A Mestrino chi ha rotto le palle per contestare il regolamento igiene ambientale e le modalità di raccolta rifiuti siamo stati noi!!
Silenzio assordante della sinistra e naturalmente gomma Staedtler bianca per cancellare tutto da parte della maggioranza.
Risultato: Etra detta legge, gli amministratori locali obbediscono, le tariffe per la raccolta rifiuti aumentano.
Ma, pur censurati da tutti i media, il M5S si muove su questo tema anche a Roma:
Stop rifiuti riciclabili negli inceneritori: depositata PdL
E' stata depositata la proposta di legge in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti ad alto potere calorifico che vede come primo firmatario il cittadino portavoce del MoVimento 5 Stelle Stefano Vignaroli, assieme ad altri deputati componenti delle commissioni Politiche Europee e Ambiente della Camera; il progetto è stato definito con il contributo dei maggiori centri di ricerca attivi sulle politiche di sostenibilità e sul recepimento e implementazione delle norme UE.
La proposta di legge finalizzata ad avviare un reale ciclo virtuoso dei rifiuti, basato prioritariamente sul recupero di materia più che sul recupero di energia, abroga una pericolosa norma, non ancora entrata in vigore, (lett. p dell'art 6 del dlgs 13 gennaio 2003, n.36) che stabilisce il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti con PCI>13.000 kJ/kg a partire dal 31 dicembre 2013.
Tale disposizione, se non fosse stata ogni anno sistematicamente prorogata, avrebbe spianato la strada in Italia alla costruzione di nuovi impianti d'incenerimento a tutto vantaggio delle lobbies economiche dei costruttori di detti impianti in direzione opposta alle indicazioni contenute dalle recenti risoluzioni dell'Unione Europea del 20/4/2012 e del 24/5/2012, che invece prevedono entro l'anno 2020 un progressivo divieto della pratica dell'incenerimento per tutti i rifiuti riciclabili e compostabili.
La norma, inoltre, può avere il paradossale effetto di scoraggiare la raccolta differenziata dell'umido (uno dei cardini delle strategie nazionali e comunitarie di sostenibilità) come stratagemma per far scendere il potere calorifico e aggirare tale divieto in molti comuni italiani, in contraddizione con gli specifici obiettivi di raccolta differenziata e di recupero di materia previsti sia dalle norme nazionali che dalle direttive europee.
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