la signora in questione per meritare il vostro voto.

La risposta è già scolpita, veste bene parla bene e i giornali la elevano a umil donna che si fa carico del fardello.

Beeeeeee
Luca