E’ una follia, siamo
in The Matrix o è uno scherzo. Anch’io, lo confesso, ho sempre visto la
politica come una cosa lontana, distante, assolutamente priva di alcun
interesse. Una mia amica mi scrive che finché legge i post sul blog pensa a
cosa preparare alla figlia da mangiare. Mi spiace perché ho somma ammirazione
della mia amica ma comprendo perché “così è stato”, penso per tutti.
Ho studiato, come tanti, tanto; non sono mai stato un genio
ma la gavetta mi ha fatto bene ed ho avuto fortuna nella vita. Su tutti i
fronti.
Sento Beppe, che fa lo stesso discorso mio, (si capisce che
lo pensa pure e questo è ciò fa paura, tanta), si mette a disposizione perché ha guadagnato
tanto e lo ritiene un suo dovere, per carità lungi (io) dal voler far paragoni.
Lo vedo attraversare lo stretto di Sicilia a nuoto, lo sento
a Veggiano quasi piangere sul palco assieme ad un anziano dal quale tra le eresie (dell’anziano) apprende che gli hanno ridotto
la pensione a 88 anni, gli vedo fare i tour in “300” tappe nell’arco di 1 mese,
pioggia vento neve freddo, vedo 800.000 Italiani in piazza del popolo + 700
piazze collegate in streaming + 90.000 connessi
su Youtube, vedo i banchetti a Mestrino per mesi sotto la neve insomma
vedo cazzo vedo!
Poi, come in un incubo, mi tocca sentire :“Mai più insulti” dal
mantenuto con 2 milioni di € di soldi pubblici, alla conclusione di una bella
trasmissione sulla RAI dove si parla finalmente di temi concreti. https://www.youtube.com/watch?v=jCus1-4LTT8
minuto 29.48 (quando Fico non può controbattere argomentando).
Leggo su Il Giornale (del fu compianto Montanelli "L'Italia
di Berlusconi finirà male, malissimo, nella vergogna e nella corruzione. E sarà
stato inutile avere ragione." (1994)) che il problema dopo l’intervista di
Fico sarebbero i congiuntivi !!!!
Il problema non è un conduttore da share di 8 milioni di
persone che non sa cosa sia lo sfruttamento dei bambini in Africa per
l’estrazione del Coltan:
Anche voi non lo sapete? Ma voi non siete giornalisti e non
conducete un programma sulla rete pubblica in TV. Fate una prova digitate su
Google:” FICO FAZIO COLTAN”.
Quanti giornalai pubblicano notizie di qualsivoglia tipo in
merito? Solo risultati da Facebook solo risultati da siti a 5 stelle. Delle due
l’una, o è un problema inventato da Fico o nessuno ha “interesse” a parlarne.
Io propendo per la seconda.
Poi comincio a riflettere e ricordo, si, ricordo perché il
ricordo è importante. Uso la memoria che non ho mai avuto studiando, ahimè m’è
giunta da sola allorquando il mio maestro mi invitò a scrivermi sulla mano
(cosa che io usavo fare in riunioni improvvisate in carenza di carta e penna)
le decisioni assunte, certo importanti, per non dimenticarmene.
La storia che non ho mai amato “purtroppo” quando studiavo è
importante, la storia che per la mia generazione si fermava alla seconda guerra
mondiale, affrontata di fretta perché
non c’era tempo, perché il programma non prevedeva la storia contemporanea, perché
la scuola finiva a giugno, perché la storia doveva essere qualcosa di allocato nella
nostra mente, come qualcosa presente nel tempo lontano. La storia non doveva
servirci nel presente, ma doveva disinteressarci suscitando in noi l’unica
possibile sensazione utile (a chi?), la noia.
Allora un po’ capisco quel che vedo in TV, comprendo la mia
amica che pensa alla pappa della figlia, capisco perché alla mattina il primo
comandamento è “svolgi i tuoi compiti di ieri” in egual misura e in minor
tempo, se possibile.
Questo vedo nei volti dei genitori al mattino quando si
portano i bimbi a scuola, sempre affannate angosciate, di corsa, le mamme,
annoiati e stanchi i papà. Capisco ma non giustifico, come non posso
giustificare quando io mi comportavo in egual maniera. Ma il conforto ha il
sopravento quando vedo chi accoglie i miei figli, il sorriso, la serietà di
madri che li crescono per noi.
Intanto arriva l’autunno ed è una bella giornata a festa in
consiglio comunale per i consiglieri, tutti presenti, tutti compatti, tutti agghindati
tranne uno, forse il più coerente e il più coinvolto nella maggioranza, assieme
al nostro Flavio, oggi c’è la riunione con la temuta presenza dei genitori
delle scuole, parola d’ordine: Prestanza, presenza, essere o apparire?
Arrivo in consiglio comunale per un problema grave di
sicurezza per la scuola dei loro figli e l’appello conta poco più dei membri
del consiglio. Dormo o son desto? 4 Genitori su 350 contattati con volantini
a spese nostre, con proposte a spese nostre, con idee e richieste date dai
cittadini ai banchetti, risultato:
- La giunta Sorride, i genitori non sono venuti -
Allora è come a Roma e penso agli abbracci di pochi mesi
addietro
vedo il sorriso di Letta (PD) quando B (PDL) gli da la
fiducia per la seconda volta in 5 mesi
e penso ai bimbi, della mia scuola … possibile che l’unica
loro difesa siano le maestre?
Luca
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