“Le verità che sono alla
base di qualsiasi democrazia sono la sovranità del popolo, il suffragio
universale, la libertà di stampa. Si tratta di tre cose identiche, o per dir
meglio, è la stessa cosa sotto tre nomi diversi; quelle tre verità formano il
nostro diritto pubblico. La prima, la sovranità popolare, ne rappresenta il
principio; la seconda, il suffragio universale, il metodo; la terza, la libertà
di stampa, ne costituisce l’espressione multipla, vivente, mobile come la
stessa nazione (…).
Là dove
questi tre principi sono impediti nel loro sviluppo, oppressi nella loro azione, rinnegati nella loro solidarietà, contestati nella loro maestà, allora c’è la monarchia o l’oligarchia, anche sotto il termine di Repubblica.(…)
Signori, questi tre principi che vi ho ricordato – fate attenzione – sono solidali e vivono di vita comune. E guardate come si difendono reciprocamente! Se la libertà di stampa è in pericolo, il suffragio universale si alza e la protegge.
Se è minacciato il suffragio universale, la stampa accorre e lo difende (…)
Qualunque attacco al suffragio universale, qualunque attacco alla libertà di stampa, colpisce la sovranità popolare. La libertà mutilata è la sovranità paralizzata;
la sovranità del popolo non esiste se non può agire e non può parlare.
Dunque creare intralci al suffragio universale significa privarlo dell’azione; intralciare la libertà di stampa significa toglierle la parola. Signori, (…)
si sta istruendo un processo contro la sovranità popolare, un processo checontinua e che unta verso la sua fine. Devo confessarvi che all’inizio credevo che il governo avrebbe rinunciato a questa legge. Mi sembrava infatti che la libertà di stampa fosse ormai già tutta nelle mani del governo (…)
Questo
progetto, tale è la sua essenza, cerca di creare in ogni maniera ostacoli al
pensiero. Aggiunge degli ostacoli materiali, degli ostacoli finanziari alle
innumerevoli difficoltà che già rendono difficile in Francia l’arrivo e la
creazione dei talenti.(…)
Signori, che
vergogna, questo progetto! *Sotto la minaccia di ammende folli, folli, lo
ripeto, di ammende stravaganti, questo progetto di legge colpisce ogni tipo di
pubblicazione distribuita, di qualsiasi opera, di qualsiasi autore, vivo o
morto che sia.*
Signori, gli
esempi degli Stati Uniti, dell’Inghilterra, del Belgio dimostrano in maniera
evidente che la stampa libera è allo stesso tempo il sintomo più evidente e
l’elemento
più sicuro
della pace pubblica; in Francia, dopo 35 anni di libertà di stampa, dopo tre
secoli di splendore letterario e di supremazia intellettuale, ora arriviamo a
questo punto!
In tempi come
questi, bisogna stare molto attenti a non fare passi indietro! *Vi si parla spesso
dell’abisso, dell’abisso che è là spalancato, aperto, terribile, dell’abisso
nel quale la società può sprofondare. Signori, in effetti un abisso c’è. Ma non
è davanti a voi, è dietro di voi, state attenti a non caderci indietreggiando.
*
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