Cerchiamo di
spiegarci bene, io ero tra i primi italteleidioti a sostenerlo all’indomani
delle elezioni.
Lo pensavo
semplicemente perché assuefatto dal sistema informativo Italiano, che è
sbilanciato in modo importante verso i canali televisivo e cartaceo. Sono gli
stessi media a convincerci a cercare la verità, o meglio a riceverla, da Stampa
e TV.
Spargere la
convinzione che il movimento non avrebbe avuto successo, se non raggiungendo
tutti tramite la TV ,
era il modo più veloce che avevano i
media per abbattere il movimento come una giovane gazzella in una savana di
Leoni. Bene han fatto dunque a starsene alla larga…
Attendo,
ormai quasi un anno, pian piano maturando sempre più la convinzione che
l’isolamento mediatico, perseguito con scientifica pervicacia dai canali
convenzionali, porterà sempre più il gruppo a passare da partigiani a psicopatici sperduti nelle sale
più remote di un manicomio, quelli di cui ci si dimentica fino a che morte non
sopraggiunga.
L’immagine
che ne esce dei 5 stelle, da questi mesi di costante campagna della negazione
di esistenza ed attività da parte dei media, è sconfortante.
La loro
attenzione si risveglia in modo quasi fulmineo allorquando v’è da riportare
alle ribalte della cronaca da “Novella 2000” ora la Gambaro con lo scontrino, ora la parolaccia del
parlamentare, ora l’insulto, ora la macchina parcheggiata sulle strisce
pedonali (corriere della sera e tutta la scarrettata di leccaculi a ruota).
In questi
giorni non si può non notare il cambio di strategia con persone evidentemente
“preparate” a scendere nell’arena, “finalmente” direte voi, “purtroppo” penso
io.
Vengo da anni
di ignobile latitanza nell’analisi delle informazioni dalle quali siamo
bombardati da mane a sera, illusoriamente convinto che o non fosse tema a me
collegato, o semplicemente che io ne fossi immune come se vestissi la tuta di
batman.
Mio malgrado,
me ne vergogno visto che di mestiere uso l’analisi quotidianamente. Son come
quelle cose che se non scatta la molla non vedi, non senti non tocchi non
gusti, restano li nel cartoccio.
Ebbene da un
po mi diletto ad analizzare le modalità di scrittura degli articoli della
stampa cartacea, le presentazioni in TV dei politici da parte dei conduttori,
le interviste, le dichiarazioni, sia in Radio che in TV, le notizie di politica
dei TG, insomma sono come un bambino che non riesce a dormire perché in stanza ha la sveglia che fa tic tac
(quella della nonna), quel tic tac che se carpisce la tua attenzione non ti molla
più. La mia sveglia sono i canali di informazione e le modalità di informarci.
E sono addivenuto alla conclusione che ci prendono per cretini, da mane a sera.
Purtroppo o
per fortuna aveva ragione Beppe, se si va in televisione l’azione sarà
distruttiva bisognerà andarci molto più che preparati, bisogna essere granitici
nell’immagine, nella concretezza delle frasi non bisogna lasciarsi intimidire e
non è concesso alcun tentennamento.
Stiamo
parlando di cittadini che il giorno prima erano a fare banchetti per strada con
la bandiera e oggi si trovano davanti monumenti della televisione come Vespa
Santoro e compagnia cantando. Provateci voi.
Orbene, se
prendiamo in analisi le ultime settimane ci siamo accorti che c’è un asse che
definirei La7-M5S.
Di fatto Mentana,
ancorché becero Comunista (per citare il mio amico Tony) da un bel pò di tempo
da spazio sufficientemente oggettivo alle peripezie dei nostri soldati, facendo
ultimamente da volano alle presenze di Di Battista Di Maio Sarti a Servizio
pubblico, con il disturbo nell’intermezzo del canotto gonfiabile dalla parrucca
rossa.
Sarà un caso ma questa settimana abbiamo avuto
pentastellati in tre prime serate su La7, hanno presentato la messa in stato di
accusa di King George e guarda caso Sant’oro ha mandato in onda le
dichiarazioni di un pentito nell’affare stato mafia e trasmesso le famose telefonate
di Naples iniziando la sua trama della love story stato mafia.
Delle due
l’una o La7 punta su M5S per alzare gli ascolti o La7 non è in mano ai partiti
come Rai (PD) e PDL (Mediaset) che hanno scelto l’oscuramento totale come
difesa estrema.
Vere
entrambe. Aggiungo che Il fattoquotidiano è azionista del programma Servizio Pubblico
ed è l’unico giornale che sta veramente dando contro al governo con le firme di
Travaglio e Scanzi scatenati in difesa e timidi in attacco con il M5S. Il Fatto
quotidiano è edito da una società per azioni priva di azionista di controllo.
