Da alcuni ambienti euroscettici (non tutti), si imputa
ogni causa e volontà del rigore alla Germania, come se i trattati (da Maachstricht in poi) non li avesse firmati nessuno e le 17 nazioni siano state
costrette a firmare con la pistola alla tempia ed in 20 anni nessuno abbia
avuto niente da eccepire.
Poco importa che gli
Stati Uniti d'Europa nacquero negli USA attorno agli anni '50-'60 e che la Germania fu ricattata, così come di poco interesse destano i conti truccati da Italia e Grecia
con la "gentile" e "generosa" collaborazione di Goldman
Sachs (banca americana, quindi incriticabile).
La Germania, nonostante la seconda guerra mondiale si
è rivelata l'economia più forte, certo non aveva bisogno di distruggere le
economie delle altre nazioni. Per giunta, i rallentamenti che la sua economia
sta subendo sono causati dall'euro. Se davvero è stata così scaltra, come narra
qualcuno, da aver architettato l'euro per imbrigliare le economie dei
concorrenti, non avrebbe delle grandi menti ad eseguire il piano. L'altra
accusa è che si voglia appropriare dei gioielli di famiglia, ma chi tira fuori
questo argomento non precisa che:
- sul panfilo Britannia c'era l'economia
finanziaria angloamericana rappresentata (ad ogni modo
fosse stata anche la finanza finlandese o zulù l'avrei detestata comunque in
quanto finanza che è apolide)
- i maggiori beneficiari delle privatizzazioni
italiane sono state compagnie francesi e banche americane (controllate voi
stessi).
Qui le ultime acquisizioni di marchi importanti, ogni commento è superfluo.
Qui le ultime acquisizioni di marchi importanti, ogni commento è superfluo.
Ma non importa. Siamo una nazione che vive di slogan
preconfezionati. Ora è uscito un altro "capo di imputazione" contro
la Germania, l'export.
Esporta troppo e lo fa a danno della "periferia"
tant'è che Bruxelles la "riprende". Le altre nazioni sono incapaci di
fare export perché manca loro le palle per uscire dall'euro e naturalmente è
colpa della Germania.
Tanto per precisare la moralità e bontà di certi
pulpiti, Bruxelles è lo stesso che lancia invettive un giorno si e l'altro pure
contro il governo magiaro Orban perché ritenuto reo di esercitare la sovranità
nazionale.
Ieri la Repubblica potevamo leggere questo
articolo Gli Usa attaccano Berlino sull'export
che "indebolisce l'Eurozona" ed oggi
il Corriere riporta Gli Usa attaccano l’egoismo di
Berlino «Frena la ripresa dell’Eurozona» dissero gli spioni che hanno addebitato la loro crisi della finanza
casinò a tutto il resto mondo.
Toh, ma guarda i nostri liberatori sempre pronti a
proteggerci dalle "prevaricazioni" dei tedeschi. I nostri padroni sì
che sono interessati solo al nostro bene a "gratis", mica come i
"mangiapatate". Mi viene difficile non pensare quindi, che coloro che
alimentano la rabbia contro la Germania perché esporta, neanche in maniera tanto velata, facciano
il volere di Washington.
Magari in previsione degli accordi per il Transatlantic trade and Investment
Partnership - la NATO economica, farebbe molto comodo "sedare" un'economia forte come quella
tedesca. Abbatterla, immagino significhi "liberare" spazio per far
posto ad aziende americane.
Ora, la Merkel che amministra una colonia Usa, si è
molto adirata, pare più di altri sudditi europei, per lo spionaggio della NSA a
danno suo e dei suoi connazionali.
A seguito di ciò, la Cancelliera ha fatto sapere che intende
interrompere i negoziati del TTIP (ed il
giornale di Confindustria è preoccupato poiché la Russia e Cina si
avvantaggerebbero di tale lite, alla faccia della libera concorrenza tanto
sbandierata).
Ma guarda
un po' che coincidenza, gli Usa attaccano "Berlino", mica la TROIKA
che, in virtù dei trattati firmati con tanta fierezza dai camerieri delle
banche, ammazza i greci, spagnoli, irlandesi, italiani etc. Ocse, G20,
FMI che tramite l'austerità spogliano popoli per arricchire l'élite dell'1%
hanno sempre imposto il rigore a paesi non europei ben prima che la Ue nascesse
e ne comandano la perpetuazione anche nella UE. Sono tutti agli ordini della
Merkel? Già la ferrea
opposizione agli Eurobond naturalmente è motivo di
astio da parte dei banchieri e fedeli servitori che scambiano la
garanzia che la Germania sarebbe chiamata a corrispondere per i debiti degli
altri stati (insieme a tutte le altre nazioni forti dell'eurozona - opps non ce
ne sono) come "mancanza
di solidarietà". In sostanza è come se io mi comprassi la Ferrari
mentre ho il frigo vuoto ma tanto poi chiedo al mio vicino di saldare il conto.
Se devo
considerare Attalì un Gandhi permettetemi che quando
parla di solidarietà immagino che intenda che questa debba essere devoluta ai
"mercati" e banche?
Ad ogni
modo, l'opposizione agli eurobond è stato il primo tassello di una escalation
anti tedesca, se si aggiunge anche allo stop dei negoziati per il TTIP è guerra
aperta.
Gli Usa
devono avere il diritto di dominare incontrastati, chiunque si metta di
traverso sarà dipinto come un mostro, ormai, almeno nella controinformazione,
dovrebbe essere chiaro.
Barbara
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