Pubblichiamo un articolo di RUGGIERO
LAURIA:
Un tempo si
viveva bene con molto meno, adesso
con guadagni normali, 800 euro sono circa 1 milione e mezzo di
vecchie lire, si stenta a sopravvivere, a meno di non privarsi praticamente di tutto (il
che potrebbe essere anche un bene in termini di ritorno ad una vita fatta di
soddifazione di bisogni "reali", ma dovrebbe essere una scelta e non
una costrizione).
Quindi cosa
è successo? Una cosa molto semplice, abbiamo perso potere di acquisto,
cioè con gli 800 euro di oggi non si riescono a comprare le stesse cose che si
potevano comprare con 1 milione e mezzo di 20 anni fa. Bene è come è
potuto accadere questo? Fondamentalmente grazie ad un fenomeno conosciuto
come inflazione.
"In
economia il termine inflazione indica un generale e continuo aumento dei prezzi
di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del
potere d'acquisto della moneta. Con l'innalzamento dei prezzi, ogni unità
monetaria potrà comprare meno beni e servizi, conseguentemente l'inflazione è
anche un'erosione del potere d'acquisto." (Wikipedia)
Le cause
dell' inflazione sono fondamentalmente due:
1) una molto
semplice ossia l'aumento dei prezzi
L'aumento
dei prezzi può a sua volte avvenire per varie cause: la prima, ed anche l'unica
giusta, è quella di un aumento dei costi dei fattori produttivi, il
classico esempio dell'aumento del costo del petrolio e dei benzinai che
aumentano i prezzi della benzina. Ma molto più spesso il problema è di
origine speculativa: i benzinai che non calano il prezzo quando scende
il petrolio, le assicurazioni RC auto, i costi dei farmaci, l'aumento smisurato
del valore degli immobili e tutti gli aumenti dei "furbetti" che ci
sono stati con il passaggio all'euro (e si quello lo abbiamo pagato e lo stiamo
pagando molto caro). Insomma persone ed aziende che cercano di aumentare i propri
guadagni sulle spalle degli altri. Infine un altro fattore di aumento
dei prezzi sono le
tasse, nelle loro svariate forme, così se
aumenta l'IVA semplicemente tutto costa di più. Di fatto quando parliamo
di beni fondamentali: cibo, alloggio, salute, energia e mobilità la
gente non può scegliere di smettere o di compare meno, ma può solo subire e, se
non riesce a guadagnare di più, si impoverisce. Da qui l'incessante corsa
nel cercare di guadagnare costantemente di più per non finire a vivere sotto
i ponti.
La
questione monetaria è il secondo, ma ancora più pericoloso, in quanto
sconosciuto ai molti, meccanismo di impoverimento di massa. Una trattazione approfondita sarebbe
lunga e noiosa, per cui mettiamo in evidenza gli aspetti fondamentali della
questione:
2) lo Stato
quando per stampare denaro deve dare in cambio titoli su cui paga
(o meglio paghiamo) degli interessi
Insomma, sia
in veste di cittadini che in quella di consumatori, abbiamo un sacco di
interessi da pagare, e questi
interessi di fatto levano risorse all'economia reale, quella fatta di
persone che lavorano e spendono per vivere, di Stati che si prendono cura dei propri cittadini,
e le spostano nel mondo della finanza. Tutti ci impoveriamo mentre
banche ed operatori finanziari prosperano.
Pertaltro
adesso si sono innescati dei meccanismi perversi, tipo gli stati che devono
indebitarsi ulteriormente per pagare gli interessi sui debiti precedenti, per
cui sono costretti ad aumentare la pressione fiscale, che impoverisce la gente
senza fornire in cambio alcun miglioramento nella qualità della loro
vita. Insomma
ci muoviamo in una spirale verso il basso che vede quasi tutti
progressivamente più poveri e pochissimi enormemente più ricchi.
Ad ogni modo,
dovendo pur cominciare da qualche parte, per mettere apposto le cose io
banalmente suggerirei:
1) regoliamo
meticolosamente il prezzo dei beni fondamentali facendo in modo che con
800 euro al mese cela si può tranquillamente fare, non strafare, ma semplicemente
fare.
2) riformiamo
immediatamente il settore bancario-finanziario e che nessuno che non sia
lo Stato possa più creare denaro
3)
restituiamo agli stati la possibilità di stampare moneta senza
indebitarsi
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