Tra gli
azionisti editori, giornalisti, lo stampatore.
Leggerissimamente
più indipendente del corriere nazionale (per citare il più accreditato
giornalaio Italiotico):
Nel Patto Quote (%) Fuori Patto Quote
(%)
Fiat S.p.A. 20,135 Diego Della Valle 8,81
Mediobanca 15,14 Giuseppe Rotelli (eredi) 4,13
Finsoe S.p.A. 5,54 Banco Popolare 3,6
Pirelli &
C 5,445 Benetton 1,045
Intesa
Sanpaolo 5,018
Efiparind 3,74
Lucchini 1,27
Edison 1,08
Mittel 1,042
Generali 0,989
Bertazzoni 0,77
Merloni 0,52
Quindi a mio
avviso vedremo i 5 stelle spesso sulle reti di Cairo.
Questo non
significa che avranno vita semplice, pare che lo scotto per apparire in TV sia
sempre la solita strategia di piccolo giornalismo da menti poco raffinate
abituate a vendere pane vecchio a cittadini affamati.
Un esempio
stasera, Di Battista va dalla Bignardi.
Partiamo
dalla fine, le dichiarazioni di Di Battista dopo l’intervista:
"Non vi
arrabbiate per le parole di Augias, sono solo figlie della frustrazione di chi
poteva incidere in qualche modo sul cambiamento del nostro Paese ma non c'è
riuscito.
Lui no, noi sì."
Lui no, noi sì."
Cazzo centra
Augias? Centra centra. La “Darina” alla fine dell’intervista di Ale invita il
buon sinistro di Augias il quale parte con una invettiva contro i 5 stelle
definendoli anticamera del fascismo. A loro insaputa. Così va sempre bene.
Anche se non lo sanno. Di grazia Augias, che cosa hai fatto di memorabile coi
soldi nostri allorquando hai militato nel partito democratico eletto alle
europee nel ’94, perché, giuro, me lo sono perso.
Durante
l’intervista (quella vera perché, per Augias
si è trattato di propagandare in qualità di “validatore” credibile e di
peso del pensiero del partito unico forse a sua insaputa) lei tiene a precisare:"no
non me ne intendo molto di politica."
Allora sorrido.
Perché dietro quella frase c’è la presa per il culo. Chiara, limpida
cristallina come l’acqua di montagna, ce lo sta dicendo lei: “ORA VI PRENDO PER
IL CULO”.
2
minuti di internet e scopro che il marito Luca Sofri sul suo blog ieri scriveva
questo:
"Il M5S, da un anno a questa parte, sta lavorando per provocare casini, mettere in difficoltà il lavoro altrui (altrui collabora spesso con grande autonomia ed efficacia) e dipingersi come vittima, senza prendersi mai una responsabilità o portare a casa un risultato concreto dal punto di vista parlamentare. Quindi penso che ieri bisognasse arrendersi alla “vittoria” del M5S tramite il legittimo e consueto strumento dell’ostruzionismo, andare a vedere il suo bluff, e lasciare che si prendesse la responsabilità di dire agli italiani cosa aveva ottenuto: il ripristino dell’IMU, giusto o sbagliato che lo riteniamo. E penso che quando degli esagitati si scaraventano verso i banchi della presidenza, ci saltano sopra, urlano e fanno casino, bisogna gandhianamente lasciarli fare e consegnare al paese quell’immagine, non quella di un energumeno che li stende per “difendere la presidenza”
A questo punto sorge spontanea una domanda: col marito, a parte dedicarsi ad attività ludiche, ci parla pure?
H5S
"Il M5S, da un anno a questa parte, sta lavorando per provocare casini, mettere in difficoltà il lavoro altrui (altrui collabora spesso con grande autonomia ed efficacia) e dipingersi come vittima, senza prendersi mai una responsabilità o portare a casa un risultato concreto dal punto di vista parlamentare. Quindi penso che ieri bisognasse arrendersi alla “vittoria” del M5S tramite il legittimo e consueto strumento dell’ostruzionismo, andare a vedere il suo bluff, e lasciare che si prendesse la responsabilità di dire agli italiani cosa aveva ottenuto: il ripristino dell’IMU, giusto o sbagliato che lo riteniamo. E penso che quando degli esagitati si scaraventano verso i banchi della presidenza, ci saltano sopra, urlano e fanno casino, bisogna gandhianamente lasciarli fare e consegnare al paese quell’immagine, non quella di un energumeno che li stende per “difendere la presidenza”
A questo punto sorge spontanea una domanda: col marito, a parte dedicarsi ad attività ludiche, ci parla pure?
H5S
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