di Francesco Racchelli
GRAZIE
Cosa succederebbe se tornando a casa dalle elementari la vostra bambina
vi raccontasse che in classe hanno fatto vedere un film dell’orrore e che lei
si è spaventata tantissimo? Vi arrabbiereste molto, immagino, e qualcuno
potrebbe anche pensare ad azioni legali verso la scuola e gli insegnanti che
hanno con così tanta leggerezza turbato l’allegria dei bambini.
E cosa succederebbe se durante una gara o una partita importante
l’allenatore facesse giocare tutti i bambini tranne il vostro? Ugualmente,
credo vi arrabbiereste molto e sarebbe normale chiedere con forza spiegazioni
all’allenatore.
Ma in questi esempi, così condivisibili, noi genitori arriviamo sempre dopo,
mai prima.
Facciamo un po’ di conti.
Alla scuola elementare di Lissaro ci sono circa 180 bambini, cioè
(almeno) 360 genitori e chissà quanti nonni
e tutti -sono certo- sono attenti al benessere dei loro bambini: L’alimentazione,
le attività didattiche, le amicizie….
Sapevate che Giovedì 26 settembre alle ore 19.00 in consiglio comunale si
discuteva di mettere in sicurezza l’ingresso e l’uscita delle scuole di
Lissaro, a forte rischio poiché non ci sono protezioni dalla carreggiata? Si
discuteva di fare una cosa di forte interesse per tutti, di cui si parla da
anni ma con pochi (oserei dire nessuno) risultati reali.
Penso che discutere che una macchina può investire un bambino perché il
marciapiede non è protetto sia innegabilmente di interesse per un genitore,
specie se il bambino in questione potrebbe essere il tuo.
Degli ipotetici 360 genitori ne erano presenti 4, forse 5.
Ci si indigna per un mancato invito ad una festa, ma troppo poco per il
diritto alla Vita.
I buoni propositi teniamoli per la letterina a babbo natale, in altre
situazioni bisogna darsi da fare in prima persona. Cosa dire di più? Solo questo: rispetto agli
esempi che vi ho fatto all’inizio ci sono delle situazioni in cui arrabbiarsi DOPO non serve a molto.
Pensateci.
P.S: Questo scritto non vuole avere un colore politico. MA vuole essere
un forte richiamo a tutti. Ognuno di noi otterrà forse quello per cui si batte, non di certo le
cose per cui non fa nulla. In questo caso deve proprio farsi male qualcuno per
farci rinunciare al proprio programma TV o alla serata in palestra? Speriamo di
no, perché potrebbe essere solo questione di tempo. E dopo? quando si tratterà
di dare la colpa a qualcuno avessimo almeno l'onestà di guardarci allo
specchio....
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