L’IPOTESI DI
RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE DEL GOVERNO LETTA
Vorrei
ragionare insieme a voi sulla Riduzione del Cuneo Fiscale che Letta ha
preannunciato per il 2014. Si parla di un taglio del cuneo fiscale il prossimo
anno per 4-5 miliardi di euro, somma che includerebbe gli interventi di
alleggerimento per le imprese e per i lavoratori. In sintesi 2,0-2,5 miliardi
andrebbero alle Imprese, verosimilmente riducendo le aliquote IRAP perlomeno
sulla componente costo del Lavoro, e 2,0-2,5 miliardi andrebbero in riduzione
IFPEF per Lavoratori Dipendenti, verosimilmente attraverso una rimodulazione
delle detrazioni.
Il tutto non si sa bene come verrebbe finanziato, ma ovviamente parte attraverso riduzioni di spesa, parte attraverso tasse (si parla di incremento dell’aliquota IVA di base attualmente al 4%).
ANALISI
NUMERICA E STORICA
Premesso che
una riduzione del Cuneo fiscale e’ certamente qualcosa di apprezzabile, vorremo
darvi qualche numero e dato per farvi sostanzialmente capire che stiamo
parlando di briciole:
1) IL
FALLIMENTO DELLA RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE ATTUATA NEL 2007
Pochi sanno
che una riduzione del cuneo fiscal di analoga entita’ fu fatta da Prodi nel
2007 (La Riduzione del cuneo
fiscale per lavoratori ed imprese attuata da Prodi nel 2007), con effetti sostanzialmente
nulli sull’economia.
2) PER LE
IMPRESE RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO DELLO 0,4% CONTRO IL 25% NECESSARIO
Sul fronte Imprese, parliamo di una riduzione del
Costo del Lavoro di 2,0-2,5 miliardi, pari allo 0,4% circa del Monte Salari.
L’Impatto sul CLUP (Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto) e’ sostanzialmente
irrilevante. Ricordiamoci che l’Italia ha accumulato un differenziale di
andamento del CLUP dell’ordine del 25% con la Germania in 15 anni: questa
misura in sintesi non coprirebbe neanche il 2% del differenziale accumulato,
per cui non vi saranno sostanziali ritorni macroeconomici.
3) PER I
LAVORATORI UN “CONTENTINO” CHE VERRA’ DIVORATO DA ALTRE TASSE
Sul fronte
lavoratori, rammentiamoci che vi sono in Italia circa 18 milioni di Lavoratori
Dipendenti, di cui circa 15 milioni nel settore Privato. Se la misura fosse
fatta attraverso ritocchi delle detrazioni, verrebbero esclusi dal
provvedimento I Lavoratori piu’ benestanti. In pratica, verosimilmente ed a
seconda del perimetro di intervento, verrebbero coinvolti circa 12-15 milioni
di Lavoratori. La detassazione conseguente dovrebbe essere dell’ordine dei
130-200 euro all’anno, equivalenti a 10-15 euro al mese. Parliamo di incrementi
dei salari netti dell’ordine dello 0,5-1,2%. Si badi bene che negli ultimi
anni la componente netta della busta paga s’e’ fortemente ridotta, a causa di:
inasprimento addizionali IRPEF regionali e comunali, crollo erogazioni straordinari
e premi ad incentivo, non rinnovo di moltissimi contratti. Per le tasche dei
Lavoratori, questo taglio non riuscirebbe neanche a compensare il recente
aumento dell’aliquota IVA al 22%. Se poi, parte di questo taglio fiscale
fosse finanziato con altre tasse (c’e’ da scommetterci) l’effetto sarebbe
perfino negativo (in linea con gli anni recenti).
COL GOVERNO
LETTA PER ORA IL SALDO TASSE-SPESE VEDE PER ORA UNA LEGGERA CRESCITA DI
ENTRAMBE
Vi
rammentiamo che l’attuale Governo Letta ad oggi non ha ridotto le Tasse, ma
anzi vedendo complessivamente I provvedimenti (I provvedimenti dei primi
mesi del Governo Letta al microscopio: “Molto rumore per nulla” ) le ha aumentate.
CONCLUSIONI:
UNA SOSTANZIALE PRESA IN GIRO CHE NON CAMBIERA’ LA DINAMICA ECONOMICA NEGATIVA
DELL’ITALIA
Ridurre il
cuneo fiscale e’ certamente qualcosa di apprezzabile. Il punto e’ che:
a) I
numeri in gioco sono sostanzialmente ridicoli e minimi (come visto), e lontani
anni luce dalle entita’ necessarie, per cui l’effetto sara’ analogo a quello
dello stesso provvedimento nel 2007 (sostanzialmente nullo).
b) Nel 2014
l’Europa tornera’ alla carica col famoso rientro del 3%, per cui sono
prevedibili correzioni, che sminuiranno tale provvedimento, e contestualmente
incrementi di tassazione in altri settori
c) L’attuale
governo, come visto, ha molta propensione ai proclami, ma in questi mesi,
complessivamente non s’e’ mosso per niente nella direzione di forti riduzioni
fiscali e di tagli alla spesa pubblica
In sintesi,
sono tutte balle. La dinamica economica negativa dell’Italia non potra’
certamente mutare da provvedimenti di queste modeste dimensioni.
By GPG Imperatrice
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento sarà motivo di riflessione!