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martedì 8 ottobre 2013

FABIO FAZIO ALLA SCUOLA DI LISSARO - Io veramente non capisco non mi rendo conto -

E’ una follia,  siamo in The Matrix o è uno scherzo. Anch’io, lo confesso, ho sempre visto la politica come una cosa lontana, distante, assolutamente priva di alcun interesse. Una mia amica mi scrive che finché legge i post sul blog pensa a cosa preparare alla figlia da mangiare. Mi spiace perché ho somma ammirazione della mia amica ma comprendo perché “così è stato”, penso per tutti.
Ho studiato, come tanti, tanto; non sono mai stato un genio ma la gavetta mi ha fatto bene ed ho avuto fortuna nella vita. Su tutti i fronti.
Sento Beppe, che fa lo stesso discorso mio, (si capisce che lo pensa pure e questo è ciò fa paura, tanta),  si mette a disposizione perché ha guadagnato tanto e lo ritiene un suo dovere, per carità lungi (io) dal voler far paragoni.
Lo vedo attraversare lo stretto di Sicilia a nuoto, lo sento a Veggiano quasi piangere sul palco assieme ad un anziano dal quale tra le eresie  (dell’anziano) apprende che gli hanno ridotto la pensione a 88 anni, gli vedo fare i tour in “300” tappe nell’arco di 1 mese, pioggia vento neve freddo, vedo 800.000 Italiani in piazza del popolo + 700 piazze collegate in streaming + 90.000 connessi  su Youtube, vedo i banchetti a Mestrino per mesi sotto la neve insomma vedo cazzo vedo!
Poi, come in un incubo, mi tocca sentire :“Mai più insulti” dal mantenuto con 2 milioni di € di soldi pubblici, alla conclusione di una bella trasmissione sulla RAI dove si parla finalmente di temi concreti. https://www.youtube.com/watch?v=jCus1-4LTT8 minuto 29.48 (quando Fico non può controbattere argomentando).
Leggo su Il Giornale (del fu compianto Montanelli "L'Italia di Berlusconi finirà male, malissimo, nella vergogna e nella corruzione. E sarà stato inutile avere ragione." (1994)) che il problema dopo l’intervista di Fico sarebbero i congiuntivi !!!!
Il problema non è un conduttore da share di 8 milioni di persone che non sa cosa sia lo sfruttamento dei bambini in Africa per l’estrazione del Coltan:
Anche voi non lo sapete? Ma voi non siete giornalisti e non conducete un programma sulla rete pubblica in TV. Fate una prova digitate su Google:” FICO FAZIO COLTAN”.
Quanti giornalai pubblicano notizie di qualsivoglia tipo in merito? Solo risultati da Facebook solo risultati da siti a 5 stelle. Delle due l’una, o è un problema inventato da Fico o nessuno ha “interesse” a parlarne. Io propendo per la seconda.
Poi comincio a riflettere e ricordo, si, ricordo perché il ricordo è importante. Uso la memoria che non ho mai avuto studiando, ahimè m’è giunta da sola allorquando il mio maestro mi invitò a scrivermi sulla mano (cosa che io usavo fare in riunioni improvvisate in carenza di carta e penna) le decisioni assunte, certo importanti, per non dimenticarmene.
La storia che non ho mai amato “purtroppo” quando studiavo è importante, la storia che per la mia generazione si fermava alla seconda guerra mondiale, affrontata di fretta  perché non c’era tempo, perché il programma non prevedeva la storia contemporanea, perché la scuola finiva a giugno, perché la storia doveva essere qualcosa di allocato nella nostra mente, come qualcosa presente nel tempo lontano. La storia non doveva servirci nel presente, ma doveva disinteressarci suscitando in noi l’unica possibile sensazione utile (a chi?), la noia.
Allora un po’ capisco quel che vedo in TV, comprendo la mia amica che pensa alla pappa della figlia, capisco perché alla mattina il primo comandamento è “svolgi i tuoi compiti di ieri” in egual misura e in minor tempo, se possibile.
Questo vedo nei volti dei genitori al mattino quando si portano i bimbi a scuola, sempre affannate angosciate, di corsa, le mamme, annoiati e stanchi i papà. Capisco ma non giustifico, come non posso giustificare quando io mi comportavo in egual maniera. Ma il conforto ha il sopravento quando vedo chi accoglie i miei figli, il sorriso, la serietà di madri che li crescono per noi.
Intanto arriva l’autunno ed è una bella giornata a festa in consiglio comunale per i consiglieri, tutti presenti, tutti compatti, tutti agghindati tranne uno, forse il più coerente e il più coinvolto nella maggioranza, assieme al nostro Flavio, oggi c’è la riunione con la temuta presenza dei genitori delle scuole, parola d’ordine: Prestanza, presenza, essere o apparire? 
Arrivo in consiglio comunale per un problema grave di sicurezza per la scuola dei loro figli e l’appello conta poco più dei membri del consiglio. Dormo o son desto? 4 Genitori su 350 contattati con volantini a spese nostre, con proposte a spese nostre, con idee e richieste date dai cittadini ai banchetti, risultato:
- La giunta Sorride, i genitori non sono venuti -
Allora è come a Roma e penso agli abbracci di pochi mesi addietro
vedo il sorriso di Letta (PD) quando B (PDL) gli da la fiducia per la seconda volta in 5 mesi

e penso ai bimbi, della mia scuola … possibile che l’unica loro difesa siano le maestre?
Luca

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