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venerdì 19 settembre 2014

Articolo 18 e Robot

Ok, abbiamo detto che qui, Fonzie per questa settimana è morto e infatti accadde due anni fa:
''Sarò sbrigativo: a me dell’articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po’ frega de’ meno”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ospite di ''24 Mattino'' su Radio 24. ''L’articolo 18 è un feticcio, un totem ideologico attorno al quale c’è una grande danza degli addetti ai lavori - ha proseguito Renzi -. Il mio partito dovrebbe raccontare che idea ha per il futuro"


Bene, chiaramente io sono d'accordo
(parlo a titolo personale pur scrivendo su un blog M5S, non temo l'espulsione...da cosa?), ma la cosa che mi fa realmente impazzire è che a dirlo sia il capo dei sinistri e non vedo bandiere CGIL CISL e UIL sventolare, non vedo Violante urlare alla Camera contro la politica dei ricchi, non vedo tante cose, che rivedrò, quando al governo non ci sarà più la sinistra. Lo dice per'altro in un momento storico in cui non è che il problema primario sia la sovrabbondanza dei diritti dei lavoratori che, almeno tra i giovani, quasi uno su due sono a casa a giocare con la playstation.
Il perchè di questo post è comunque un altro.
L'art 18 è una bandierina del Risiko dei partiti di sinistra, così come gli immigrati per la Lega, la legalità per l'IDV,  è uno di quei motivi che permette a partiti monocromatici di esistere, poichè, a ben guardare la loro storia e soprattutto i risultati ottenuti, senza la bandierina non si capirebbe quale sia il senso della loro esistenza.
In questo mi darete atto M5S non c'entra proprio nulla, per fortuna.
Come bandierina ha il valore che si può dare ad una bandierina, ovvero è uno status symbol, un bel vestito, è come per un inglese avere sempre appresso l'ombrello (oddio anche da stè parti ultimamente è abusato...) e la propaganda a reti unificate lo sa bene promuovendone il giusto uso.
Incappo in un bel post che a tal proposito è illuminante. Lo è perchè dimostra chiaramente quanto la discussione sull'abolizione dell'art. 18 sia già superata dalla evoluzione attuale del mercato del lavoro.
Finchè noi ci facciamo abbindolare dalle questioni irrilevanti su art. 18, immigrazione in questo articolo si spiega come la deflazione non sia altro che il logico risultato della corsa alla riduzione dei prezzi a seguito della modifica della domanda del mercato (principio sacrosanto dell'economia del quella in effetti abbiamo quotidiana dimostrazione):
"Se la trasformazione economica e' abbastanza lenta, e su grandi sistemi lo e', il risultato normale e' che se il clienti diventano piu' poveri, i loro fornitori riescono gradualmente ad abbassare i prezzi. Di questa deflazione lenta abbiamo visto numerosi esempi: dai cellulari di fascia alta che pochi comprano ancora - sono poi compresi nell'abbonamento (come Amazon ha dovuto realizzare cercando di vendere il suo cellulare) e comprati dalle telco - e poi il cliente li paga poco a poco.
Anche in questo caso, cioe', mano a mano che la popolazione perdeva potere di acquisto per la crisi , succedeva che le imprese si attrezzavano per dare loro le stesse cose ad un prezzo minore, o ad un modello di costo almeno sostenibile.
Del resto dobbiamo chiederci come mai popolazioni intere, sottoposte ad un impoverimento progressivo, riescano ancora a non esplodere in qualche rivoluzione, e la risposta e' semplice: mentre sempre piu' persone scivolavano sotto la soglia della poverta', l'economia si adattava e abbassava i prezzi. 
I robot sono tra noi, ma occorre circa una generazione prima che il vecchio imprenditore scompaia del tutto e la novita' diventa normale. Se pensate alle 700 mila persone circa che per lavoro "portano cose da A a B", dentro le fabbriche, verso i negozi, e tutto quanto, scoprite che il mondo dei veicoli automatici sta per uccidere le loro speranze di reddito. Ma non illudetevi che questo succeda di botto: il reddito decrescera' gradualmente, e qualcuno si chiedera' come tenere quei clienti. 
Oggi ci sono fette sempre piu' grandi della popolazione italiana che vivono con cifre le quali sarebbero state considerate insufficienti pochi anni prima. Sebbene non vivano come prima, non vivono nemmeno male come , pochi anni fa, si sarebbe detto una persona di quel reddito avrebbe dovuto vivere..."
Leggo tutto il post e alla fine mi chiedo:
Ma se non gliene potrebbe fregare di meno (usando un eufemismo), perchè se ne occupa visto che trattasi di una questione per'altro (come dimostra l'articolo) irrilevante?
Luca



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