Si lo confermo!
E' naturalmente la mia opinione molto personale. Sino a qualche mese fa pensavo che il peggiore presidente della Repubblica fossa stato Scalfaro. Le sue ingerenze sulla vita politica di allora furono memorabili ma oggi ho cambiato idea. Il numero UNO è certamente Napolitano. Certo si dirà: "ha avuto più tempo dei suoi predecessori" ... e in effetti è vero, Lui si è già fatto un mandato pieno e per sacrificio verso la nazione ne sta facendo un secondo. Un sacrificio chiestogli dal partito unico, chiestogli dal PD di cui è un rappresentante storico e dal PDL comandato da B.
Napolitano non aveva mai mandato un messaggio alle camere eppure di tempo, come dimostrato poco fa, ne aveva e ne ha avuto parecchio.
La situazione delle carceri è conosciuta da anni, Pannella ci ha fatto diete memorabili su questo tema, altri illustri personaggi della cultura, dello spettacolo e anche della politica se ne sono periodicamente preoccupati e hanno cercato di portare all'attenzione dei media questo problema.
Il M5S ha presentato ormai da due mesi (a Roma...cioè nel posto giusto) un documento sul "affollamento carceri" e ha proposto una soluzione alternativa e innovativa. Per chi vuole leggere un dettagliato sunto lo posto più sotto.
I parlamentari pentastellati stanno visitando le carceri italiane ogni fine settimana, io stesso ho partecipato con loro alla visita di quello di Padova e ne ho dato resoconto con un post (clicca qui). Alla mia precisa domanda "vengono in visita altri parlamentari?", mi fu risposto "sono venuti in passato i radicali.... è venuto e verrà ancora uno di Sel".
Napolitano ha dichiarato che il M5S non conosce la realtà delle carceri e non si occupa degli interessi del paese e dei cittadini.
Napolitano è una persona anziana che ha passato praticamente tutta la sua vita in parlamento. chi meglio di Lui può conoscere i problemi del paese? I parlamentari a 5 stelle sono tutti al primo mandato, sono quindi persone che sino a otto mesi fa facevano altro, chi il professore, chi il biologo, chi il giornalista sottopagato, chi l'impiegata di uno studio commercialista. Loro non conoscono la realtà dei cittadini comuni.
Molti hanno pensato che sia davvero una strana coincidenza che il Presidente parli di amnistia proprio adesso, proprio quando un grande elettore di Napolitano ha un problemino da risolvere.
Napolitano ora è indubbiamente il numero UNO, e come di solito fanno i grandi campioni SI RITIRI ORA, OGGI !
Dopo quello che ha detto DIA LE IMMEDIATE DIMISSIONI.
Flavio Pinton
Flavio Pinton
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«L’emergenza carceri può essere superata in due anni, con costi ben al di sotto di quelli sostenuti fin ora». Il Movimento 5 stelle presenta alla Camera un dossier sul sovraffollamento negli istituti di pena italiani. Mentre Montecitorio si appresta ad approvare il decreto “svuota carceri” - nella serata del 5 agosto è stato trasmesso al Senato - i deputati grillini della commissione Giustizia hanno incontrato la stampa. «Un’occasione per mostrare i veri dati sull’emergenza carceraria finora nascosti ai cittadini», racconta il deputato Andrea Colletti. Ma anche per presentare un piano alternativo, forse in grado di risolvere il problema entro breve termine.
Anzitutto il contesto. Il documento presentato dai deputati a Cinque stelle fotografa la situazione attuale. Nelle carceri italiane, si legge, mancano circa 25mila posti regolamentari. A fronte di 64.873 detenuti, infatti, i posti disponibili in cella sono solo 47.459. Di questi, però, «oltre 6mila non sono allo stato utilizzabili per necessità di manutenzione e ristrutturazione».
Al centro delle critiche dei parlamentari grillini finisce l’attuale gestione dell’emergenza. «Dal 2010 è stato nominato un commissario delegato per l’emergenza carceri, Franco Ionta, anche capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap)». Il giudizio del movimento di Beppe Grillo è tutt’altro che positivo. «Durante la sua amministrazione sono andati persi 228 milioni di euro di fondi Fas provenienti dal Cipe per mancata utilizzazione». Non solo. «Il commissario aveva una dotazione di 15 unità lavorative che ha portato al ricorso a risorse esterne attraverso consulenze onerose, spesso fiduciarie o affidate tramite bandi non adeguatamente pubblicizzati». Spese - così accusano - non del tutto giustificate. «Risorse che, molto probabilmente, si sarebbero potute trovare all’interno della stessa amministrazione pubblica».
