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lunedì 15 settembre 2014

Renzi, qui, è morto

Cambio di linea redazionale, per sette giorni, incredibilmente, saremo l’unico mezzo di informazione che non scriverà del nostro amatissimo Premier.
Wikipedia: ”Nella cosiddetta II Repubblica si è diffuso l'uso giornalistico-politico del termine "premier" in luogo di Presidente del Consiglio, in analogia con la figura britannica del premierato: l'uso è improprio perché, sebbene entrambi rappresentino il vertice del potere esecutivo, si tratta di organi differenti per origine e costituzione. Storicamente l'attività dei presidenti del Consiglio è stata più quella di mediazione fra i partiti della maggioranza, che quella di direzione dell'attività del governo. Il suo potere di indirizzo, inoltre, è limitato perché non ha - almeno formalmente - il potere di revocare i ministri con i quali si trovi in disaccordo; la prassi del "rimpasto" o quella più rara del voto di sfiducia individuale da parte del Parlamento possono essere considerate dei surrogati alla mancanza formale di questo potere.
L'adozione di leggi elettorali che prevedono l'indicazione del leader del partito o della coalizione prima delle elezioni (che, in caso di vittoria elettorale, durante le consultazioni sarà presumibilmente proposto al Presidente della Repubblica per la nomina a Presidente del consiglio) e il bipolarismo hanno de facto dotato il Presidente del consiglio di una capacità decisionale e direttiva maggiore all'interno delle dinamiche del governo. In particolare la attuale legge elettorale della Repubblica Italiana (la cosiddetta legge Calderoli, dal nome dell'esponente leghista Roberto Calderoli, chiamata anche porcellum dal politologo Giovanni Sartori), abolendo il voto di preferenza e lasciando la formazione delle liste elettorali ai partiti, ha avuto come effetto pratico la riduzione del potere di controllo del parlamento sul governo.
Perché questo pippone?
Sono stanco, stanco e nauseato dall’olezzo perbenista e qualunquista (questo si) dei finti difensori dei diritti dei cittadini tipica bandiera della sinistra Italiana, quella che fù (forse) un tempo la sinistra.

Accade che oggi, con “magna pompa” della dott. Sa, ill.ma, pres. Dirett. Etc etc  Serrachiani venga profuso sul main stream quale inebriante profumo il nome di Luciano Violante quale candidato “fermo e autorevole” alla corte costituzionale, ovvero colui il quale denunciò nel 2002  la calata di braghe del partito democratico (allora aveva altro nome ma poco cambia) al suo vero proprietario, “L’onorevole Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena non adesso, nel 1994, che non sarebbero state toccate le televisioni. …durante il centrosinistra (sottointeso governo) il fatturato di mediaset è aumentato di 25 volte“

Wikipedia:” La corte costituzionale, nel sistema politico italiano, è un organo di garanzia costituzionale con le seguenti funzioni:
·         giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni;
·         dirime conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, su quelli tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni;
·         si esprime sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione;
·         in aggiunta a ciò, la citata legge costituzionale 1/1953, all'articolo 2, estese le competenze della corte anche al giudizio di ammissibilità dei referendum abrogativi di leggi ordinarie esistenti.
Bene, direi ottimo.
Dunque io mi rifiuto di scrivere di una persona che:
1.       non candidata
2.        non eletta
3.       non autorizzata dalla nostra costituzione
4.       spara cazzate non mantenibili
5.       gode del pieno appoggio dei media tutti
6.       convince elettori di Alleanza Nazionale a votare Partito Democratico
7.       sta cercando di aumentare  il numero di firme necessarie per referendum e leggi di iniziativa popolare Polisblog
Vorrei che vi soffermaste sulle parti che ho evidenziato in Grassetto.
Ancora convinti che il “pacioccone mannaro” (cit. andrea Scanzi) non sia pericoloso?
Ebbene la mia intelligenza mi impone di rifiutarmi di considerarlo degno della mia attenzione solo in virtù del fatto che, molto intelligentemente, ha fatto un vero e proprio professionale corso di studi nelle strategie di comunicazione, che lo hanno portato a rivestire il ruolo di Premier e pensare di poter fare e disfare il nostro paese a suo piacimento, o, peggio, a piacimento di qualcun’altro.
L’uomo in questione per questa settimana qui è morto.
A tema c’è un bel libro, poche pagine per carità, costa solo 1.99 € è un ebook, si legge con applicazione gratuita di Kindle su android e iphone,  ve lo consiglio, realizzerete quanto siate manipolati.
"Fai come Renzi " Marco Venturini
Luca

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