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mercoledì 13 luglio 2016

Ello non pubblica ... condivide!

ovvero: I FINTI LEONI DA TASTIERA:
Cyberspazio e le difficoltà quotidiane

Di Manuela Provenzano
Durante una delle ormai numerose serata con il mio gruppo,  ci siamo imbattuti in uno dei temi più ricorrenti al momento: 
L'analfabetismo funzionale ovvero l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. In generale, l'analfabetismo è l'incapacità di leggere o scrivere frasi semplici in una qualsiasi lingua. 
Ecco che le difficoltà si traducono in  incapacità di dare senso,  comprendere quanto viene letto o peggio scritto! L'analfabetismo funzionale limita gravemente anche l'interazione con le tecnologie del'informazione e della comunicazione (ad es. usare un personal computer per lavorare efficientemente con un'applicazione per la videoscrittura o i fogli di calcolo). 
Gli analfabeti funzionali possono essere soggetti a intimidazione sociale, a rischi per la salute, a varie forme di stress,  ed altre insidie associate alla loro inabilità.  (cit. Wikipedia)
La trasformazione della società fa sì che vengano richieste competenze sempre più complesse, ed è tutto sommato naturale (ma non è detto che sia salutare) il sentimento dell’ansia per il non riuscire a stare al passo (con i tempi e le pressioni esterne), quindi la percezione dell’emergenza continua e la sensazione di avere un piede sull’orlo dell’abisso (cit.Erik Boni) di non aver costruito a sufficienza da garantirci un futuro sereno : per dirla da psicologa, l'aver costruito una immagine rassicurante e forte di noi stessi non vuol dire che questa corrisponde alla realtà! 
Prova ne sono le innumerevoli condizioni di contraddittorio della vita quotidiana che non siamo in grado di gestire e che, ahimè, provocano stress e ansia sempre più crescenti, che se da un lato mostrano la cruda realtà dei nostri limiti, dall'altra fanno si che meccanismi di negazione e spostamento salvino la nostra immagine e cerchino all'esterno figure e situazioni che diventano così oggetto verso cui proiettare rabbia e delusione personale! spiace dare questa delusione, ma non basta attaccare e riempirsi la bocca di cattiveria o peggio inneggiare alle pagine più scellerate della nostra storia nazionale. ....per sentirsi migliori sui social!
E quando ormai questo "modus condividendi" diventa droga quotidiana accade l'irreparabile: 

Qualcuno viene sul tuo profilo e scrive:
" guarda che è falso ciò che dici!"
E l'analfabeta funzionale risponda:
"Non ho pubblicato ..ho condiviso"!

God save me!
Stando alle statistiche se un analfabeta funzionale legge questo post sarà costretto a rileggerlo più volte per capirne il senso!

N.B.: abbiamo cancellato i nomi dei "dialoganti" per far meglio comprendere (senza condizionamenti di parte) chi potrebbe essere quello che ha ZERO credibilità e chi invece è semplicemente un cittadino che "sa leggere" ... ... ... 

un post "condiviso" su facebook da ELLO

il dialogo sempre su FB tra un cittadino e .. .ELLO

le smentite del diretto interessato GIOBBE COVATTA




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