E il piano carceri studiato per risolvere l’emergenza? I grillini denunciano il progetto di riapertura del carcere di Pianosa «nonostante ne sia stata dichiarata la chiusura, insieme all’Asinara, con legge 23 dicembre 1996 n.652». Considerano inopportuna la decisione ricostruire un nuovo carcere a San Vito al Tagliamento, in Friuli. «L’unica regione italiana in cui non c’è bisogno di nuove strutture». Come se non bastasse, in una recente audizione alla Camera, l’attuale commissario straordinario Angelo Sinesio «ha affermato che a ottobre 2012 sarebbe iniziata la cantierizzazione di 17 nuovi padiglioni. Di questi, attualmente, non è stato ancora avviato nessuno (tranne il pre-cantiere di Siracusa) e per ogni consegna si stimano minimo 400 giorni lavorativi».
I deputati del M5s propongono una strada alternativa. Secondo il dossier presentato alla Camera, per risolvere l’emergenza non serve costruire nuove strutture. «La ratio» spiega la deputata Giulia Sarti «sta nel recuperare la funzionalità delle carceri, nel recupero di sezioni chiuse, nella costruzione di nuovi padiglioni, e nella riallocazione di cubature». A conferma del progetto, ci sarebbe già un piano carceri alternativo, elaborato dal Dap «e mai preso in considerazione». Un piano che non prevede la nascita di nuovi istituti, ad eccezione di un carcere da 800 posti nel casertano (costo 40milioni di euro circa).
Per aumentare la capienza diventa necessaria una modifica dell’edilizia carceraria. «Ad esempio l’unificazione di celle portandole a triple/quadruple con un allargamento delle stesse così da rientrare nelle prescrizioni imposte» dalla corte europea dei diritti dell’uomo. Quanti nuovi posti si potrebbero ottenere? Il documento presenta alcuni esempi: «In provincia di Catania si potrebbe arrivare a una capienza regolamentare di 1.850 posti (contro i 744 attuali) in presenza di 1.081 detenuti». E ancora. «A Roma si potrebbe arrivare a una capienza regolamentare di 2.800 posti (contro i 1.979 attuali) in presenza di 2.834 detenuti.
Risultato: entro il 2015 le carceri italiane potrebbero avere 69.120 posti disponibili. Ben 22mila in più rispetto a quelli attuali. «Eliminando completamente la situazione di emergenza carceraria e generando inoltre un surplus di posti disponibili». Come se non bastasse - assicurano i Cinque stelle - il costo dell’operazione sarebbe molto più basso di quello attualmente previsto. «Basterebbero 355milioni di euro per uscire completamente dalla fase emergenziale entro due anni». Mentre «per il piano carceri del commissario Ionta erano stati stanziati ben 675 milioni di euro per soli 9mila posti detentivi».
Ora le coincidenze non sembrano più tali. In data 20 aprile 2013 Napolitano viene rieletto Presidente della Repubblica. Il giorno successivo viene dato ordine di distruggere le intercettazioni telefoniche tra Napolitano e l'ex ministro Nicola mancino, distrutte in data 22 aprile. Le intercettazioni erano inerenti la trattativa stato-mafia.
RispondiEliminaSembra una coincidenza. La mia modestissima opinione è che Napolitano ha accettato di sorbirsi altri 5 anni di presidenza in cambio della distruzione delle intercettazioni che probabilmente celavano informazioni importanti. Ora l'indulto arriva con l'intenzione di svuotare in parte le carceri italiane, in concomitanza con la pena inflitta a un leader di un noto partito politico. Quest'ultimo già in odore di mafia. Questo odore a mio parere sta diventando una puzza insopportabile. Questi fatti sono probabilmente legati tra loro. Adesso pensatela come volete ma per me questo fatto conferma l'abbraccio fraterno tra PD e PDL.