di Andrea Scanzi:
Detesto le
epurazioni, perché è proprio il dissenso interno che fa crescere un partito o
un movimento, costringendolo a interrogarsi sistematicamente su stesso. Per
questo sono stato contrario a quasi tutte le epurazioni dei 5 Stelle, persino
quando hanno colpito delle arriviste piangenti.
Mi piacerebbe però che stampa e tivù, sempre così solerti (giustamente) nel denunciare il concetto talora assai elastico della democrazia interna by 5 Stelle, applicassero la stessa durezza quando (per esempio) è il Pd a tagliare teste. Il Partito Democratico, da anni, è particolarmente suscettibile quando qualche suo iscritto è minimamente critico sul Tav. Due anni fa decapitò il partito di Avigliana, cacciando tre amministratori di spicco, "colpevoli" di non aver voluto appoggiare una lista Pd+Pdl (wow) e di avere preferito una lista interamente di centrosinisra (no Tav inclusi). Adesso tocca a Sandro Piano, presidente della Comunità montana Valsusa e Val Sangone, "reo" di non avere condiviso l'appello ad abbassare i toni di Napolitano (l'ennesimo monito di Re Giorgio) e troppo "garantista" con chi è critico nei confronti dell'alta velocità.
Il Pd è molto democratico, però guai a non pensarla come lui. Soprattutto in materia di Tav. L'unico verbo accettato è quello del simpatico statista Stefano Esposito, secondo cui il Tav è la Salvezza Assoluta e chi contesta è uno straccione (o giù di lì) che le manganellate delle forze dell'ordine se le cerca (o giù di lì).
Viva la democrazia. Ipotetica, però.
Mi piacerebbe però che stampa e tivù, sempre così solerti (giustamente) nel denunciare il concetto talora assai elastico della democrazia interna by 5 Stelle, applicassero la stessa durezza quando (per esempio) è il Pd a tagliare teste. Il Partito Democratico, da anni, è particolarmente suscettibile quando qualche suo iscritto è minimamente critico sul Tav. Due anni fa decapitò il partito di Avigliana, cacciando tre amministratori di spicco, "colpevoli" di non aver voluto appoggiare una lista Pd+Pdl (wow) e di avere preferito una lista interamente di centrosinisra (no Tav inclusi). Adesso tocca a Sandro Piano, presidente della Comunità montana Valsusa e Val Sangone, "reo" di non avere condiviso l'appello ad abbassare i toni di Napolitano (l'ennesimo monito di Re Giorgio) e troppo "garantista" con chi è critico nei confronti dell'alta velocità.
Il Pd è molto democratico, però guai a non pensarla come lui. Soprattutto in materia di Tav. L'unico verbo accettato è quello del simpatico statista Stefano Esposito, secondo cui il Tav è la Salvezza Assoluta e chi contesta è uno straccione (o giù di lì) che le manganellate delle forze dell'ordine se le cerca (o giù di lì).
Viva la democrazia. Ipotetica, però.
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