Sono certo che non trattandosi di Gossip questo post avrà pochi lettori.
Avete dimostrato negli anni, grazie alla analisi dei dati che possiamo fare sulla quantità di lettori di ciascun post, che se facessi un articolo sulla valutazione degli effetti di un prevedibile evento sismico che coinvolgesse la scuola di vostro figlio, non vi spingereste nella lettura se non in meno di poche decine di persone.
Un articolo invece dal titolo "Il piscione Maleducato" rischia di divenire uno dei più letti del nostro Blog.
E la cosa, mi concederete, è quanto mai frustrante oltre che offensivo della vostra dignità di lettori.
Venendo al dunque, pare che, fino alla prossima supercazzola dell'attore da "ruota della fortuna" bimbominkia cazzaro Renzie, (degno erede di B), lo STATO Italiano abbia abusato truffato e sfruttato, chi, tra i nostri concittadini meriterebbe di essere portato in palmo di mano da mane a sera:
Il corpo docente ed amministrativo della scuola pubblica.
" La questione trova la sua origine nelle cause presentate da un gruppo di lavoratori precari assunti in istituti pubblici come docenti e collaboratori amministrativi in base a contratti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione: tutti loro hanno lavorato durante periodi differenti, ma non sono mai state impiegati per meno di 45 mesi su un periodo di 5 anni. Sostenendo l’illegittimità di tali contratti, hanno quindi chiesto per via giudiziaria la riqualificazione dei loro contratti in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, l’immissione in ruolo, il pagamento degli stipendi corrispondenti ai periodi di interruzione tra i contratti nonché il risarcimento del danno subito. Secondo i giudici di Lussemburgo hanno sostanzialmente ragione: perché la normativa italiana non prevede alcuna misura che possa prevenire il ricorso abusivo ad una successione di contratti di lavoro a tempo determinato. Inoltre la legge italiana «non prevede criteri obiettivi e trasparenti al fine di verificare se il rinnovo risponda ad un’esigenza reale, sia idoneo a conseguire l’obiettivo perseguito e sia necessario a tal fine»
In sostanza, lo STATO Italiano ha, abusando delle condizioni di necessità di molti laureati e non, sfruttato la loro necessità di lavorare, inevitabilmente producendo effetti negativi sui nostri studenti, al fine di non aggravare le finanze dello STATO.
Inutile io affronti la filippica degli sprechi di STATO, già i Grillini a Roma ci fanno due palle così con questa solfa, ma io chiedo alle poche decine di lettori che si sono spinti fin qui:
A VOI STA BENE QUESTA POLITICA? SIETE DAVVERO DAVVERO CONVINTI CHE SIA INEVITABILE COME CE LA RACCONTANO?
Ora approfondendo si legge una osservazione (stranamente utile) del giornalaio che riporta:
"Trattandosi di un rinvio pregiudiziale, e cioè di quel meccanismo che consente ai giudici degli Stati membri di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione, la Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta infatti al giudice del Paese Ue risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte europea..."
Ma incredibile IL GOVERNO HA GIA' PENSATO A TUTTO!! (avranno pure imparato da qualcuno i signori Amministratori a Mestrino no?),
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini infatti così interviene:
«Mi pare che i contenuti e i metodi che la “Buona scuola” prevede siano perfettamente in linea, ma anticipatori, rispetto a quello che la Corte europea ha indicato in questa sentenza»,
Tradotto: I nostri fantastici Legislatori stanno già studiando il modo per metterlo a bottega ai precari.
Stay Tuned
Luca
La parte relativa alla richiesta di riconoscimento della retribuzione per i periodi di interruzione tra una contratto e l'altro mi ha fatto sorgere un interrogativo. Perché gli insegnanti devono essere retribuiti anche nei periodi di "sospensione dell'attività didattica"?
RispondiEliminaSi badi bene che non sono per la stagionalizzazione della professione ma per l'impiego degli insegnanti in attività tipo i centri estivi e i corsi di recupero nei periodi di pausa, così da allineare le loro ferie a quelle degli altri lavoratori.
Mi piacerebbe conoscere anche altre opinioni sull'argomento.
Betta
Mi invesse me domando sempre come che fa sta zente a vivare pa ani sensa un stipendio che core tuti i mesi. Mi se salto na boeta i me taja i fii ! Capisso che tanti gavarà anca ea fameia ae spae che i querze quando che i ze casa, ma comunque che vita del casso zea ? Mi posso capire tuto, ma come se fa a stare in te na condision del genere pa ani ? Queo che me preocupa ze el fato che zente che aceta de vivare cossi sia quei che in sostansa ga da levare e insegnare ai fioi nostri cossa che ze ea vita.
RispondiEliminaDa un serto punto de vista i me fa pecà parchè sto stato ze na merda, ma da naltro punto de vista a ghe diria de catarse de meio da fare nea vita che star la a spetare e sperare. A no sta scrito da nesuna parte che uno par forsa ga da fare queo. Se poe anca sporcasse e man o ndare casa col mae ala schina, ma no parchè te si sta massa sentà ! Tre mesi de ferie pagae ? Mi e ferie e go sempre fate quando che e ga decise el paron e nesuno me ga mai pagà pa 3 mesi l'ano pa stare casa. Che sia par queo che i voe a tuti i costi fare i insegnanti ?