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lunedì 5 agosto 2013

Victor Hugo : luglio 1850

“Le verità che sono alla base di qualsiasi democrazia sono la sovranità del popolo, il suffragio universale, la libertà di stampa. Si tratta di tre cose identiche, o per dir meglio, è la stessa cosa sotto tre nomi diversi; quelle tre verità formano il nostro diritto pubblico. La prima, la sovranità popolare, ne rappresenta il principio; la seconda, il suffragio universale, il metodo; la terza, la libertà di stampa, ne costituisce l’espressione multipla, vivente, mobile come la stessa nazione (…).
Là dove questi tre principi sono impediti nel loro sviluppo, oppressi nella loro azione, rinnegati nella loro solidarietà, contestati nella loro maestà, allora c’è la monarchia o l’oligarchia, anche sotto il termine di Repubblica.(…) 
Signori, questi tre principi che vi ho ricordato – fate attenzione – sono solidali e vivono di vita comune. E guardate come si difendono reciprocamente! Se la libertà di stampa è in pericolo, il suffragio universale si alza e la protegge.
Se è minacciato il suffragio universale, la stampa accorre e lo difende (…)
Qualunque attacco al suffragio universale, qualunque attacco alla libertà di stampa, colpisce la sovranità popolare. La libertà mutilata è la sovranità paralizzata; la sovranità del popolo non esiste se non può agire e non può parlare. 
Dunque creare intralci al suffragio universale significa privarlo dell’azione; intralciare la libertà di stampa significa toglierle la parola. Signori, (…)
si sta istruendo un processo contro la sovranità popolare, un processo checontinua e che unta verso la sua fine. Devo confessarvi che all’inizio credevo che il governo avrebbe rinunciato a questa legge. Mi sembrava infatti che la libertà di stampa fosse ormai già tutta nelle mani del governo (…)
Questo progetto, tale è la sua essenza, cerca di creare in ogni maniera ostacoli al pensiero. Aggiunge degli ostacoli materiali, degli ostacoli finanziari alle innumerevoli difficoltà che già rendono difficile in Francia l’arrivo e la creazione dei talenti.(…)
Signori, che vergogna, questo progetto! *Sotto la minaccia di ammende folli, folli, lo ripeto, di ammende stravaganti, questo progetto di legge colpisce ogni tipo di pubblicazione distribuita, di qualsiasi opera, di qualsiasi autore, vivo o morto che sia.*
Signori, gli esempi degli Stati Uniti, dell’Inghilterra, del Belgio dimostrano in maniera evidente che la stampa libera è allo stesso tempo il sintomo più evidente e l’elemento
più sicuro della pace pubblica; in Francia, dopo 35 anni di libertà di stampa, dopo tre secoli di splendore letterario e di supremazia intellettuale, ora arriviamo a questo punto!

In tempi come questi, bisogna stare molto attenti a non fare passi indietro! *Vi si parla spesso dell’abisso, dell’abisso che è là spalancato, aperto, terribile, dell’abisso nel quale la società può sprofondare. Signori, in effetti un abisso c’è. Ma non è davanti a voi, è dietro di voi, state attenti a non caderci indietreggiando. *

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