Ogni tanto è giusto fermarsi e riflettere, lasciando in stand-by un cuore affezionato al proprio passato ma che produce insane abitudini. Ho fatto il tifo per la sinistra sempre, più che da semplice spettatore simpatizzante, sono stato un militante. E lo sono stato sempre, intimamente convinto di lottare per e con le classi sociali più deboli, a partire dal 1969. Ho anche partecipato attivamente, fondando un circolo per la costituzione del nuovo Partito Democratico, per favorirne la nascita nel Paese in cui abito. Con il contributo di molti amici, il Partito Democratico nacque, fondendo i Democratici di Sinistra e la Margherita.
Per primo fu Di Pietro a darmi l'occasione di alcune riflessioni, ma poi bastò il PD:
1. Di Pietro, con la sua iniziativa politica a favore dei referendum (acqua, nucleare ecc.), anche se la vittoria non era affatto scontata. Ci mise la faccia e dimostrò buona volontà e coerenza. Nel PD, per non rischiare una sconfitta politica, prevalse la paura e quindi si accontentò di un ruolo politico marginale.
2. Di Pietro propose in parlamento un legge perequativa del trattamento pensionistico dei parlamentari a quello di lavoratori dipendenti: 40 anni di contribuzione, con ricongiungimento dei vari contributi lavorativi a quelli di parlamentare. Gli unici a votare a favore furono i 22 parlamentari dell'Italia dei Valori. Il PD votò contro l'eliminazione di uno scandaloso privilegio, insieme al centrodestra di Berlusconi e a tutti gli altri della casta.
3. Di Pietro, per la riduzione dei costi della politica, votò per la soppressione delle Provincie, insieme al terzo polo. Il PD si astenne.
4. Il PD lasciò ai movimenti la raccolta di firme contro il Porcellum, teorizzando ipocritamente che il partito ha il compito di operare a livello politico (all'interno del "Palazzo"). Non si impegnò quindi direttamente con il proprio simbolo. Insomma, il PD si ritagliò per sé il ruolo di semplice mediatore politico, non riconosciuto da altri.
5. Sui rimborsi elettorali il PD si allineò ai partiti che raggirarono la buona fede del popolo italiano. Bersani, un distrattore di denaro pubblico, non trovò di meglio che denunciare pubblicamente i suoi contestatori accusandoli di essere "populisti" e "antipolitici".
6. Il PD intascò e tuttora intasca i soldi dei rimborsi elettorali, cifra ben superiore a quella realmente spesa, dimostrando di essere eticamente non dissimile dai partiti del centro-destra.
7. Il PD, alleandosi con Berlusconi, è entrato nella maggioranza del governo "tecnico" Monti, che si è distinto per le modifiche al sistema pensionistico, per la creazione della categoria degli "esodati", per l'attacco ai diritti dei lavoratori (art. 18), per l'aumento delle tasse, per l'incapacità di fronteggiare la crisi economica e il precariato, per l'incapacità di dare garanzie ai lavoratori che perdevano il posto di lavoro, ecc. Una politica distruttiva e drammatica per le classi sociali più deboli. Una politica disastrosa che, senza l'irresponsabile appoggio del PD, sarebbe stata ben più difficilmente praticabile.
8. Nel 2013, dopo un esito elettorale che lo penalizzava e dopo aver chiesto al M5S il voto di fiducia in cambio di niente (Bersani: "Un'alleanza con Grillo? Non siamo mica matti", il PD dei "sani di mente" si è alleato nuovamente con Berlusconi. Risultato? Un governo delle larghe intese governato dai lobbisti, che vorrebbe fare le riforme ma rimanda e non fa, che cerca di far passare le "marchette" dei lobbisti, puntualmente smascherate dal M5S, in decreti omnibus che sarebbero anche incostituzionali.
Insomma ho deciso di smetterla di votare col cuore personaggi che si sono rivelati una continua contraddizione con gli ideali ed i programmi da loro pubblicizzati.
Ho deciso di votare solo quella formazione politica che nei fatti porterà avanti con coerenza i propri obbiettivi, se questi obiettivi saranno compatibili coi miei.
NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO & L'ONESTA' TORNERà DI MODA
Ecco due parole d'ordine intriganti, due binari perfetti per un bell'impegno.
Nel Movimento 5 Stelle ho trovato gente ONESTA, che vuole un reale cambiamento, che prima di rivendicare il cambiamento lo pratica con coerenza per sé, che studia il linguaggio, le leggi e i regolamenti per imparare ad agire con efficacia e determinazione in un "Palazzo" che esclude i cittadini. Infatti il M5S, in linea con la necessità di ridurre i costi della politica e di praticare la politica in modo radicalmente diverso, agisce in modo coerente:
1. rinuncia ai rimborsi elettorali nel rispetto della volontà popolare;
2. pretende un Parlamento pulito, senza condannati;
3. propone per tutti gli amministratori locali e per tutti i parlamentari un massimo di due mandati, norma che applica ai propri;
4. ha ridotto i compensi ed i privilegi dei propri parlamentari;
5. non partecipa alle elezioni per il governo delle Provincie;
6. si batte per il rispetto degli esiti referendari;
7. ogni 3 mesi cambia i responsabili dei propri gruppi parlamentari;
8. si batte per la difesa della Costituzione;
9. si batte contro la mortificazione del Parlamento e la concentrazione del potere nella Presidenza della Repubblica e in quello che una volta si chiamava l'Esecutivo: il Consiglio dei Ministri;
10. denuncia tutte le norme "marchetta" infilate dagli amici dei lobbisti nei decreti omnibus;
11. si batte contro le "pensioni d'oro" e l'innalzamento delle pensioni minime;
12. si batte contro i doppi e tripli incarichi, con i doppi e tripli compensi economici e con le conseguenti doppie e triple pensioni.
13. propone un salario sociale per chi perde il posto di lavoro e rimane senza retribuzione
14. ecc. ecc. ecc.
Insomma, ho scelto di tornare a lottare insieme a chi oggi ha ancora fame e sete di GIUSTIZIA SOCIALE, con chi riconosce nella SOLIDARIETA' un valore essenziale e irrinunciabile, con chi vuole reinserire l'ETICA nell'attività politica ed il primato della politica sull'economia, con chi crede che i parlamentari siano "DIPENDENTI" dei cittadini che li hanno votati, con chi non cerca voti ma chiede l'impegno personale.
Io ho deciso:
PARTECIPO alle attività del Movimento 5 Stelle, dando il mio contributo a un gruppo di persone in cui rivedo e rivivo lo stesso entusiasmo, la stessa voglia di cambiamento e le stesse motivazioni che caratterizzarono il mio impegno giovanile.
Io ho deciso:
VOTO per il Movimento 5 Stelle. Fallo anche tu.
Rodolfo
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